POLICORO – Il tema ridondante,
come un motivetto musicale, della stagione estiva in riva allo Jonico,
territorio di Policoro, è stato: l’igiene urbana. Non sono mancate prese di
posizione da parte di associazioni, partiti e cittadini nel sottolineare come
l’accoglienza e il decoro urbano siano stati una delle più grosse criticità che
sono balzate agli occhi dei turisti. Al coro di proteste si associa anche
Antonio Mastrosimone, segretario cittadino dell’Udc e titolare/gestore di un
lido sul lungomare centrale: “Purtroppo ho la testa piena di utenti e cittadini
che ogni giorno sia durante l’estate che in questo scorcio di stagione durante
il quale c’è meno gente, ogni qualvolta li ho incontrati mi è stato detto più o
meno la stessa cosa: la città è sporchissima. Sul lungomare c’è di tutto:
bottiglie lasciate per terra o gettate sull’arenile o peggio ancora in pineta;
contenitori di pizza e prodotti similari abbandonati; carte di varia natura
buttate ovunque, insomma uno spettacolo indecente che ha creato grave
nocumento, a mio avviso, su tutta la città. In qualche occasione mi sono dovuto
preoccupare io, attraverso i miei dipendenti che ringrazio per il senso civico
dimostrato, di far pulire la parte di Duna attrezzata pubblica di fronte il mio
stabilimento balneare e bagnarla dato che in qualche occasione si sentiva anche
cattivo odore. Questo degrado e abbandono l’ho segnalato all’Amministrazione
comunale affinchè provvedesse quantomeno al lavoro di ordinaria amministrazione,
perché poi si sa una volta pulito c’è chi subito dopo sporca di nuovo. Ogni
tanto mi è capitato di vedere qualche persona raccogliere delle bottiglie la
mattina presto, ma andava fatto un lavoro più incisivo altrimenti quei quattro
turisti che vengono ogni anno nel 2014 sceglieranno altri lidi, forse a ragione,
se non cambiamo registro”. E nei giorni scorsi Roberto Ruggiero, che frequenta
la spiaggia di Policoro da oltre trent’anni, ci segnalava: “Le poche aree
“libere” della spiaggia di Policoro (quelle non di competenza dei lidi fissi e
mobili, 12, ndr), che dovrebbero essere oggetto di particolare attenzione lasciano
alquanto a desiderare da parte del personale addetto alla pulizia e
decoro. Questo è niente! Io ed alcuni amici abbiamo messo al corrente più volte
un increscioso fatto che non può essere oggetto di disattenzione da parte di
noi tutti e soprattutto di chi dovrebbe far rispettare la buona educazione e le
leggi vigenti; non abbiamo avuto alcun risultato. Ebbene, segnalo che nel piccolissimo
tratto di spiaggia libera rimasto vicino il lido “La Capannina” proprio in
prossimità del bagnasciuga è stato accumulato un ammasso di ciottolame
proveniente dallo spietramento, eseguito con apposito macchinario, di
area in concessione limitrofa. Mi chiedo perché questa discarica non è
stata eseguita su area a monte in zona non praticata dagli spiaggianti? Si
vuole impedire che quelle poche persone che frequentano ancora la spiaggia di
Policoro siano costrette a recarsi a Nova Siri o Scanzano? Posso affermare che
questo tratto di spiaggia era meta di intere famiglie che provenivano
soprattutto da Tursi; non viene più nessuno! Chiedo, infine, perché questo
problema non è stato preso in considerazione da parte della Pubblica
Amministrazione, non solo quella Comunale ma anche da parte della Capitaneria
di Porto?”. Comunque sia in molti casi l’inciviltà regna sovrana e
l’Amministrazione comunale con la risoluzione consensuale del contratto con la
ditta appaltatrice per la raccolta, smaltimento dei rifiuti e spazzamento, la
Tradeco, in attesa del nuovo bando e aggiudicazione del servizio conta di
riportare la normalità sia in città che a mare.
Gabriele Elia
(Fonte il Quotidiano della Basilicata)
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