mercoledì 7 novembre 2012

Barre di Elk River. No Scorie Trisaia scrive ad Obama


POLICORO - Il nuovo presidente Usa tra i vari problemi che dovrà affrontare ci sarà anche quello delle barre di Elk River depositate presso il centro Enea Trisaia di Rotondella. L’associazione No Scorie Trisaia ha scritto al presidente uscente (nel momento in cui scriviamo) Barak Obama: “Alla luce  degli accordi del vertice di Seul con il presidente italiano Mario Monti per il progetto americano di rimpatrio di materie nucleari strategiche d' origine Usa dall’Italia, Global Threat Reduction, chiediamo nella nostra lettera al presidente Obama di riprendersi le barre americane di Elk  River custodite alla Trisaia di Rotondella. In particolare chiediamo la restituzione delle  64 barre di Elk River e i residui della lavorazione delle altre 20 barre (previa sistemazione in sicurezza) quale materiale nucleare strategico americano presente in Italia. Allo stesso modo di come gli Usa si stanno riprendendo quello custodito nel centro nucleare italiano di Saluggia (Vercelli - Piemonte) e di Trino Vercellese (Vercelli - Piemonte) in partenza dall’Italia ai primi di novembre 2012 dal porto italiano di Trieste. Lo scopo è di denuclearizzare il centro Itrec della Trisaia di Rotondella per riconvertirlo in una scuola del mediterraneo per le energie rinnovabili. Le 84 barre di Elk River  giunsero in Italia negli anni 70, al centro nucleare Cnen (poi Enea e ora Itrec e gestito dalla Sogin) a Trisaia di Rotondella, con un contratto di lavorazione delle barre nucleari. Le barre di combustibile dovevano essere riprocessate all’Itrec tramite un procedimento chimico e restituite alla centrale di provenienza con i prodotti utili e gli scarti nucleari di lavorazione. Sono passati oltre 40 anni, ma quel contratto di lavorazione di questo materiale non fu rispettato. Le barre in questione da contratto sono definite “weapons grade” e quindi classificabili come materiale strategico nucleare. Nella centrale nucleare di Elk River nel Minnesota sono custodite altre centinaia di barre dello stesso tipo della Trisaia. Riportare alla centrale nucleare di Elk River in Minnesota altre decine di Barre del tipo come quelle dell’Itrec non cambierebbe la situazione per gli Stati Uniti, mentre noi declasseremmo il sito nucleare di Rotondella, trasformandolo finalmente in una scuola per le energie rinnovabili del Mediterraneo. E’ lo stesso principio applicato per il combustibile italiano (Trino, Caorso, Saluggia) riprocessato in Francia, dopo la lavorazione, il combustibile buono e scorie ritornano in Italia, tutto pagato ovviamente dai contribuenti. Sono circa 9 anni che chiediamo alle istituzioni italiane di restituire il materiale nucleare americano ai legittimi proprietari, nel marzo 2006 a seguito del movimento popolare ci fu un interessamento del governo italiano per la restituzione di questo materiale agli Stati Uniti tramite il sottosegretario Letta del governo Berlusconi, ma senza successo. Abbiamo interpellato  anche i movimenti antinucleari americani sulla restituzione delle barre di Elk River nella persona di Paul e Linda Gunter di Beyon Nuclear (Oltre il Nucleare) http://www.beyondnuclear.org/. Anche loro sono d’accordo per la restituzione  agli U.S.A delle barre nucleari di Elk River, per un questione etica  a patto che non crei problemi di trasporto e/o movimentazione. In attesa di una risposta del presidente americano  le iniziative antinucleari continuano”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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