sabato 13 giugno 2015

Un giovane policorese alla corte di Mogol




POLICORO – Nei giorni scorsi in un evento aperto al pubblico si è tenuto presso il Conservatorio Duni di Matera il saggio finale dei 43 ragazzi selezionati dal C.E.T. Music (scuola di Mogol) a seguito dell’avviso pubblico “Residenze Musicali” della Regione Basilicata. La suggestiva iniziativa è stata organizzata in partenariato fra l'Ufficio Sistemi culturali e  Cooperazione internazionale della Regione Basilicata e la Fondazione Conservatorio “Duni” di Matera, in concomitanza con il 50° anniversario dell’ente di promozione della Musica. Tra i selezionati che hanno avuto il privilegio di prendere parte alle lezioni musicali dell’artista Mogol c’era anche il policorese e unico selezionato della fascia jonica Giovanni Chiaromonte, che dopo questa formativa esperienza può fregiarsi del titolo di maestro di piano. Ed è egli stesso a raccontarci questa straordinaria esperienza umana prima e professionale poi al Cet (Centro europeo toscolano) in Avigliano Umbro (Terni): “Lo stage è durato in totale 15 giorni suddivisi nei periodi dal 15 al 19 febbraio, dal 15 al 20 marzo e dal 21 al 27 aprile. E’ stata una borsa di studio messa a disposizione dalla Regione Basilicata il cui stage era suddiviso in 3 corsi: compositori, autori ed interpreti. Io facevo parte di quello compositori. Durante le lezioni che si tenevano la mattina ed il pomeriggio ascoltavamo brani famosi analizzando i testi e le musiche di cantanti e gruppi musicali italiani e stranieri. Abbiamo fatto sentire anche dei brani da noi composti ed inoltre abbiamo ascoltato anche testi inediti di artisti famosi poi mandati in radio. Il criterio di selezione consisteva prima in una selezione per punteggi e poi in un’esibizione presso Casa Cava di Matera con Mogol, Barbera ed Anastasia in giuria. Per quel che riguarda la mia specializzazione sono pianista ed ho conseguito il compimento superiore di pianoforte presso il conservatorio "E.R.Duni" di Matera”.  Appena 28enne Giovanni è ormai più che una promessa della musica lucana visto che suona a vari eventi e nel suo curriculum vanta anche supplenze professionali come docente in alcune scuole ad indirizzo musicale nella provincia di Milano. La passione per la musica ce l’ha nel sangue tanto da avere “l’orecchio assoluto”, termine che in gergo significa capacità di riconoscere una nota senza alcun tono di riferimento. Ad esempio, qualcuno suona una nota su un pianoforte e senza avere altri riferimenti l’ascoltatore è in grado di determinare istantaneamente di che nota si tratti.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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