martedì 10 novembre 2009

Un’impresa italiana bonifica il Danubio














POLICORO – Le tematiche ambientali sono oggi più che mai uno degli aspetti più delicati su cui bisogna confrontarsi e decidere come intervenire per non danneggiare il mondo che ci circonda, in modo tale da lasciare alle nuove generazioni un mondo più pulito. Dal semplice Comune fino all’Unione europea, tutte le istituzioni hanno assessorati, dipartimenti e uffici che si occupano di questa materia e negli anni non sono mancate nemmeno le opportunità di lavoro nel “green” con la nascita di figure professionali nuove. A Policoro per esempio uno dei pionieri dell’ambiente sicuro è Armando Panetta, capostipite di una generazione di imprenditori-ambientalisti che ha messo su da anni la Sa.e.l. con la quale opera in tutta Europa in partnership con altre società del settore. Da qualche tempo, grazie ad un finanziamento dell’ Unione Europea di 45/50 milioni di euro, opererà, grazie anche ad una società di Noci dello stesso settore “Intini”, alla bonifica di uno dei più importanti fiumi d’Europa, il Danubio, con due impianti: Targovishte e Shoumen per la depurazione dai liquami delle acque ricadenti nel territorio bulgaro della città di Varna, 800 mila abitanti. Infatti con l’allargamento ad Est dell’Ue l’industrializzazione economica dei Paesi Balcani ha comportato anche l’inquinamento di un fiume storico come il Danubio e danneggiato tutte quelle località che vivono di turismo. Da qui lo stanziamento di un’ingente quantità di denaro per le politiche ambientali volte alla costruzione di impianti per il trattamento delle acque, la sua tutela e quella dei cittadini più in generale. I lavori del primo impianto sono già iniziati e termineranno a giugno del 2010, l’altro invece sarà operativo presumibilmente nella primavera del 2011 per il ritorno alla balneazione.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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