venerdì 1 febbraio 2013

Continua la protesta di Altragricoltura contro i pignoramenti e le aste delle aziende agricole joniche


Altragricoltura contiuna la sua battaglia contro i pignoramenti. "Il 25 gennaio, l'IVG (Istituto vendita giudizirie) ha tentato di vendere per la seconda volta nel giro di una settimana i beni della Cooperativa Agricola di Basilicata (C.A.B). Cooperativa, ricordiamo, cui è stato riconosciuta per 7 anni la condizione di soggetto usurato e che, mentre sono in corso tuttora le procedure contro i soggetti accusati di usura, si vede vendere all'asta i beni. Il primo tentativo (andato a vuoto) si era consumato venerdi 18 gennaio ed in quella occasione l'incaricato alle vendite giudiziarie, per la prima volta nel Metapontino, era stato ricevuto da una mobilitazione di agricoltori, associazioni e istituzioni in risposta all'invito lanciato da Altragricoltura e dal Soccorso Contadino di Basilicata.
In quella sede le diverse associazioni presenti (Libera, Fondazione Antiusura Monsignor Cavalla, Adiconsum, Altragricoltura e Soccorso Contadino cui si è aggiunta nei giorni successivi l'Associazione ARCA Lucana per la legalità) hanno condiviso la proposta di scendere in mobilitazione per difendere questa azienda agricola dalla chiusura e per contrastare un processo che vede colpire quotidianamente centinaia di aziende agricole lucane ed, in particolare, del metapontino.
Processo che avviene mentre si susseguono gli allarmi di azioni criminali contro le aziende agricole e mentre la stessa DIA dichiara che il territorio è esposto all'infiltrazione criminale per effetto dell'espandersi del fenomeno dell'usura indotto dalla difficoltà di accesso al credito e dal trust del mercato ortofrutticolo.
Fra i risultati della giornata di mobilitazione delle associazioni e degli agricoltori tenutasi venerdi 25 vi è la convocazione del Consiglio Comunale aperto di Scanzano Jonico che il sindaco Salvatore Iacobellis, fra gli applausi degli agricoltori e di tutti i presenti,  si è impegnato a convocare  per il primo febbraio prossimo presso l'azienda di Scanzano Jonico presso cui sono custoditi i beni della CAB. In quella occasione si "dovrebbe" tenere la vendita ad offerta libera. Sarà l'occasione per mettere in campo la migliore risposta delle istituzioni e della comunità del territorio di fronte al silenzio in cui si consumano troppi episodi che portano alla morte di un intero tessuto produttivo. Mentre si prepara l'appuntamento del 1 febbraio e si intensificano i passaggi istituzionali presso le sedi deputate a rispondere alla richiesta di sospensione dei procedimenti, si è svolto un sit in davanti all'Istituto di Vendite Giudiziarie di Matera in Via Pentasuglia 18. Chiediamo alla Regione Basilicata l'apertura immediata di un tavolo per le misure straordinarie da adottare".


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