martedì 10 gennaio 2012

Quando il teatro sposa la solidarietà

Anche il male, anche un “diavoletto con le corna”, che alla fine si ritrova lieto, accanto a Gesù nella grotta di Betlemme. Accanto a quel bimbo in fasce, di cui aveva sentito parlare già nell'Inferno, e che da subito avrebbe voluto incontrare anche solo per un istante. Alla fine ce l'ha fatta, grazie a un travestimento ingegnoso: vestito da bue, per evitare che le corna svelassero la sua vera identità. Un diavoletto, ovvero il male, accanto a Gesù? Cosa lo ha reso possibile? La domanda è girata ad Ada e Giovanni, sei e cinque anni, che a sorpresa rispondono: «Ma lui, anche se era un diavoletto, voleva vedere Gesù». La risposta è quella giusta, prova che lo spettacolo ha colto nel segno. E che l'essenziale, come tutte le cose belle, è chiaro e semplice, alla portata di grandi e piccoli: se si desidera con semplicità, neppure il male più tetro può ostacolare la contentezza. Ha lasciato una traccia di questo tipo “Quell'asino di un bue”, spettacolo teatrale messo in scena a Policoro dalla compagnia di Forlì “Compagnia Bella”. Sul palco gli attori Piero Bartolini e Laura Aguzzoni, in cabina di regia l'autore Giampiero Pizzol. Li ha portati nella città jonica l'associazione culturale “La Scuola di Atene”, grazie all'intermediazione di Gianni Raimondi, presidente dell'associazione “La Strada” di Altamura, per un evento di beneficienza con ricavato in favore dell'Avs. Il Metapontino ha risposto alla grande: più di duecento presenze hanno letteralmente gremito il salone di Padre Minozzi. Qualcuno, addirittura,
è stato costretto a rimanere in piedi, ma non è stato un grande sacrificio, perché le battute e le trovate ingegnose del duo di attori hanno fatto dimenticare ogni disagio. Per i piccoli risate e tante partecipazione, per gli adulti anche qualche istante di commozione, per il modo insolito, delicato e
profondo, con cui è stato “sfiorato” il Mistero del Natale.

FONTE
Il Quotidiano della Basilicata

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