domenica 31 marzo 2013

Canile pieno ma troppi randagi in città


POLICORO – Secondo fine settimana tranquillo quelli trascorsi sul lungomare centrale in questo inizio di primavera. Niente più gitani nel parcheggio, il primo sul lato destro di via Lido. Nel momento in cui scriviamo a questo buon risultato, visto che c’è l’ordinanza solo contro i nomadi incivili, prima dell’arrivo della stagione estiva bisogna aggiungerne un altro. Se i nomadi volutamente sostavano in riva allo Jonio, sponda Policoro, forse perché c’era troppo permissivismo, nella zona Lido ci sono altri ospiti indesiderati. A differenza dei primi il loro girovagare non è razionale, ma causa forza maggiore. Parliamo dei branchi di cani, alcuni di grossa dimensione, che spesso e volentieri escono dalla riserva naturale boschiva, una sorta di landa, alla ricerca di cibo rovistando tra le buste della spazzatura gettate per strada o nella stessa pineta da cittadini poco urbani. Però quando sono in tanti possono attaccare anche l’uomo. Il fenomeno del randagismo non è presente solo, purtroppo, a mare tra la macchia mediterranea e caseggiati, ma anche in città. In via Agrigento per esempio, sempre nei pressi di sacchetti di immondizia lasciati incustoditi dai soliti ignoti e alle spalle di attività commerciali, registriamo la preoccupazione di molte persone, alcune delle quali al di là del numero e della stazza hanno la fobia dei quadrupedi. Nei giorni scorsi un altro branco è stato avvistato intorno alle 22:30 nei vicino il rione Casalini. Non è la prima volta che questo disservizio viene sottolineato dall’opinione pubblica con preoccupazione. Eppure il paradosso è che in città da qualche anno esiste un canile comunale, area Zac (a proposito il nome dovrebbe essere cambiato in uno che si addice di più al migliore amico dell’uomo!) in via Tagliamento in località Torremozza. Però sembra che sia colmo con la possibilità di ospitare circa 150 cani. Inoltre la convenzione sottoscritta tra la passata Amministrazione comunale e l’associazione Anta tutela animali non prevede l’accalappiamento di cani, ritenuta da quest’ultima non praticabile e simile al maltrattamento. Allora l’unica soluzione è quella di affidarsi ad un altro soggetto, che non adotta statuti e regolamenti teneri, per debellare il fenomeno che si sta allargando a macchia d’olio. In caso contrario con la procreazione potremmo assistere da qui a qualche mese ad una vera e propria invasione di cani randagi. Non ci soffermiamo su quelli accompagnati dai padroni perché finora non hanno causato danni, tranne sporcare giardini e piazze, però se cani ritenuti pericolosi per l’uomo non portano la museruola, come prescrive la legge, la prevenzione va a farsi friggere. A volta si ha l’impressione che siano i rotweiler a portare a spasso il padrone e non viceversa!

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Anche le trivelle dell’Enel all’assalto del Mar Jonio



