domenica 11 marzo 2012

L’associazione “Stelle d’Argento” ricorda l’8 marzo



POLICORO – Una riflessione sull’otto marzo, festa della donna, e sul significato di questa ricorrenza è stata fatta dall’associazione “Stelle d’Argento” della città jonica. Il suo presidente, Paolo Consalvo, prima di dare il via alla cerimonia ha voluto sottolineare come: “L’8 marzo debba essere considerata una giornata dedicata ai diritti delle donne, da rivendicare tutti i giorni e non solo l’8 di marzo, esaltando le qualità proprie di coloro che con forza, intelligenza e coraggio non rinunciano all'idea di costruire sempre e comunque una società più equa, solidale e giusta”. Egli nel suo piccolo ha, all’ interno della sua associazione, molte donne tesserate e la sensibilità che porta il gentil sesso in ogni attività sociale e ricreativa è diversa da quella dell’uomo. Le donne si devono dividere tra casa e lavoro e quelle che non ce l’hanno un impiego comunque governando la casa sono impegnate durante la giornata. Consalvo ha ricordato anche le discriminazioni cui sono soggette le donne, soprattutto in alcuni settori della società civile e in alcuni ambienti eccessivamente maschilisti come la politica e i ruoli dirigenziali nelle imprese pubbliche e private. “Vorremmo –continua- che tutti i giorni, e non solo l'8 marzo, le donne che si impegnano fossero riconosciute e valorizzate. È importante puntare sul merito e sulla realizzazione delle capacità femminili rendendole protagoniste del cambiamento. Le donne devono rappresentare il riscatto culturale della nostra società”. Un pensiero è stato rivolto anche alle violenze tra le mura domestiche e ai reati come lo stalking che, purtroppo, sta prendendo piega sempre di più anche tra quelle persone di rango sociale alto. “Alle vittime di questi reati dico di non avere paura –conclude Consalvo- nel denunciare e nel ribellarsi con tutte le proprie forze ad ogni forma di sopruso fisico e morale. Non abbattetevi mai e non mollate mai. Senza di voi donne la nostra società sarebbe vuota di contenuti e pensieri”.

Gabriele Elia (fonte il Quotidiano della Basilicata)

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