martedì 27 ottobre 2009

Smobilitano gli agricoltori da piazza Eraclea

POLICORO – Smobilitano gli agricoltori della fascia jonica aderenti al Cam (Comitato agricolo del Matapontino) che da giovedì scorso hanno occupato la centralissima via De Gasperi di Policoro dove sono ubicati gli uffici del Dipartimento agricoltura della Regione Basilicata. Dopo il vertice in Prefettura di martedì 27 l’assessore regionale Vincenzo Viti si è impegnato a far votare un ordine del giorno in Consiglio regionale il 3 novembre prossimo dove vengono prorogati i termini per il pagamento dei canoni irrigui al Consorzio di Bonifica Bradano Metaponto, mentre per la loro abolizione non ci sarebbero al momento i presupposti. Inoltre altra novità rilevante emersa dopo la riunione con il Prefetto Monteleone riguarda una dettagliata relazione sui problemi del settore che lo stesso rappresentante dello Stato nella circoscrizione di Matera farà al Governo centrale, dopo la quale gli agricoltori si aspettano la declaratoria dello stato di crisi dell’agricoltura all’interno della quale sarebbero previsti automaticamente incentivi al settore sotto forma di pagamenti fiscali e previdenziali, un fondo di solidarietà nazionale contro le calamità naturali e facilitazioni di accesso al credito oggi precluso per molti di loro per via di una situazione debitoria che li condiziona molto, oggi. Nel frattempo dunque che la situazione si sblocchi nei palazzi della politica romana, oggi pomeriggio (martedì) in piazza Eraclea è iniziata lentamente la smobilitazione dopo sei giorni intensi di protesta sfociati, nel pomeriggio di lunedì, anche con l’occupazione del campanile della chiesa Madre SS. Maria del Ponte da parte di due temerari agricoltori che anno sfidato anche il presidio delle forze dell’ordine appositamente costituito e sono saliti dopo 30 metri di scale laddove suonano le campane. La Regione dal canto suo, stando sempre all’incontro di ieri mattina, sembra che abbia fatto tutto il possibile per non tradire le attese degli imprenditori dell’area che presenta un’agricoltura intensiva e tra le più fiorenti non solo della Lucania ma di tutto il Sud Italia. Per il resto ora il cerino è nelle mani del Governo nazionale, il quale dopo la relazione del Prefetto e dell’approvazione del provvedimento regionale dello stato di crisi del settore primario economico regionale dovrà prendersi la responsabilità di approvare o respingere tale istanza. Nel sit-in di ieri non serpeggiava né ottimismo né pessimismo tra gli agricoltori, ma l’impressione è quella che a breve potrebbero ritornare in piazza qualora dalla Capitale dovessero arrivare notizie negative. Parallelamente il Direttore generale del Dipartimento agricoltura della Regione, Piero Quinto, sta lavorando anche sul fronte europeo per consentire al comparto di avere agevolazioni senza che queste ultime ricadano nella trappola degli aiuti di Stato, vietati dall’Unione europea perché contrari ad uno dei pilastri della sua fondazione: il principio di concorrenza economica.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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