La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, No Scorie Trisaia, No Triv Mediterraneo e Ambiente e Legalità, rendono noto che è stata pubblicata sul sito del Ministero dell’Ambiente la nuova istanza di ricerca di permesso dell’Enel Longanesi denominata “d79 F.R. -EN”. Essa è ubicata nel Mar Ionio, in “Zona F” ed è caratterizzata da un’ estensione areale di circa 748,7 Kmq (vedi cartina), a circa 12 miglia nautiche dalla costa. Lo studio VIA, depositato presso il Ministero dell’Ambiente ed inviato ai Comuni costieri per l’espressione dei pareri entro il 20 maggio 2013, prevede l’acquisizione sismica attraverso “strumentazione idonea all’identificazione di eventuali orizzonti mineralizzati”. L’area in cui verranno realizzate le attività di prospezione è localizzata nella parte settentrionale del Mar Ionio ed è situata lungo le coste della Calabria, Basilicata e Puglia. I rilievi sismici prevedono – evidenziano le organizzazioni ambientaliste – tra l’altro anche l’uso dell’air-gun. Una tecnica questa che si è rilevata invasiva per gli ecosistemi e le specie faunistiche che frequentano il Mar Jonio, tra le quali quelle rare e minacciate di estinzione, in particolare cetacei, rettili e mammiferi marini, interferendo con le attività di pesca. Le organizzazioni ambientaliste denunciano come questa ennesima istanza, l’undicesima in pochi anni, si sovrappone all’intensa attività di ricerca idrocarburi nel Mar Jonio trasformato, grazie alle volontà dell’attuale governo uscente, in una servitù energetica per le numerose compagnie petrolifere interessate ad effettuare ricerche e trivellare il Mar Jonio. Nel chiedere nuovamente ai sindaci dei comuni rivieraschi e alle Regioni Puglia, Basilicata e Calabria una ferma e decisa opposizione anche per la nuova istanza dell’Enel Longanesi, le organizzazioni ambientaliste richiamano l’esigenza di una decisa azione delle comunità delle tre regioni Joniche al fine di salvaguardare il mare, le attività turistiche e quelle produttive oggi minacciate, ricordando che con la sottoscrizione del Protocollo di Herakleia in occasione della manifestazione tenutasi a Policoro il 17 dicembre 2012 le amministrazioni hanno convenuto e si sono impegnate ad opporsi, con parere contrario e negativo, a qualsiasi ricerca di idrocarburi liquidi o gassosi nel mar Jonio e, nello specifico, alle 11 istanze presentate da sei compagnie petrolifere e a tutte le altre che in futuro tenteranno di essere approvate, finalizzate a trivellare il mar Jonio che non può diventare il “mare colabrodo” del Mediterraneo.

sabato 30 marzo 2013

Presentata nuova associazione “Calliope”



POLICORO – Calliope è il nome dato da alcuni cittadini del centro jonico ad una nuova associazione culturale. La presentazione ufficiale c’è stata mercoledì 27 marzo presso il centro convegni di Padre Minozzi in occasione della presentazione del libro: “A piedi nudi sui miei ciottoli” scritto da Giampiero Adornato. La presidentessa è Margherita Mastrosimone: “Calliope è la musa ispiratrice della poesia epica, tra cui la Divina Commedia. I nostri incontri di sabato ora si sono trasformati in associazione nella quale e con la quale vogliamo condividere a lettura, le emozioni e la conoscenza che essa trasmette con tutti coloro i quali vogliano dare un contributo a questo progetto culturale”. Tra i promotori anche Gianni Di Pierri, consigliere comunale di minoranza della lista “Policoro Futura”, e il professionista Giuseppe Plati. Viviana Verri, letterata, ha parlato del romanzo di Adornato come di un libro dove ognuno di noi, nella sua infanzia, si può rispecchiare. Un bambino che nel Dopoguerra trascorre buona parte della sua vita in mezzo alla strada in una regione del sud, la Calabria, in cui le strade non erano asfaltate e al posto del catrame c’erano i ciottoli. Un libro dove si evince la sofferenza di un bambino di 12 anni che deve espiare delle pene per le sue scorribande e le sue avventure; ma nello stesso tempo non mancano modelli educativi da trasmettere anche ai giovani di oggi”. Secondo lo storico Dino D’Angella, nel testo del medico-ginecologo Adornato c’è uno spaccato di Questione Meridionale essendo ambientato nel 1959/1960, si esalta il dialetto, espressione di sentimenti e l’identità che porta con sé, con i suoi detti semplici ma incisivi che esprimono grandi concetti”. D’Angella ha aggiunto anche che in questo libro, attuale, c’è la mortificazione del capitale umano del Sud, Basilicata compresa, con giovani costretti ad emigrare per trovare proposte di lavoro dignitose e sentire il profumo della libertà senza padrini di turno. Infine l’autore ha parlato del suo lavoro letterario come di: “Un diario nel quale narro l’amore per mia madre e lascio una testimonianza a mio figlio di come la libertà, nella quale si esprime il sentimento più bello per un essere umano, l’amore, dev’essere vissuto intensamente proprio come il ragazzo del libro che corre sui ciottoli senza scarpe, perché all’epoca non tutti se lo potevano permettere”. Il suo è un testo dove si mettono in evidenza le differenze di ceto sociale che emergevano all’epoca e la donna era vista più come una “cambiale” che non un essere umano da valorizzare. La serata è stata intervallata dalla lettura di alcuni passi del libro da parte di Roberta Laviola, accompagnata dalla musica di Marco De Lillo e Pietro Dattoli. In sala anche il presidente del Consiglio comunale di Policoro, Gianluca Modarelli (Pdl).

