domenica 18 ottobre 2009

Nuova presidentessa della Fidapa, Elisa Polistena prende il posto di Maria Antonietta Amoroso















POLICORO – In Russia le donne che hanno coraggio, tenacia e fascino sono definite donne tre volte. Gli occhi delle socie, vecchie e nuove della locale sezione della Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari), sono lucidi di gioia nella sala riunioni dell’Hermes hotel che sabato sera le ha ospitate. Non è la prima volta che mostrano il loro coraggio quando c’è da rendicontare il tema del biennio 2007/2009: “Alla ricerca di un valore perduto: il rispetto”. E la loro tenacia su questo principio viene proiettato su un video, con sottofondo musicale, della loro intensa mission sociale in cui hanno sempre creduto al fianco delle donne. E infine il loro fascino ha catturato la simpatia di tante altre donne che si sono iscritte alla Fidapa di Policoro. Se ci fosse la pari opportunità sarebbe più grande di un partito: ma è un club esclusivo di sole donne. Da quindici anni operano nel centro jonico, ma l’ultimo mandato sotto la guida di Maria Antonietta Amoroso è stato particolarmente ricco di attività: “Il simbolo del girasole che ho scelto –commenta- è quello dell’accoglienza delle donne in cui mi sono riconosciuta facendo apprezzare il senso dell’esistenza della donna attraverso l’ascolto e comprensione, stimolando sempre la sua funzione di protagonista della società e portatrice di sensibilità diverse”. Poi il passaggio del testimone alla nuova presidentessa, Elisa Polistena, che non è riuscita a trattenere l’emozione, ma nel suo breve discorso di insediamento ha sostenuto come continuerà nel solco tracciato dalla Amoroso e dalle linee guida nazionali nel percorso del rispetto, soprattutto verso la donna, calato però nella realtà socio-culturale-economico del territorio (questo vale per ogni singola associazione delle 300 presenti in tutta Italia con 11 mila socie complessive). Ma questa linea guida dev’essere sviluppata attraverso tre direttrici nazionali: cultura-morale-legalità. E la Polistena si impegnerà a svolgere tale attività il cui primo appuntamento è previsto per il 30 ottobre con la presentazione del libro sul terrorismo: “Le verità nascoste”. Per il nazionale era presente la vice-presidentessa Eufemia Ippolito, che nel presentare la sua candidatura alla presidenza nazionale della Fidapa ha lodato l’ottimo lavoro svolto dalla Amoroso, che è entrata nel consiglio distrettuale Sud-Est, sottolineando però come bisogna continuare a svolgere attività culturale ed educare alla partecipazione la donna nella vita sociale perché il deficit di rappresentanza è ancora basso in alcuni settori, citando le istituzioni con l’11% di sole donne presenti: “solo aumentando la nostra presenza avremo il potere di fare la differenza”. L’archeologa Marta Golin si è soffermata invece sul ruolo della Dea-donna nell’antica Grecia, contestualizzando il suo intervento alle colonie greche di Siris ed Herakleia, attuale Policoro, dove è presente il santuario di Demetra, la dea dell’agricoltura (settore trainante dell’economia regionale); la Dea Io, da cui prende il nome il mar Jonico dove si specchia Policoro, che per scappare dalle ire di Hera si buttò in mare secondo la mitologia greca; la stessa Hera (o Giunone) moglie di Zeus il cui tempio si può ammirare alle Tavole Palatine di Metaponto e infine Atena, divinità cittadina di Herakleia, dea della guerra giusta, quella con le regole, e protettrice di Ercole. Dunque c’è molto, secondo la Golin, di donna anche nella nascita di Policoro: “e comunque –aggiunge- il primo elemento di venerazione già dal IV secolo a.C. è proprio la donna, che con la sua fertilità rappresenta la terra”.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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