sabato 8 gennaio 2011

Vittoria esterna per il Policoro calcio

Se c'è qualcosa di sbagliato nel risultato di Avigliano Policoro, è il punteggio finale. Chiara come l'acqua di fonte, la vittoria dei rossobleu, ricostruiti nell'organico e nelle energie fisiche nel corso di una sosta cominciata poco meno di un mese fa. Come chiara e senza discussioni è la sconfitta di un Avigliano appena lontano parente della squadra della parte precedente del girone di andata. Più tonico e determinato, meglio disposto in campo, più fresco sul piano atletico: da qualunque parte la si guardi, la differenza è stata tutta dalla parte del Policoro. Passato dopo appena 5 minuti di gioco (e dopo aver fatto le prove generali un minuto prima con il tentativo al volo di Sessa dal vertice sinistro dell'area piccola) con un'azione specchio dei problemi dell'Avigliano, sbaglia Pietrafesa, Miranda ne approfitta, vince un rimpallo e pesca solo soletto in area Cifarelli per il quale battere Vaccaro è gioco da ragazzi. Subito in discesa, allora,la partita per il Policoro, che in difesa schiera Manolio e Gammino sulle corsie esterne, con Nuzzi e Saccente a formare una coppia centrale di gran solidità; in mediana, Sessa e Ferrara si posizionano alle spalle del trio formato da Ragazzo, Miranda e Affuso; Cifarelli è il punto di riferimento dell'azione offensiva. Senza Manfuso e Francesco Petilli squalificati, Tramutola perde anche Ruben Vaccaro e opta per Muzzillo esterno sinistro di centrocampo, con Walter Vaccaro laterale difensivo destro e Pietrafesa centrale accanto a Panico, e con la coppia Giovanni Petilli-Ricigliano in avanti, Sabato sulla corsia destra e Portalupi e Porretti al centro del centrocampo. Scelte che si rivelano poco azzeccate, tanto che presto il tecnico deve tornare ad un assetto più tipico, con Muzzillo che torna in difesa da centrale, Pietrafesa che si sposta a destra e Lorpino, entrato per Walter Vaccaro, in mediana a sinistra. Ma seppure così appaia più logico, l'Avigliano manifesta, sia prima che dopo, una mancanza di idee che rende semplice, ad un Policoro che presidia al meglio gli spazi, controlla la zona nevralgica e dietro ha nei due centrali un muro di difficile valicabilità, resistere ad una reazione più abbozzata che concreta. E se Petilli dà l'illusione del pari spedendo appena a lato un rasoterra da centro area, è ancora il Policoro il più pericoloso, con il diagonale di Cifarelli sfiorato da Vaccaro che va a toccare il palo. Solo un paio di situazioni da fermo creano grattacapi ad un Policoro che non raddoppia, subito dopo il riposo, solo per il gran volo con cui Vaccaro respinge la botta dal limite di Miranda. E non cambia la storia nemmeno quando sale in cattedra Vicino, che prima nega un rigore a Miranda, poi caccia Nuzzi, già ammonito, tirando fuori il “giallo” su un intervento apparso nemmeno falloso. Ma nemmeno con l'uomo in più l'Avigliano riesce a cavar fuori nulla, anzi è Miranda a mangiarsi il raddoppio cercando un pallonetto su Vaccaro che finisce alto. Poco male per il Policoro, perché nulla può cambiare una storia già scritta da tempo. Arrivano così i tre punti per mister Antonio Valente.

Fonte
Giancarlo Tedeschi
Il Quotidiano della Basilicata

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