giovedì 20 gennaio 2011

La marcia di Michele Maddalena verso l’Unità d’Italia






POLICORO – Per molti il 3 novembre è una data qualunque. Per Michele Maddalena invece no. Partito da Trieste, città dove venne firmato l’armistizio della prima guerra mondiale, questo giovane pensionato di 70 anni percorrerà 4215 chilometri a piedi per consegnare il 17 marzo prossimo a Torino la pergamena con le firme di tutti i Governatori delle regioni d’Italia nelle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E in questo suo tour a piedi, sabato 15 gennaio ha fatto tappa nella città jonica per incontrare i ragazzi delle terze classi della scuola media “Aldo Moro”. Ha spiegato loro che preferisce camminare a piedi perché 150 anni fa non esistevano le macchine e gli scooter figli della società opulenta, che si alza la mattina alle 06:00 e un’ora dopo è già in strada a percorrere i suoi chilometri con una pettorina gialla fosforescente, qualche barretta di cioccolata fondente in tasca e tanta carica ideale, che gli danno anche sei nipoti e un pronipote in gestazione, di arrivare a questo appuntamento storico per l’Italia con la pregiata pergamena da consegnare direttamente a Giorgio Napolitano. Durante l’incontro ha raccontato un detto in base al quale la vita gira e il ricco di oggi potrebbe diventare povero domani. Morale: non disprezzare mai gli altri. Anzi aiutarli. Così vista la ricorrenza di marzo ha voluto rammentare ai ragazzi il sacrificio umano di 680 mila italiani che in guerra hanno lottato in nome della Patria. E quando ieri i veneti erano poveri, qualcuno al Sud si è ricordato di loro: “E ora in nome del federalismo non possono abbandonare il meridione. Se esso sarà solidale allora sì che potremo parlare di una vera Italia. Altrimenti sarà secessione”. Insieme al lui Rocco Galasso, presidente lucano dell’associazione “Nastro Azzurro”, che raggruppa tutti gli eroi al valor militare della regione: “Potrà sembrarvi strano –osserva- ma anche se la Basilicata è una piccola regione, in proporzione ai suoi abitanti è la regione che ha dato di più in termini di soldati per la Patria: 22 medaglie d’oro al valor militare, il più alto numero di caduti e il più basso in termini di disertori”, aggiungendo poi come i partigiani o briganti lucani si siano battuti prima contro e poi a favore dell’Unità d’Italia. A portare il saluto delle istituzioni c’erano l’assessore alla Pubblica istruzione della Provincia di Matera, Antonio Montemurro, il quale ha dichiarato che queste celebrazioni devono servire, soprattutto per i più giovani, a capire l’importanza di un Paese unito; e il vice sindaco di Policoro, Rocco Leone, che ha affermato come l’Italia sia una grande nazione con tante bellezze, tante contraddizioni, ma anche molte cose che accomunano i suoi cittadini a partire dal tricolore.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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