sabato 1 marzo 2014

Area industriale a Scanzano. Il Consiglio comunale di Policoro dice no

POLICORO – Nella serata di mercoledì 26 febbraio è stato convocato il Consiglio comunale della città jonica. Tra i punti all’ordine del giorno (Odg) la maggioranza di centro destra che amministra la città dal 2012 ha chiesto a tutti i consiglieri un mandato forte da dare al sindaco, Rocco Leone (Pdl), sul protocollo di intesa sottoscritto di recente tra il Comune di Scanzano e il Consorzio di sviluppo industriale Asi di Matera sull’ubicazione di un’area produttiva al confine tra i due Enti locali. In particolar modo la maggioranza per bocca del vice sindaco Enrico Bianco (indipendente) e del primo cittadino, chiede che la Regione blocchi l’iter iniziato qualche mese fa poiché a loro dire ci sarebbero alcune criticità: la prima di natura ambientale poiché nei pressi dell’area c’è l’argine del fiume Agri; la seconda di natura storica culturale in quanto c’è il castello baronale e l’area archeologica; la terza riguarderebbe una scorrettezza istituzionale che Leone ha definito atto di pirateria politica in quanto il Comune di Scanzano non avrebbe coinvolto in questa scelta quello confinante; il quarto riguarda un potenziale conflitto di interessi tra il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Scanzano (Ing. Dichio), il quale è anche dirigente dello stesso Consorzio; il quinto è relativo al doppio gioco effettuato, sempre a parere della maggioranza, dal Comune di Scanzano riguardante la dicitura area artigianale nella delibera di Consiglio e area industriale nel protocollo di intesa. Hanno poi aggiunto che dietro questa scelta ci sarebbe la volontà politica di “espropriare” Policoro della sua area industriale, individuata negli anni ’70 in zona Filici (alle spalle del centro commerciale Heraclea), e mai decollata. Infine non sono mancati attacchi allo stesso Consorzio, commissariato da sette anni, che a loro dire non dovrebbe prendere decisioni così importanti per il futuro delle comunità in quanto non dotato degli organi ufficiali previsti dallo statuto: gli amministratori eletti. Infatti il consigliere di maggioranza Giuseppe Ferrara (Impegno comune) ne ha chiesto la soppressione; Domenico Bianco (Pdl) ha parlato di uso improprio di denaro pubblico sperperato dal Commissario per i progetti preliminari che ne conseguono dopo la sua individuazione. Per la minoranza ha preso la parola Fabiano Montesano (Pd), il quale ha evidenziato come il Comune di Scanzano non paghi nemmeno le quote annuali al Consorzio e nello stesso tempo di riprendere il progetto della zona Filici strategica per tutto il comprensorio, anche calabrese. Gianluca Marrese, capogruppo del Pd, ha avanzato le sue perplessità sull’Odg in quanto secondo lo stesso sarebbe stato più opportuno aprire un tavolo di confronto tra le due municipalità e il Commissario Asi (Santarsia) e dirimere così la controversia in maniera pacifica/politica evitando l’isolamento nel quale sarebbe finito Policoro. Poi ha anche dichiarato che il Comune di Scanzano ha tutte le prerogative per dotarsi di un’area artigianale/industriale in quanto a differenza di Policoro si è dotato di tutti gli strumenti urbanistici per pianificare il proprio sviluppo. Francesco Fortunato, sempre Pd, nel suo intervento ha fatto rilevare come Policoro dovrebbe pensare al potenziamento della propria area artigianale (quella nei pressi dell’Idrovora) sfruttando i fondi della legge regionale 18/2010 e di non condividere il metodo adottato dalla maggioranza di andare allo sconto nei confronti di Scanzano. Infine Carmine Vetere, sempre della minoranza (Policoro Democratica), pur condividendo in parte questa presa di posizione della maggioranza ha avanzato anch’egli dei dubbi sul metodo e ha chiesto l’attivazione di un piano di monitoraggio in itinere. Dopo la discussione si è proceduto al voto: la maggioranza ha votato a favore, Marrese, Montesano e Fortunato contro; Vetere e Rocco Carrera (Indipendente) si sono astenuti.

Gabriele Elia    

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

2 commenti:

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