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Policoro, D’Amico (Ugl):”la festa deve farsi”.



"Visto che ancora una volta la riunione convocata unitamente dall’Amministrazione comunale di Policoro, dalla Pro Loco presieduta da M.T. Prestera, dal parroco Don Antonio Mauri e dal comitato festa è risultata quasi assente (solo 4 commercianti presenti), la Ugl sensibile dal primo momento al ché la festa patronale si potesse fare non solo per motivi religiosi ma, anche per motivi economici, fa appello alla sensibilità della componente imprenditoriale, commerciale e a tutte le AA.PP. del Comune Jonico affinché unitariamente al prossimo ed ultimo appuntamento di mercoledì 3 aprile p.v., si possa definitivamente impegnarsi in prima persona per la realizzazione della festa, la quale è la più grande e sentita manifestazione della fascia jonica”. E’ quanto dichiara il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Luigi D’Amico per il quale, “và scongiurato ai policoresi di essere penalizzati dalla scarsa sensibilità di alcune categorie di commercianti che pensano a disinteressarsi facendo mancare il loro appoggio a danno del bene economico, civile, culturale e religioso di una comunità sensibile alla festa della Madonna del Ponte. La Ugl – conclude D’Amico – invita ancora una volta il parroco della città, don Antonio Mauri, ad essere collante tra tutte le forze coinvolte affinché si possa avviare la macchina organizzativa per una buona riuscita della festa”.

venerdì 29 marzo 2013

Treni soppressi. Policoro Futura si associa “al grido d’allarme” lanciato dai cittadini


“Ancora una volta i Policoresi sono chiamati a gravarsi dei disagi derivanti dalla spoliazione dei servizio territoriali”. E’ quando dichiara Giuseppe Maiuri del movimento politico Policoro Futura che conta un consigliere comunale di minoranza nella persona di Gianni Di Pierri. “Dopo –continua - la soppressione dei diversi collegamenti, avutisi con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario in vigore dallo scorso Dicembre, e l’impiego di alcuni mezzi sostitutivi su gomma pensavamo aver toccato il fondo, salvo poi dal 18 corrente mese scoprire che pur avendo toccato il fondo lo si può continuare raschiare con ulteriori gravosi disagi. Dalla citata data infatti, i pendolari della tratta Sibari-Taranto e nello specifico “da e per Taranto”, non pochi considerato il numero dei policoresi impegnati nelle forze armate, forze dell’ordine, dipendenti Ilva, studenti universitari e viaggiatori occasionali, si sono trovati a fronteggiare la soppressione della fermata policorese, in luogo del ripristino di quella di Nova Siri. Ora senza fare campanilismi con i paesi limitrofi e dunque finire a farci la guerra tra poveri, riteniamo sia il caso di chiedere un impegno forte all’amministrazione comunale volto a  reagire alla spoliazione dei servizi alla città. L’amministrazione Comunale, impegni a sua volta i rappresentanti Regionali e non solo, per l’immediato ripristino della fermata nella nostra Città, alla luce sia del consenso elettorale ricevuto sul territorio sia anche in virtù dell’oneroso impegno finanziario assunto dalla stessa Regione Basilicata, oltre 35 milioni di euro, per gestire il contratto di servizio con Trenitalia. Tra l’altro al capitolo 8 parte IV del regolamento di trasporto internazionale si legge: “…omissis…nel caso in cui l'esercizio ferroviario sia rimasto interrotto o sospeso su alcune linee o tratti di linee Trenitalia in sostituzione di servizi ferroviari può effettuare autoservizi sostitutivi…. Omissis…”  dove,  per servizio sostitutivo s’intende un servizio temporaneo ed invariato, che dunque conservi le previste fermate e senza nessuna escluderne, a maggior ragione una fermata prestigiosa come quella di policorese, comoda e molto usata anche dai tanti paesi dell’entroterra. Quanto asseriamo troverebbe tra l’altro oggettivo riscontro nel fatto che non esistono deroghe alla nostra Nazione circa le disposizioni impartite dal Regolamento (CE) n.1371/2007 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 Ottobre 2007, il quale ben specifica gli oneri e gli impegni a carico del vettore seppur sostitutivo totale o parziale del trasporto per ferrovia. Regolamento questo, recepito inoltre nel testo delle Condizioni Generali di trasporto dei passeggeri di Trenitalia SpA”.

