lunedì 17 settembre 2012

Occupati quattro alloggi abusivi




POLICORO – Trentaquattro alloggi sociali assegnati e consegnati qualche anno fa dall’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) di Matera in via Gran Paradiso, parallela di via Puglia alle spalle dello stadio comunale, non sono stati sufficienti per soddisfare la domanda di case nel centro jonico. In tutti gli appartamenti nuovi di zecca, dopo il bando, la graduatoria provvisoria della commissione comunale e quella definitiva dell’ente pubblico regionale, ci sono coloro che pagano un canone sociale e altri uno più o meno parametrato al valore degli indici degli affitti di case private simili: il tutto ovviamente rapportato al reddito dei beneficiari e dunque tutto alla luce del sole. Però qualche zona grigia, o meglio nera c’è. Da qualche settimana quattro famiglie hanno occupato abusivamente altrettanti alloggi destinati agli uffici amministrativi dell’Ater. Non li vogliono lasciare perché non sanno dove andare a vivere. Una prima diffida è arrivata nei giorni scorsi dalla stessa Ater che, venuta al corrente della situazione, ha messo in guardia gli abusivi invitandoli a lasciare gli alloggi e ripristinare dunque lo status quo. Ma all’interno del quartiere serpeggia una certa preoccupazione. Infatti i quattro appartamenti a piano terra non sono dotati degli allacci delle utenze poiché la loro destinazione iniziale non era quella della civile abitazione ma appunto degli uffici amministrativi. Manca: acqua, luce, gas e gli “inquilini” userebbero la bombola a gas per il menage familiare. Se dovesse scoppiare però il palazzo sarebbe sventrato proprio come avviene in quegli edifici delle grandi metropoli quando deflagrano dopo una fuga di gas da una bombola. Pertanto la preoccupazione sale di giorno in giorno tra i residenti del popoloso quartiere che dopo una vita di domande e peregrinazioni varie hanno ricevuto, giustamente, un tetto vedendosi così soddisfatto il diritto alla casa. Ora non vorrebbero che il sogno diventi un incubo.   

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata  

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