domenica 29 aprile 2012

Piano dei Lidi, Venezia chiede lumi


“In questo grave momento di crisi, ogni governance responsabile dovrebbe avvertire un senso di responsabilità profondo. Purtroppo indecifrabile appare l’atteggiamento della Giunta De Filippo che non conosce o non vuole valorizzare le ricchezze naturalistiche del nostro territorio. Dopo agricoltura, sanità, energia, pubblica amministrazione, formazione anche il turismo lucano purtroppo non è scevro da pesanti lacune determinate da un'assoluta incapacità progettuale del governo lucano”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia facendo riferimento, nello specifico, al Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali Marittime della Costa Jonica, più conosciuto come Piano dei Lidi. Il consigliere Venezia in un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta regionale e all’assessore alle Attività Produttive ricorda che “l’impianto legislativo nazionale delegava tale funzione alle regioni sin dal lontano 1977 ed oggi – aggiunge - a 35 anni di distanza, la Basilicata si dota di un'altra medaglia nera. Infatti, non ha ancora pianificato l’economia balneare costiera. Nel 2005 il Consiglio regionale approvò un piano poi bloccato oltre che dalla mastodontica macchina regionale anche da un progetto di variante adottato nel 2010. Intanto la costa jonica è entrata in progetti finanziari d’ambito europeo, quali i PIOT, oltre ad investimenti derivanti da accordi di programma che hanno sancito la nascita, lungo i litorali, di diversi villaggi turistici”. “Presidente De Filippo – chiede l’esponente del Pdl - è ammissibile che i proprietari degli stabilimenti balneari debbano vivere assillati da incertezze quali la continua erosione della costa e la mancata possibilità di regolamentare la propria attività e siano posti, per la sua ‘disattenzione’, a ripartire sempre da zero? Alla luce della situazione socio-economica lucana, che è catastrofica come riferisce il ‘Sole 24 Ore’ di ieri 25 aprile 2012, si potrebbe svegliare il suo apparato burocratico? Perchè non sostenere e sollecitare iniziative volte a creare strutture ricettive, attività commerciali, aree verdi attrezzate, aree camper, campus naturalistici, attività ittiche che, certamente, riuscirebbero a trasformare la costa in una autentica risorsa? Dove sono i principi previsti dal Piano di Sviluppo regionale alla luce di numeri che per l’economia lucana sono solo negativi? Senza dimenticare Maratea, fiore all’occhiello nel panorama turistico lucano, ancora incapace di esprimere tutto il suo potenziale”. “Caro Presidente – conclude Venezia - Le attribuisco un'altro primato. Lei è riuscito a trasformare il Metapontino da culla della Magna Grecia a terra delle calende, sempre greche”.

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