giovedì 2 febbraio 2017

Elezioni comunali. Il M5S diviso


 

POLICORO – Doveva sembrare la lista più semplice e snella da presentare e invece si sta rivelando un vero e proprio rebus. Il M5S nel centro jonico ad oggi non ha né la lista né il candidato sindaco. E di questo passo i grillini potrebbero essere i grandi assenti della competizione elettorale della prossima primavera. Sabato sera nella sala parrocchiale della chiesa madre di piazza Eraclea si sono radunati alcuni attivisti pentastellati per raccogliere proposte su come migliorare la qualità della vita in città, da sottoporre eventualmente al giudizio elettorale dei cittadini di Policoro alle prossime elezioni o magari trasferendole a qualche candidato che le possa fare proprie. Una chiacchierata tra iscritti al movimento e qualche cittadino curioso non ha sortito grandissimi effetti politici sempre in vista delle imminenti elezioni comunali. Dal consesso oltre a qualche proposta è emersa la volontà di creare un coordinamento sul territorio che possa rappresentare le istanze dei simpatizzanti e più in generale dei cittadini, che risultano tanti se si considera l’alto numero di iscritti on line che il movimento registra in città, almeno a sentire gli interventi di sabato sera. Però mancavano alcuni iscritti storici del movimento di Grillo, tra cui uno dei primi in città Giovanni Lasalandra e qualche suo adpeto. Ed è proprio qui che iniziano i problemi. A Policoro ci sono almeno due gruppi di grillini che tra loro non dialogano e, probabilmente, si guardano in cagnesco per motivi politici o forse personali. Infatti non si capisce perché quando in piazza Eraclea c’è stato il gazebo della raccolta delle idee per il futuro della città c’era Lasalandra e alcuni supporters, i quali farebbero riferimento logisticamente alla sede di via degli Artigiani; mentre un altro gruppo si raduna nella sala parrocchiale per fare la medesima politica. Due modi di interpretare il grillismo davvero sui generis, anche perché, sempre secondo gli attivisti M5S che si radunano nella sala parrocchiale, il movimento non ha un portavoce, ma sono tutti parigrado a prescindere da quando ci si è iscritti. Insomma un rompicapo che genera ulteriore confusione nella cittadinanza a pochi mesi dal voto in una competizione dove si prevedono una proliferazione di liste e candidati. In giro si vede poca chiarezza e coerenza e l’unica certezza è il caos.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano del Sud)

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