venerdì 7 ottobre 2011

L’Anmi a Gaeta per i 150 anni di Unità d’Italia





POLICORO – Chi meglio di un militare o ex servitore dello Stato ha i titoli per festeggiare i 150 anni di Unità d’Italia? La Marina Militare sicuramente rientra nel novero ristretto di coloro che si possono fregiare di essere stati, o lo sono tuttora, uomini di Stato. Così in occasione di questa ricorrenza importante per tutta la Penisola, la sede cittadina dell’ Associazione nazionale marinai italiani è stata a Gaeta per il raduno nazionale dei loro 100 anni e 150 del corpo rappresentato prima del pensionamento. La delegazione è stata composta dal presidente Paolo Di Santo, E. Pirrone, C. Stigliano e V. Sergio (nella foto), i quali il 24/25 settembre hanno partecipato alla “parata militare” nella città campana che si affaccia sul mare e famosa in età medievale per essere stata una fortezza: “Tutti –racconta Di Santo- i corpi militari erano presenti alla manifestazione insieme a tante altre associazioni, tra cui la Protezione civile. Ogni quattro anni si celebra il raduno nazionale dell’Anmi, 300 in tutta Italia, e a Gaeta per il 2011 abbiamo anticipato in concomitanza con questo storico appuntamento del secolo e mezzo di vita della nostra Patria. E’ stata senz’altro una manifestazione dall’alto valore patriottico per quello che rappresenta questo corpo dello Stato per l’unità d’Italia, avendo dato il suo determinante contributo; tanto è vero che erano presenti anche flottiglie di altri Paesi come la Francia, l’Inghilterra, Canada. L’Italia è una nazione bagnata dal mare nella sua quasi interezza e la Marina Militare è uno dei baluardi della sua difesa avendo vicine nazioni del Maghreb sul fronte del Mediterraneo, in questo momento in subbuglio con regimi politici instabili; i Balcani di fronte l’Adriatico, e anche lì nel 1990 ci sono state guerre fratricide per questioni di confini e autonomia e poi il più tranquillo Tirreno che ci collega alla Francia, Spagna e il nuovo Continente. Per questi motivi non potevamo mancare ad un appuntamento carico di storia e contenuti, missioni, alle quali noi stessi soci di Policoro abbiamo dato il nostro apporto. Me è stato anche un momento di promozione del territorio, di Policoro e della Basilicata, essendoci andati con le nostre famiglie armati di depliant e opuscoli della nostra regione”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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