giovedì 13 settembre 2012

L’Aquarius e il Circolo velico lucano unici baluardi alla crisi turistica


POLICORO – Secondo Federalberghi per il 2012 il fatturato del turismo è crollato del 10% in otto mesi con una perdita del 2,6% di presenze, e per la prima volta il segno meno c’è anche nel mese di agosto: quello delle ferie per antonomasia. Questi dati però sono discordanti, fortunatamente, con una dimensione del turismo diversa dalla prenotazione in hotel. Ci riferiamo a quello sostenibile del Circolo velico lucano (Cvl), struttura ubicata sul lungomare centrale, lato destro, di via Lido. Infatti anche per il 2012 i numeri sono con il segno più. Il 29 agosto sono terminati i viaggi soggiorno di due settimane all’insegna della: vela, canoa, nuoto, equitazione, crociere ed escursioni varie, che già dai giorni successivi sono arrivate le prime scolaresche per i campi scuola 2012/2013. Ebbene sì la campanella, al momento in cui scriviamo, deve ancora suonare che già la prima settimana di settembre e poi nella seconda è iniziata la “scuola” velica e lezioni di educazione ambientale. I ragazzi in questo caso non sono stufi di ripartire e il loro entusiasmo lo si vede appena mettono piede al Cvl. I numeri del presidente Mangialardi sono impressionati: 15 mila presenze da febbraio a ottobre; nove mesi di lavoro e destagionalizzazione nell’accezione etimologica del termine. Un esempio forse unico nella fascia jonica di come il turismo fatto con professionalità, come tutti i lavori, non conosce crisi. Il segreto del suo successo è quello di aver creato una struttura ecocompatibile con la pineta dov’è immersa; valorizzando tutto ciò che ruota intorno: natura, mare, storia senza grossi investimenti e senza cementificazione: tutto in legno con i suoi quasi 750 posti letto divisi tra bungalow e carri western proprio come nei film si Sergio Leone a cui si aggiungono delle tende. Questa realtà riesce a pianificare gli arrivi nel tempo e il personale amministrativo sa già quanti ce ne saranno l’anno prossimo e fra due anni. I numeri pressappoco sono gli stessi solo che ora se ne sono innamorati anche i grandi. Tanto è vero che fioccano le telefonate di coloro i quali vogliono soggiornare in una vacanza low cost con molti dei comfort del high cost: primo fra tutti il giro in barca. E per chi non si accontenta ecco la crociera anche per gli adulti. Un modello quello di Mangialardi che nessuno ha osato mai criticare nel tempo. Anzi è stato preso a pretesto nelle tante discussioni sul futuro e sviluppo del turismo nostrano: nessun contributo pubblico, investimento contenuto e continuativo nel tempo con il risultato parallelo di aver portato recentemente anche il locale liceo scientifico “E. Fermi” ad avere l’indirizzo nautico. Sulla stessa scia l’Aquarius di Domenico Calbi e la consorte Moira Cusimano in località Torremozza: anche per loro i numeri sono buoni e dopo la breve pausa di fine agosto il 3 settembre sono ripartiti con i campi scuola fino a ottobre. Ma è così difficile dare una caratterizzazione al turismo di Policoro? Eppure la strada è già spianata con risultati palesi. Troppo per non accorgersene.


Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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