sabato 10 ottobre 2015

Turismo a Policoro. Pochi stranieri sul lungomare


POLICORO – Seconda puntata della nostra inchiesta sul bilancio della stagione estiva 2015 in riva allo Jonio, sponda Policoro. Nel nostro giro sul lungomare centrale siamo andati a trovare Massimo De Lorenzo, titolare del lido “Sporting Beach” da oltre 10 anni: “Nulla di nuovo sotto il sole nemmeno per quest’anno. Meno male che ho una clientela consolidata altrimenti sarebbero dolori. Non ho visto un turista straniero nemmeno a pagarlo. L’andamento della stagione è stata come gli altri anni senza grossi sussulti. Nemmeno Matera 2019 ha portato, per quanto mi riguarda, nessun beneficio. Credo che ci sia uno scollamento tra la costa e Matera”. Proposte?: “Una promozione del maggiore del territorio che colleghi in un unicum la fascia Metapontina a Matera per intercettare turisti veri, quelli che non hanno mai visto Policoro e città limitrofe e non turismo di ritorno di chi sta fuori per lavoro o studio e ritorna in estate; un sistema più forte tra noi operatori. Per il resto non ho altre ricette perché noi ci siamo caratterizzati per un turismo delle seconde case e forse gli sforzi di un miglioramento dell’offerta turistica andrebbero concentrati lì; altre vie non ci portano da nessuna parte, secondo me. L’entroterra non porta grande valore aggiunto e comunque non sono turisti”. Eventuali criticità e punti di forza del turismo nostrano segnalati: “Molti si sono lamentati della discriminazione degli eventi tutti concentrati sul lato destro del lungomare; mentre un certo ordine sui parcheggi è un elemento positivo da sottolineare così come i collettivi di salvataggio”. Spostandoci di pochi metri siamo andati a sentire un altro target di ricettività, il camping “Policoro Village”: “Siamo andati bene quest’anno –osserva Gino Lavieri- in tutti e tre i mesi estivi con il mese di agosto dove c’è stato il tutto esaurito. Molte lamentele ci sono state sui decibel della musica che hanno turbato la tranquillità del lungomare; la poca professionalità di chi vive di turismo solo tre mesi e non tutto l’anno e lo vive come secondo lavoro; la mancanza di servizi primo fra tutti uno sportello bancomat annesso magari ad una succursale dell’ufficio postale. L’estate a mio avviso il centro urbano dovrebbe essere sgravato da persone che potrebbero trovare l’essenziale nella zona Lido senza fare 10 chilometri tra andata e ritorno. E mi riferisco anche a servizi come un mini market o farmacia. Infine i nostri utenti sono contenti della calma che trovano qui e di un certo ordine sociale cittadino”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

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