domenica 4 settembre 2016

La scomparsa di Ciro Cicalese avvolta ancora nel mistero

POLICORO – Sono passati due anni da quando, fine agosto del 2014, Ciro Cicalese scomparve nel nulla nella zona Lido del centro jonico. Il turista napoletano stava rientrando nella sua villa di viale Catone, intorno alle 20:00, dopo un pomeriggio trascorso al mare insieme alla moglie Gabriella. E proprio la consorte lo stava precedendo, in sella alla bicicletta, quando, arrivata al cancello di ingresso della villa dove stavano trascorrendo le vacanze, girandosi non vide più Ciro. Inizialmente pensò che volesse fare il giro dell’isolato prima della cena. Invece Ciro non fece più rientro a casa. Così avvisò le forze dell’ordine che setacciarono il territorio circostante, ma di Ciro nessuna traccia. La sua bici fu ritrovata in via Lido 1 nei pressi della stazione ferroviaria con una gomma forata la sera stessa della scomparsa (28 agosto). L’ultima persona ad aver sentito la sua voce fu una condomina che abita da quelle parti e alla quale Ciro aveva suonato il citofono pensando di essere ritornato a casa. Invece resosi conto di aver smarrito la retta via di lui non si seppe più nulla. Nei mesi successivi tanti sono stati gli accorati appelli di aiuto della consorte, anche perché Ciro soffre di una malattia che gli provoca vuoti di memoria, e l’intero agro di Policoro è stato più volte “battuto” da forze dell’ordine, volontari della Protezione civile, ma di Ciro non si è saputo più nulla. Di lui si è occupato a più riprese la nota trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” ma con esiti, purtroppo, negativi. Qualcuno, sempre nei mesi scorsi, telefonando al numero messo a disposizione dalla famiglia, aveva segnalato l’avvistamento, in Calabria, di un uomo dalle caratteristiche simili a quelle di Ciro: capelli brizzolati, altezza 1,80 circa, magro e quando è scomparso indossava un costume e maglietta neri; ma i controlli successivi sono stati vani. Un anno fa di questi periodi l’assessore comunale alle Politiche sociali, Stefania Albanese (Fi), organizzò un incontro a Policoro a cui prese parte anche l’associazione “Penelope” di Brescia, che si occupa di persone scomparse e mette a disposizione delle famiglie un cane addestrato al ritrovamento delle persone. Ma nemmeno il fiuto del migliore amico dell’uomo è stato sufficiente. Gabriella e famiglia non hanno perso le speranze di riabbracciare il loro caro e aspettano con speranza che qualcuno chiami….
Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano del Sud)

Nessun commento:

Posta un commento