giovedì 19 aprile 2012

Mario Baldassari a Policoro. La ricetta del Fli contro il degrado della politica


POLICORO – Entra nel vivo la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale previsto per il 6/7 maggio con eventuale ballottaggio il 20/21. Nella serata del 15 aprile nel centro jonico è arrivato Mario Baldassari, già vice ministro dell’ultimo Governo Berlusconi passato poi tra le fila del Fli (Futuro e libertà). È intervenuto ad una convention, presso l’hotel Callà 2, di presentazione della lista del Fli che concorre, insieme ad altre tre liste (Api, Policoro Futura e Policoro Viva), ad appoggiare il candidato sindaco Gianni Di Pierri. Baldassari, docente universitario e allievo del premio nobel per l’economia Modigliani, scomparso anni fa, ha spiegato la necessità che in questa fase di passaggio tra la Seconda e Terza Repubblica il Governo Monti continui nella sua politica di risanamento del bilancio statale e di riforme necessarie al Paese per uscire dalla palude nel quale è caduto e dal quale per uscirne c’è bisogno di azioni politiche decise, impopolari. Nella sua relazione ha illustrato ai presenti l’urgenza che l’Italia, alla stregua delle sollecitazioni della Corte dei Conti, riduca la montagna del debito pubblico: la vera zavorra che l’impedisce di crescere e di creare occupazione. Le linee guida del partito di Gianfranco Fini sono: ridurre la spesa pubblica non in maniera orizzontale con tagli ovunque, ma: “andare ad incidere –osserva Baldassarri- la dove ci sono i veri sprechi: consulenze inutili nella Pubblica amministrazione, affidamento di servizi a privati a costi sostenuti, studi e ricerche superflui, appalti gonfiati. E’ qui che si annida lo spreco come evidenziato anche dalla relazione annuale della Corte dei Conti. Una qualificazione della spesa pubblica migliora i servizi al cittadino che così non vede nella politica la solita “casta” ma, viceversa, la sua vera mission di risoluzione dei problemi”. Baldassari oltre al ridimensionamento dei costi paralleli alla politica, ha anche precisato: “L’Italia sconta un altro gap di lungo corso: quello dello sperpero di denaro pubblico sottoforma di finanziamenti a fondo perduto ad imprese spesso decotte ancor prima di iniziare la produzione. La nostra ricetta è quella di sostituire questi finanziamenti con il credito di imposta: un risparmio fiscale”. Un passaggio poi anche sul petrolio in Basilicata: “E’ una grande ricchezza per l’Italia, però in cambio ricevete le briciole. Anche qui la proposta del Fli è quella di compensare direttamente i cittadini lucani, senza altre intermediazioni, con uno sconto sulla bolletta energetica almeno del 30%, che può significare attrarre investimenti e generare lavoro in una Regione tra le più povere d’Europa”. Erano presenti tutto lo stato maggiore del Fli di Lucano a partire dal Senatore Egidio Digilio, il coordinatore provinciale di Matera, Pasquale Di Lorenzo, Lazzazzera, Vincenzo Maida e Giuseppe Callà, quest’ultimo tra i promotori della lista a Policoro. Nei loro interventi è stato fatto rilevare come il Fli deve riscoprire le radici di An e prima ancora del Msi sul terreno della legalità, della passione, dell’impegno civile e della politica come bene comune. Valori questi, a loro dire, imprescindibili che si coltivano nei partiti: il luogo deputato a creare e selezionare una classe dirigente.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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