lunedì 19 novembre 2012

Compatti contro le trivelle


POLICORO - Ferma contrarietà alle trivellazioni nel Golfo di Taranto da parte della Shell che ha fatto pervenire ai Comuni di Policoro, Rotondella, Nova Siri e Scanzano Jonico una richiesta in tal senso. È quanto é emerso durante una conferenza stampa tenuta a Policoro dai sindaci Rocco Leone(Pdl), Vincenzo Francomano (Pd) Pino Santarcangelo(Pdl), Salvatore Iacobellis(Pd) e Franco Garofalo, presidente di "Lucania turismo doc", la parte privata del Piot Metapontino che consta di 46 associati. «Si parla di 80 trivelle off shore - ha detto quest'ultimo - che vogliono mettere nello Jonio con l'aiuto del governo Monti che vuol fare un colpo di mano. Siamo qui per ribadire il nostro no alle
trivelle. Non c'é proprio un filo logico con il fatto che ci danno dei Finanziamenti per le nostre strutture turistiche con il fatto che le trivellazioni possano danneggiare l'equilibrio naturalistico del territorio. É fuori ogni logica ogni autorizzazione in tal senso. La nostra protesta deve mettere in rete le tre Regioni».Subito dopo è intervenuto il sindaco Leone.«"Ho accolto di buon grado - ha detto - l'invito di Franco Garofalo. Noi a queste trivellazioni non ci stiamo. Preferiamo pensare al nostro mare pulito. Scriverò una lettera al capogruppo in Senato del Pdl Gasparri. Chi sul territorio rappresenta partiti politici deve fare in modo che la politica si riappropri del suo ruolo. Ognuno contatti i rappresentanti parlamentari della propria parte politica». Subito dopo é intervenuto il sindaco Santarcangelo. «Abbiamo sempre espresso le nostre
motivazioni di contrarietà e lo faremo per quello che possiamo fare. La vicenda interessa tutto il Golfo di Taranto e quindi tre regioni e tante municipalità. Il decreto 121 del 2011 introduce solo per il Golfo di Taranto da 12 miglia a 5 miglia, e la Shell si ripropone. Noi già stiamo pagando una serie di dazi, dall'Ilva di Taranto all'Enea». Poi Iacobellis. «In questi anni abbiamo
puntato su ambiente e turismo. Abbiamo detto a Shell che il tuo business anche a livello di marchio non si adegua al nostro, anche solo a livello di immagine. Figuriamoci se ci fosse un incidente. In America, in Florida, abbiamo visto che gli incidenti hanno inquinato il mare. Uccidono la flora e la fauna marina. Se ci fossero trivelle sarebbe il colpo di grazia per il nostro marketing. Ci farebbero un danno inestimabile. Se stiamo tutti insieme potremo rimandare tutto al mittente». Infine Francomano. «C'é comunanza di
 intenti tra sindaci al di lá delle nostre appartenenze politiche - ha sottolineato – credo che sia importante la nostra conferenza perché tutto parte dal Piot. Abbiamo già sentito come soggetti pubblici e privati l'esigenza di contrastare
le trivellazioni. Siamo stati tutti e quattro contattati. La nostra posizione é stata unanime e coerente con atti formali che abbiamo adottato in materia. Abbiamo detto alla Shell che ci opporremo anche in fase di valutazione di impatto ambientale (Via). É assolutamente importante- ha concluso- che tutte le istituzioni debbano esprimere un no compatto».


Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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