Turismo in Basilicata, Perri (Apt) su dati 2012


“Cresce il numero dei turisti censiti che nel 2012 hanno scelto la Basilicata: sono 517.901 contro i 511.667 del 2011”. A renderlo noto Gianpiero Perri, dg dell’Apt Basilicata. “Gli arrivi – si legge nella nota - segnano un ulteriore incremento, pari all’1,2 per cento, anche in un anno fortemente segnato dalla crisi economica nazionale. L’appeal della Basilicata e la crescita di notorietà è evidenziato , oltre che dal maggior numero di visitatori, dall’incremento di turisti provenienti dall’estero e dalle altre regioni italiane. Un risultato importante, se si tiene conto del trend negativo nazionale, frutto peraltro anche della spinta derivante dall’ingresso sul mercato di nuovi operatori nel settore della ricettività (+5,2%). Questi dati evidentemente confortano circa l’efficacia delle politiche pubbliche di promozione poste in essere in questi anni. Non mancano le ombre: l’aumento del numero dei turisti non è stato sufficiente a colmare le perdite derivanti da un minor numero di pernottamenti pari a 81.660 (-4,2%). Le presenze infatti si attestano nel 2012 a circa 1 milione ed 881mila. La sensibile riduzione del numero delle giornate di vacanze è un fenomeno già rilevato in questi ultimi anni. Mentre prima si parlava della preferenza per più vacanze brevi durante l’anno, oggi il numero di vacanze si va riducendo sino a risolversi, in molti casi, ad una sola vacanza l’anno (per quanti possono permetterselo). Diversi fattori hanno inciso sull’andamento turistico 2012: positivamente il fattore climatico; in negativo invece il diffondersi delle notizie relative allo sciame sismico che ha interessato parte del Parco del Pollino. Ad incidere negativamente sulle presenze è il calo del movimento clienti legato a motivi di lavoro (Vulture-melfese e la Val d’Agri). Solo una politica molto aggressiva in termini di prezzi e di servizi da parte dei nostri operatori e uno sforzo straordinario dell’insieme degli attori pubblici e privati su base territoriale, e non solo, può far fronte alle sfide poste dal tempo presente.

giovedì 28 marzo 2013

Policoro, spettacolo con attori diversamente abili


Uno spettacolo con attori diversamente abili dal titolo Tacatà si svolgerà oggi, giovedi 28 Marzo, presso il cinema Hollywood di Policoro alle ore 19,30. “Lo spettacolo – spiegano gli organizzatori - è il frutto di un progetto socio educativo, rivolto ad utenti diversamente abili svolto presso il Centro Educativo per handicap grave Smile di Policoro. Nello spettacolo, parodia del mondo dei talent-show, i ragazzi si esibiscono in una sorta di ‘gara’ dove , oltre a ‘numeri’ di ballo e canto, vengono proposti anche brani tratti da opere teatrali, cinematografiche o vecchie fiction televisive”.

