POLICORO – Da anni è la
sentinella della costa jonica. E chi meglio di lui dopo anni di gavetta come
marinaio sull’Amerigo Vespucci può trasformarsi dopo il congedo in “angelo” dei
bagnanti e natanti? Vincenzo Pastore, fiduciario regionale della Fim
(Federazione italiana motonautica) e della Fisa (Federazione italiana
salvamento acquatico), nella giornata del 25 settembre presso l’Oro hotel ha
presentato il suo report dell’attività “Mare Sicuro 2013”. Con base operativa
presso il lido di Rotondella durante la stagione estiva appena chiusasi, insieme ad altri 30 volontari, ha presidiato
circa 22 chilometri di costa tra i 37 della Lucania. “La prima buona notizia
–esordisce- è che non ci sono stati fortunatamente annegamenti. In tutto ci
sono stati cinque interventi su imbarcazioni, parlo dei casi più problematici,
andati a buon fine. Ho utilizzato due moto d’acqua fornitemi dal Comune di
Policoro e la nostra attività si è svolta soprattutto sul lato della
prevenzione. Già perchè noi siamo il collante tra la Capitaneria di Porto di
Taranto e il servizio Basilicata Soccorso 118. Il nostro compito è stato anche
quello di primo soccorso, con gli operatori tutti qualificati, nell’uso del
defibrillatore. Il motto è stato: il miglior salvataggio è quello che non si
fa. Informare e prevenire perché il mare si può trasformare anche in un nemico
se non lo si conosce bene”. Pastore si è augurato che le Amministrazioni
pubbliche capiscano l’importanza del salvamento a mare investendo su questa
attività: “Purtroppo riscontro –conclude- una chiusura mentale da parte del
pubblico su questo fronte e sulla necessità del servizio di prevenzione.
Confido per il prossimo anno di potermi confrontare con la parte istituzionale
su un piano diverso. Il servizio è stato di volontariato vero e proprio, ma
spero in una loro crescita culturale per l’anno venturo”. Insieme a Pastore
dietro il tavolo dei relatori c’era anche Fabio Mitidieri, maresciallo della Locamare
di Policoro, che nel lodare il servizio ha snocciolato altri dati: “Con sei
militari abbiamo effettuato circa 900 controlli tra mare e terra e noto una
mancanza di cultura preventiva nonostante la fascia jonica abbia due porti,
circoli velici e tanti stabilimenti balnerari. Tra i casi più pericolosi
registro il salvataggio di quattro persone con poca dimestichezza in acqua.
Mare Sicuro è un servizio che va implementato perché la sicurezza in mare non
può essere una mera appendice della programmazione estiva ma una priorità. Se
si lavora sulla prevenzione come facciamo ogni anno anche grazie alla Fim non
ci sono grossi drammi da raccontare”. Tra gli ospiti anche Franco Garofalo a
nome dell’associazione Lucania Turismo Doc, che ha definito il servizio un
ottimo biglietto da visita per i turisti e residenti e uno dei requisiti per
ricevere la Bandiera Blu, qualifica l’offerta turistica e propone addirittura
il prosieguo anche in altri periodi dell’anno in quanto il lavoro è stato
svolto con molta professionalità.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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