martedì 10 febbraio 2015

Lavoro. Serafino Di Sanza contro l’apertura degli sportelli comunali informativi: “Un ritorno al passato”. E lancia l’allarme sul rallentamento del progetto Garanzia Giovani


POLICORO – In un momento storico cruciale di riforme economiche e dell’apparato statale che sta attraversando l’Italia, primo fra tutti il Jobs Act, c’è chi vuole portare l’orologio del mondo del lavoro indietro di 15 anni, penalizzando oltremisura soprattutto chi fa fatica ad entrare nel mercato del lavoro. Eppure strumenti semplificativi e agevolativi ci sarebbero, vedi l’ultimo progetto europeo denominato Garanzia Giovani, ma la politica sta rallentano l’incrocio tra offerta, da parte degli imprenditori, e domanda, degli inoccupati. L’allarme viene lanciato dal presidente provinciale di Matera dell’ordine dei Consulenti del lavoro, Serafino Di Sanza, il quale già nello scorso autunno, preventivamente, aveva messo in guardia la Provincia di Matera sulla inopportunità di ripristinare gli sportelli informativi territoriali nei Comuni perché ormai superati dai fatti: “Il neo presidente della Provincia (Francesco Di Giacomo –Pd- ndr) con un decreto dello scorso mese di gennaio ha di fatto –spiega Serafino Di Sanza- riaperto gli sportelli informativi comunali che non servono ad avvicinare domanda ed offerta di lavoro in quanto possono dare solo informazioni generiche in tema di lavoro, oltretutto non servono nemmeno per l’iscrizione nelle liste di collocamento in quanto con l’abolizione della legge 407 sugli sgravi contributivi previdenziali inserita nella più complessiva riforma dell’impianto lavoristico, conosciuta come Jobs Act, diventano proprio inutili. Potevano avere un senso quando c’erano i vecchi uffici di collocamento, ma ora che anche i loro eredi dei Centri per l’impiego stanno per essere riconvertiti in agenzie per il lavoro gli sportelli informativi non servono proprio a nulla, se non ad accontentare qualche amico politico al quale un impiegato del Centro per l’impiego si può rivolgere per non viaggiare da qualche Comune limitrofo a Policoro, Matera o Val Basento che sono i tre uffici che racchiudono le competenze in materia dei 31 Comuni dell’intera provincia di Matera. Con l’ultimo decreto presidenziale –continua Di Sanza- si svuotano i tre Centri per l’impiego di cui sopra non garantendo efficacemente l’attuazione di Garanzia Giovani, interessante programma di contrasto al fenomeno della disoccupazione dilagante del Sud Italia. Infatti solo i Centri per l’impiego (o enti accreditati) li possono attivare, ma solo nei Centri per l’impiego possono essere svolti i colloqui di orientamento e la cosiddetta profilazione. Pertanto reputo tale decreto antistorico e antieconomico con uno spreco di risorse e mezzi con benefici meramente privati dei dipendenti degli uffici zonali che vogliono essere dislocati negli sportelli comunali più vicini alla loro residenza e di conseguenza un ostacolo per l’attivazione del programma Garanzia Giovani. Per dare contezza al mio ragionamento cito dei numeri: al Centro per l’impiego di Policoro le adesioni a Garanzia giovani sono circa 900, solo 600 sono stati convocati per il primo colloquio, e, infine, sono stati appena 80 i tirocini stipulati. Per concludere il mio ragionamento: senza personale nei Centri per l’impiego che diano risposte ad aziende e inoccupati sull’evoluzione continua della materia, difficilmente riusciremo a ridurre il numero dei disoccupati nella nostra regione”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

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