POLICORO – In una società
frenetica dominata dall’alta tecnologia: computer di tutti i tipi, telefonini,
tablet, Iphone e chi più ne ha più ne metta, c’è un angolo incontaminato del
villaggio globale dove la vita sembra si sia fermata di almeno cinquant’anni:
il Circolo velico lucano. O meglio la sua offerta formativa. Sabato 15
settembre dopo un lungo soggiorno di una ventina di giorni ritornano sui banchi
di scuola i quindici ragazzi del liceo scientifico statale “N. Sensale” di
Nocera Inferiore, tra i più conosciuti della provincia di Salerno. La preside
Elvira D’Ambrosio ha avuto la brillante idea di mettere a finanziamento
comunitario e regionale nei progetti scolastici Pon (Programma operativo
nazionale) e Por (Programma operativo regionale) C1.5, quest’ultimo della
Regione Campania, il progetto educativo: “Biologia marina” con la finalità di
promuovere l’acquisizione di uno spirito di iniziative e imprenditorialità
intesa in dimensione di responsabilità civile e sociale per una scelta
consapevole del proprio percorso di studi universitari, in genere post diploma,
rivolto ai discenti del terzo, quarto e quinto anno con l’aggiunta di qualche
diplomato. E li abbiamo sentiti gli alunni della scuola media superiore due
giorni prima della partenza per Nocera. I ragazzi hanno dimostrato una grande
maturità anche oltre la loro età: 15/18 anni e altezza nell’esporci le loro
impressioni alla fine del progetto educativo: “E’ la prima volta che venivamo qui
–sottolineano- e dobbiamo dire che ci siamo innamorati di questa realtà tutta
incentrata sulla conoscenza dell’ecosistema marino, Duna e fauna in alternanza
alle attività come vela, equitazione ed escursioni in mountain bike nella
pineta. La conoscenza della biodiversità è stata centrata alla perfezione
durante le lezioni della biologa Nella Marsico, la quale ci ha insegnato a
capire a fondo l’importanza dello stretto rapporto tra l’uomo e la natura
attraverso lo studio dettagliato nella cura e aiuto nei confronti di due
tartarughe: Italia è stata liberata da un cordone umano formato da noi stessi e
Nicole curata nel centro recupero animali selvatici con relativa catalogazione
nell’apposito registro. Non ci è sembrato vero poter essere indipendenti dal Pc,Tv
e quasi del tutto dei telefonini tanto è stato entusiasmante questo stage unico
nel suo genere e più formativo del viaggio istruzione in qualche città dove
spesso si gira a vuoto. Qui invece abbiamo assaporato il valore di un ambiente
ancora impermeabile al caos, smog e disordine della città. Se ce l’avessero
raccontato non avremmo mai creduto che nel terzo millennio esistessero tali
zone simili: bisogna venire qui per capirne l’esistenza. Infatti nella brochure
del Cvl durante l’attività di promozione della struttura la nostra prima
impressione è stata di un mondo virtuale; poi invece teoria e pratica si sono
sovrapposti simmetricamente. Anche i tutor si sono messi al nostro stesso
livello facendoci sentire a nostro agio insegnandoci così come il fattore umano
è imprescindibile nella crescita e formazione di ciascuno di noi. Durante lo
stage abbiamo prodotto un elaborato dai forti contenuti didattici grazie al
sistema ambientale-educativo-marino-sportivo del Cvl dove tutto è genuino”. Il
progetto sarà ricandidato anche l’anno prossimo.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
Di seguito l’elenco degli studenti:
Aliberti
|
Massimiliano
|
Battipaglia
|
Federica
|
Bove
|
Pierantonio
|
Coppola
|
Martina
|
Corrado
|
Alfonso
|
D'Alessandro
|
Annapaola
|
Di
Stasio
|
Grazia
|
Ferraioli
|
Carlo
|
Giordano
|
Federica
|
Iuliano
|
Lucia
|
Merico
|
Antonio
|
Nota
|
Simone
|
Orlando
|
Francesco
|
Verdini
|
Federica
|
Villani
|
Luigi
|
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