lunedì 23 novembre 2009

Maltrattamenti sulle donne: la Fidapa di Policoro ha promosso un dibattito















POLICORO – Consueto appuntamento monotematico da parte della locale sezione della Fidapa che, sabato 21 novembre in occasione della giornata internazionale della violenza contro le donne, ha voluto organizzare, nella sala consiliare del Municipio a partire dalle 17:00, una tavola rotonda a più voci all’interno della traccia nazionale: “Alla ricerca di un valore perduto…”, dal tema: “L’esperienza della donna nella realtà socio-economica. Molestie, maltrattamenti e violenze”. Tante le relazioni di professionisti, componenti di associazioni e pubblici ufficiali, dalle quali è emerso che la violenza sulle donne può essere in buona sostanza: psicologica, morale, materiale (minacce, percosse, ecc.) e sessuale, dove la prima è quella che lascia i peggiori strascichi nel percorso di vita di una donna. E per coprire un vuoto legislativo recentemente è stata approvata la legge 38/2009 cosiddetta “stalking”, che tutela le donne contro questi reati penali. Inoltre durante il convegno sono stai citati anche dei dati Istat dai quali emerge chiaramente come le vittime siano per un buon 90% donne che lavorano, e che tali reati si consumano in ambienti di lavoro o luoghi pubblici; mentre per il restante 10%, tra le mura domestiche poiché sono casalinghe le donne che subiscono tali violenza. È stato sfatato anche il luogo comune secondo il quale sarebbero gli stranieri i carnefici, e invece non sarebbe così come ha spiegato nel suo intervento il medico del Pronto soccorso dell’ospedale di Policoro, Dott. Cito, il quale, sempre citando la fonte Istat, ha sostenuto come invece gli aggressori sono italiani e nella maggior parte dei casi conoscenti della vittima e solo in minima percentuale stranieri, e di come su un campione di 100 donne la propensione alla denuncia sia del 5,1%. In Basilicata il fenomeno sarebbe molto diffuso, come affermato da Antonietta Giacoia, e raggiungerebbe il 62%. Poi l’avvocatessa Ilaria Baldasserre e il sottotenente della locale compagnia dei Carabinieri, Annalisa Pomidoro, hanno approfondito tecnicamente le novità della legge sullo stalking, con il procedimento penale che si avvia a querela di parte per la maggior parte dei casi; dell’ammonimento, divieto di frequentare luoghi della potenziale vittima e ordine di protezione come misure preventive; e informato che in provincia di Matera è presente un nucleo specializzato anti-stalking, la cui funzione basilare è quella di prevenire la persecuzione ai danni della donna, e in questo è di fondamentale importanza il ruolo dei servizi sociali di ogni singolo Comune, dei consultori e delle associazioni ad hoc presenti sul territorio nazionale come Telefono donna per citarne una. E’ stato anche ribadito che il fenomeno si può arginare con la denuncia, che molte evitano per l’impatto mediatico che avrebbe nella società civile; e la cultura dei maltrattamenti molto radicata anche nelle giovani generazioni. Come deterrente di tale fenomeno sono stati messi in campo numerosi progetti di dialogo e ascolto, tra cui l’ultimo ministeriale denominato “Tunnel”. Sono intervenute tra le altre persone: Elisa Polistena e Maria Antonietta Amoroso per la Fidapa; Tiziana Grezzi per l’associazione Inner Whell Italia; Franca Mauro del Cav; Ines Nesi di Voce di donna; Michele Benedetto e Franco Garofalo per i Lions, Cinzia Marroccoli per Telefono donna, Luisa Lasaponara assessore comunale alle Pari Opportunità, mentre Maria Levito ha coordinato i lavori.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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