sabato 6 febbraio 2010

Con i Piot il turismo lucano cambia marcia



POLICORO – Forse è la volta buona per sviluppare l’economia lucana attraverso quello che i meridionalisti hanno sempre definito autopropulsivo, ovvero che proviene dal basso, delle risorse e dalle intelligenze che sono presenti sul territorio ed emarginate dalla politica assistenziale. Almeno nella sua fase di progettualità, Enti locali e privati hanno vinto il primo round presentando il progetto omnicomprensivo: mare-monti-enogastronomia-storia all’interno dei grandi incubatori denominati Piot (Pacchetti integrati offerta turistica). E quello del Metapontino è stato presentato nella serata di giovedì 4 febbraio presso l’hotel residence “Heraclea” di via Lido. Franco Garofalo, tour operator lucano e capofila con la sua associazione “Lucania Doc” della parte privata, ha parlato del coinvolgimento di 80 operatori e 11 associazioni: “in un partenariato forte e l’inizio, almeno mi auguro, di un percorso per la creazione di un unico brand (marchio) del turismo jonico che da noi è già strutturato per diversità e ricettività ma non ancora messo a sistema”. Con i Piot, fondi comunitari filtrati dalla Regione Basilicata nel P.O. Fesr 2007/2013 Asse IV, secondo Garofalo, saranno presentati, dopo la validazione dell’apposita commissione regionale sul pacchetto generale Piot Metapontino, progetti candidati a contributi da 30 mila a salire: “in un programma che non vede solo coinvolta la fascia jonica ma anche le aree dell’entroterra le cui strutture e iniziative sono già patrimonializzate e conosciute, grazie alle quali in prospettiva si prevedono investimenti per 180 milioni di euro in questa porzione di territorio lucano. Un’opportunità unica da non farsi scappare”. Tra il parterre degli invitati c’era anche Nicola Lapenna, direttore commerciale della società Aeroporti di Puglia, il quale ha illustrato i nuovi voli nazionali e internazionali da Bari, Brindisi e Foggia grazie ai 62 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Puglia per il potenziamento degli scali pugliesi, che sono i più vicini alla Lucania, con prospettive di crescita: “dai 2,8 milioni di passeggeri del 2009 si passerà ai 3,2 a Bari; dal 1,1 a 1,4 da Brindisi e da 68 mila a 83 a Foggia. Numeri all’interno dei quali ci sono anche passeggeri lucani che rafforza, in attesa del decollo dalla pista Mattei, il legame tra le due regioni confinanti. Giovanni Matarazzo, sempre dell’associazione “Lucania Doc”, si è soffermato sulla sfida già vinta contro la Regione in un protagonismo dei territori che, almeno per il Piot Metapontino, ha dimostrato la capacità progettuale delle Amministrazioni comunali e la creatività-dinamicità del tessuto imprenditoriale: “Con i Piot andremo a riqualificare i servizi complementari al turismo, i cui progetti sono tutti, dal lido ai più grandi investimenti, a sostenibilità ambientale su cui tutti siamo stati d’accordo nel non snaturalizzare quello che madre natura ci ha dato”. Vincenzo Ruggiero, commissario straordinario della Comunità montana Basso Sinni, capofila del Piot per la parte pubblica, si è detto felice della coesione e coerenza del territorio nella presentazione dei progetti che finalmente dovrebbe far venire a galla le potenzialità inespresse del turismo jonico facendo la giusta sintesi tra: mare-monti (Pollino) e cultura della Magna Grecia. Infine Nicola Castronuovo, Project manager del Piot Metapontino, ha relazionato sulle fasi preliminari che hanno portato gli attori principali alla stesura del Piot Metapontino: obiettivo generale, intermedio e linee guida per un totale di 15 milioni di euro per quello della costa jonica. Un cenno poi sull’organizzazione pre e post fase Piot per dare il risalto che meritano sia le capacità dei singoli che il programma turistico complessivo.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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