domenica 7 agosto 2011

Policoro, partito lo “sMemorandum camper”

E’ partito sabato 6 agosto lo “sMemorandum in Camper”, il viaggio nella Basilicata delle contraddizioni del petrolio, e non solo. La prima iniziativa è stata fissata la stessa mattina alle 10 e 30, a Policoro Lido, davanti al lido “La Sirena”, luogo - simbolo dei cinquemila no alle estrazioni minerarie di terra e di mare della “Catena Umana” di luglio scorso - con una conferenza stampa dagli organizzatori per spiegare motivi e progetto dell’inizìativa “sMemorandum in Camper”. L'iniziativa si chiama “In camper”, perché delegati e tecnici dei tre movimenti, si alterneranno lungo le piazze della Basilicata, viaggiando in un camper attrezzato per proiettare filmati e video e per ospitare i banchetti per il volantinaggio, le aree per la discussione e l'angolo per firmare due petizioni. La prima petizione, per l'abbassamento dei livelli degli inquinanti permessi in Basilicata e in Italia, soprattutto il famigerato H2s prodotto dalle raffinazioni del petrolio, dal caratteristico odore di uova marce, gas mortale e responsabile di gravi patologie, permesso in Italia e in Basilicata fino a livelli 6 mila volte superiori a quanto stabilito dall'Oms, Organizzazione mondiale della sanità. La seconda, riservata ad enti, associazioni, movimenti e partiti, per sottoscrivere un documento congiunto per ottenere una richiesta di moratoria delle attività petrolifere in Basilicata e la salvaguardia della sicurezza delle popolazioni e dei lavoratori. Gli organizzatori per compensare le emissioni prodotte dal Camper e il corrispondente quantitativo di emissioni di CO2 doneranno un quantitativo di alberi da piantumare. Si chiama “sMemorandum”, non per irridere al governatore della Regione Basilicata, ma per ricordare ai cittadini e alle imprese lucane, il vuoto di memoria che spesso accompagna questa terra, dove la fame di lavoro degli uomini e delle donne diventa facile preda di artate promesse, volutamente e deleteriamente impostate sul ricatto occupazionale. Il nuovo protocollo d'intesa, che il presidente della Regione Basilicata ha chiamato “Memorandum” a noi porta alla memoria, appunto, le stesse disinformazioni di 20 anni di promesse non realizzate di lavoro per i lucani (emigriamo ogni anno, da 20 anni, in circa 1500) e di tutela dell'ambiente che un'attività invasiva come quelle estrattive non può mai mantenere. L'equazione “più royalties per più petrolio da estrarre”, contenuta nel “Memorandum” sottoscritto da De Filippo per la Regione Basilicata e da Guido Viceconte, per il governo, non significa più ricchezza per noi, ma solo più entrate per le compagnie minerarie, e non potrà mai dare garanzie geo-ambientali o di salubrità per i cittadini, perché non esiste una perforazione “garante”, essendo una pratica altamente invasiva e cancerogena. Un rischio enorme per estrarre un misero 6%del fabbisogno nazionale. “sMemorandum in Camper”, sarà occasione d iscambio e di conoscenza, ma sarà anche occasione per fornire un dodecalogo dei luoghi comuni con i quali si alimenta la disinformazione delle compagnie minerarie e degli enti complici e succubi degli interessi industriali. Calcoleremo per tutto il tragitto i consumi di Co2 che l'organizzazione consumerà durante il tragitto e successivamente, comunicheremo in che maniera e dove compenseremo il consumo di Co2 prodotto dalla nostra iniziativa.

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