sabato 29 aprile 2017

L’aggregazione civica di Gianni Di Pierri contro il Regolamento urbanistico


POLICORO – Oggi (21 aprile) alle 18:00 si riunisce il Consiglio comunale per l’approvazione del regolamento urbanistico della città di Policoro. Nella mattinata del 20 in via Siris, nel comitato elettorale di Gianni Di Pierri candidato sindaco di un’aggregazione di liste civiche, l’attuale consigliere comunale di minoranza di “Policoro Futura” ha convocato una conferenza stampa per manifestare le proprie perplessità sullo strumento urbanistico di imminente votazione. E lo ha fatto insieme ai suoi alleati di coalizione: Franco Labriola (Policoro Ideale); Domenico Bianco (Forza Policoro) e in rappresentanza di Nicola Montesano c’era Gennaro Manolio (Policoro Capitale). Il primo ha parlato del Regolamento urbanistico come di una occasione persa per il futuro della città, nel senso che è venuta a mancare la partecipazione degli attori sociali ed economici di Policoro alla stesura dello stesso; aggiungendo poi di aver proposto delle osservazioni, alcune recepite e altre rigettate, che purtroppo non modificano nella sostanza il Regolamento. In altre parole, secondo Labriola, lo strumento urbanistico è carente sul fronte turistico non prevedendo un collegamento diretto tra zona urbana e zona lido; inoltre non prevede nessun recupero ambientale e produttivo della zona ex fornace né quella dell’area dell’ex Zuccherificio dove una valutazione ambientale preliminare andava fatta. Invece ha citato alcune proposte sottoposte alla maggioranza di centro destra che amministra la città dal 2012: un’area termale di acque sulfuree e oligominerali, “sistema termale della Siritide”, presenti a suo dire nella zona del Bosco Sottano all’interno della quale ci sono 100 ettari di cui 30 sono pubblici gestite oggi dall’università di Bari attraverso il centro sperimentale agricolo “E. Pantanelli”, la cui missione post Riforma fondiaria è ormai superata. Gianni Di Pierri ha invece parlato di un occasione mancata per trasformare Policoro in città verde e blu poiché non ci sono tracce di sviluppo ambientale (verde) e turistico (blu del mare) nel nuovo Regolamento urbanistico, aggiungendo poi che non ci sono tracce di storia e cultura e nemmeno di una pianificazione territoriale di lungo periodo della città di Policoro. Infine ha preso la parola Domenico Bianco, già assessore comunale, il quale ha sottolineato la mancata concertazione nella stesura del Regolamento da parte dell’amministrazione comunale. Entrando poi nel merito ha sottolineato come il Regolamento urbanistico penalizzi la zona Artigianale facendola rimanere tagliata fuori dalla strada statale 106 jonica; ci sono carenze, a suo parere, sul futuro di aree produttive come la D7 e D8; piazza Dante rimane abbandonata e non centro servizi come da sua proposta, e di come se dovesse passare il Regolamento urbanistico Policoro diventerà città speculativa: non più ville con annesso giardino privato ma condomini e agglomerati con verde a carico del Comune con servizi commerciali nei nuovi quartieri ancora latitanti. Infine in alcune zone a vocazione agricola non si darebbe la possibilità agli imprenditori agricoli di poter abbinare l’attività con un turismo sociale: agriturismo.
Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano del Sud)

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