sabato 22 agosto 2015

Ola su nuove istanze petrolifere mar Jonio

Il ministero “dell’Ambiente e il governo Renzi continuano nel loro disegno di trasformare il mar Jonio e la Basilicata in un colabrodo e in una gruviera petrolifera, dichiarando così guerra alle popolazioni del sud ed alle amministrazioni comunali, nettamente contrarie a queste attività. Sul sito del Ministero dell’Ambiente - fa sapere l’Organizzazione lucana ambientalista (Ola) in una nota - sono state infatti “pubblicate altre cinque istanze di permesso di ricerca idrocarburi presentate dalla Global Med Llc”. “Tre delle cinque istanze, che prevedono la tecnica dell’air-gun ed un eventuale rilievo geofisico 3D - spiega la Ola - sono ubicate di fronte alle coste calabresi e a Crotone, mentre due sono tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. Le nuove istanze si aggiungono all’autorizzazione Via ministeriale per Enel Longanesi e alle istanze di ricerca della Shlumberger e dell’Appennine Energy , mentre sono in totale undici le istanze che rischiano di trasformare il mar Jonio in una gruviera petrolifera. La superficie marina interessata dalle ricerche di idrocarburi è di quasi 3.500 chilometri quadrati, con decine di comuni costieri calabresi e pugliesi interessate”. La Ola ricorda infine che “è possibile presentare le osservazioni presso il ministero dell’ambiente entro il 19 ottobre 2015”.

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