“Il ricavato dello spettacolo – conclude la nota - servirà ad acquistare gli strumenti derubati durante il furto subito nella notte del 2 Febbraio nella sede del Centro Smile”.

Piano dei Lidi, Pici presenta una mozione


“Il Piano dei Lidi, unitamente alla Variante costituisce la strumento attraverso il quale la Regione disciplina l’utilizzazione delle aree demaniali marittime, in un quadro generale di protezione ambientale e di diversificazione e qualificazione dell’offerta turistica. Si tratta, quindi, di politiche di intervento finalizzate a migliorare la qualità e competitività dell’offerta turistica ed innalzare il livello di fruibilità delle risorse e delle infrastrutture, promuovendo l’immagine della regione”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Pdl, Mariano Pici il quale sull’argomento ha presentato una mozione tesa a impegnare il Governo regionale “a prevedere, prima di tutto, che le concessioni demaniali già assentite in forma pluriennale non devono essere oggetto di nuova richiesta o di nuova assegnazione fino a scadenza, considerata la loro proroga sino al 31.12.2020; a rinviare l’approvazione del nuovo piano di utilizzazione degli arenili, considerata l’imminenza della stagione turistica 2013 e, in particolare, per quanto riguarda la costa tirrenica, a riesaminare il provvedimento di compatibilità ambientale rilasciato dal dipartimento Ambiente, che creerebbe gravi danni agli operatori e alla ricettività turistica di Maratea”. Pici ricorda che “con la Variante al Piano dei Lidi si individuano una serie di interventi finalizzati all’allocazione delle strutture turistico – ricreative e si definiscono linee guida chiare per la pianificazione delle azioni di salvaguardia e ricostruzione delle coste. L’ufficio Compatibilità Ambientale del dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità con propria determinazione ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, con prescrizioni, relativamente alla Variante al Piano del Lidi - Costa tirrenica. Tale documento – a parere del consigliere del Pdl - contiene restrizioni tali da limitare l’offerta turistica avendo previsto, ad esempio: la riduzione percentuale del dimensionamento delle aree balneari attrezzate; la distinzione tra strutture fisse e mobili, stabilendo, per queste ultime, la concessione solo con il ripristino dello stato dei luoghi a fine stagione (rimozione sia in elevazione e fondazione a fine stagione - zona VI.3). Tali strutture precarie sono previste nelle seguenti spiagge: Castrocucco, Marina, Grotta della Sacla, Illicini, Macarro, Cersuta, Santa Veneree, Mare Morto, Malcanale, santo Janni, che rappresentano la quasi totalità delle spiagge di Maratea; la presenza nelle zone VI.3 solo di strutture balneari rimovibili e temporanee; il divieto di ripulire gli arenili avendo cura di rilasciare sul terreno la componente residuale vegetale spiaggiata (rami, tronchi, alghe, ecc.); la rimozione dei due lotti per attività nautica già previsti a Castrocucco; nei siti Sic (80% delle spiagge di Maratea) il divieto di utilizzo delle spiagge nelle ore notturne per attività che prevedono l’incremento dei valori di illuminazione e sonori quali discoteche, piano bar, ecc”. Alla luce di queste considerazioni il consigliere Pici ritiene “necessario riesaminare il provvedimento affinché il turismo balneare della costa tirrenica possa sfruttare a pieno le sue potenzialità economiche e sociali, divenendo settore trainante della ripresa della Regione”.

