domenica 23 giugno 2013

Gianluca Modarelli: “Ritrovare nuovo entusiasmo e ricaricare le pile”


POLICORO- Il momento è tutt’altro che facile per il nostro paese e per le Amministrazioni locali in special modo. È frustrante non poter rispondere a tutte le esigenze della propria comunità a causa di vincoli punitivi quali il patto di stabilità e i tagli dei fondi da parte dello Stato centrale. Una simile situazione sacrifica ed onera maggiormente i cittadini con aumenti di tasse (Imu – Tares…) ingenerando in loro la convinzione di una mala gestio, che erroneamente viene addebitata, purtroppo, alle singole Amministrazioni. È necessario, dunque, che il governo di fronte alle poche e lontane prospettive, promuova una vera e propria politica industriale innovativa, al fine di ridurre le tasse sui redditi da lavoro e da pensione, detassare l’assunzione di giovani, favorire investimenti in qualsiasi settore e snellire le procedure burocratiche. Eventuali ritardi nell’adozione di soluzioni urgenti ed appropriate alla crisi che sta determinando la mortalità delle aziende grandi, medie e piccole di tutti i settori, rischiano di pregiudicare, in modo irreversibile il nostro futuro e soprattutto quello delle giovani generazioni. In Basilicata, infatti, il tasso di disoccupazione giovanile ha ormai superato la soglia del 40% ed ha colpito proprio coloro i quali dovrebbero essere il volano del cambiamento e dello sviluppo. Nonostante le difficoltà che interessano la nostra Regione, l’Amministrazione comunale di Policoro, guidata dal Sindaco Dott. Rocco Leone (PDL), attraverso l’affidamento diretto alle uniche due Coop. Sociale di Cat. B presenti nella città Jonica, addette alle pulizie di aree verdi, ha voluto in tal modo favorire – dandone priorità – l’inserimento lavorativo di persone con condizioni reddituali precarie. È arrivato il momento di accogliere l’invito di Papa Francesco: “Non fatevi rubare la speranza”…abbiamo il dovere di condividere tale invito ed impegnarci a praticarlo anche svolgendo il nostro lavoro quotidiano e strategico, facendo insieme l’unica cosa che andrebbe fatta per provare a liberare questa nostra società dagli errori del suo passato e dalle contraddizioni del suo presente, ovvero rimettere il valore e la dignità del lavoro al centro del nostro futuro.

                                                                     

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