mercoledì 27 marzo 2013

Le elezioni politiche non scalfiscono Policoro. Maggioranza coesa senza strappi


POLICORO – Il dato elettorale del 24/25 febbraio se a livello nazionale ha causato, come era nelle previsioni, un ingorgo istituzionale in loco non ci sono stati scossoni. Infatti, giustamente, l’Amministrazione comunale non ha operato nessun rimpasto per riequilibrare i rapporti di forza in seno ai tre partiti/movimenti che governano la città di Policoro: Pdl, Trenta, Impegno comune. Questo risultato politico positivo è figlio della felice intuizione del centro-destra locale che all’indomani del Commissariamento del Comune, avvenuto il 25 gennaio del 2012, decise si scendere in campo con sole tre liste. La parola d’ordine fu: se si vince si governa per cinque anni. E infatti il messaggio venne recepito dall’opinione pubblica che aveva capito, a sue spese, come le ammucchiate non pagano nel lungo periodo. Si può anche vincere com’ è successo al centro-sinistra di Serafino Di Sanza con 5 liste nel 2006 e al centro-destra di Nicola Lopatriello nel 2008 con sei, ma non si arriva a fine mandato. Due commissariamenti in pochi anni sono serviti ad un elettorato divenuto maturo, quello di Policoro, per scongiurare un’altra legislatura monca. E’ vero che è presto per tirare le somme, tutto può succedere nell’imprevedibile politica italiana,  visto che non è passato nemmeno un anno dalle comunali del maggio 2012; però l’impressione è che la maggioranza sia granitica al suo interno per via di una semplificazione a monte. Viceversa per una legge non scritta in politica è altrettanto vero che quasi ovunque dopo una tornata elettorale importante come quella di un mese fa qualche aggiustamento nei vari Esecutivi c’è stato o ci sarà a breve. A Potenza per esempio uno smottamento è dietro l’angolo; mentre in Provincia il rimpasto è stato effettuato qualche mese prima delle politiche. Nel centro jonico, invece, non sembra esserci nessun cambio e questo, sempre sotto il profilo politico, è un segnale di stabilità che fa, o dovrebbe fare, il paio con un termine tanto in voga in politica: programmazione. L’intuizione di un anno fa, almeno finora, è stata ripagata. Sulla programmazione amministrativa aspettiamo almeno fino allo spegnimento della prima candelina.

Gabriele Elia

Bilancio partecipato. L’associazione Rosa dei Venti chiede di votare il progetto dello scivolo


“Partecipa anche tu al bilancio partecipato e vota per il progetto n. 52: Lo Scivolo in placche di cemento per pescatori.” E' l'appello al voto che l'associazione “La Rosa Dei venti” nella persona del Presidente Anna Barbarito, rivolge a tutti i cittadini di Policoro e non solo,  per far votare il progetto dall'associazione policorese candidato al Bilancio Partecipato messo in campo dall'Amministrazione Comunale di Policoro.
“La possibilità che l'Amministrazione Comunale ha dato a tutti coloro che hanno presentato i propri progetti per migliorare la comunità in cui viviamo è unica, mai finora vi era stata questa disponibilità da parte delle amministrazioni comunali di poter presentare al pubblico, attraverso una votazione i nostri progetti. Dare la possibilità di votare democraticamente progetti validi per migliorare la società e la comunità in cui viviamo, è un grande esempio di vicinanza alla popolazione, e per questo chiedo, a chiunque voglia, di votare per il progetto presentato dall'  associazione che mi onoro di presiedere, quello relativo alla realizzazione di uno scivolo in placche di cemento per i pescatori.” “ L'importanza dello scivolo – continua la Barbarito –,  è fondamentale per chi ogni giorno, per lavoro,  per hobby ma soprattutto per le emergenze,  accede al mare con le proprie imbarcazioni e due anni fa, con l'idea avuta dal consigliere Comunale,  Giuseppe Ferrara, venne realizzato in legno e già da subito si notarono i notevoli benefici. Ora noi chiediamo, attraverso il voto per il Bilancio Partecipato che lo scivolo sia realizzato in placche di cemento rimovibili poiché le pedane in legno,  a distanza di tre anni,  hanno subito  l'usura del mare e per questo pensiamo che sostituirle con quelle di placche di cemento possa essere la giusta soluzione dando un servizio non solo ai policoresi ma a tutti coloro che utilizzano le imbarcazioni.” Il Presidente inoltre ringrazia tutti coloro che hanno già votato per il progetto e ricorda a chi invece vorrà farlo di collegarsi al sito ufficiale del comune www.policoro.gov.it e di votare per il progetto n. 52 nella sezione dedicata al Bilancio Partecipato. Il termine ultimo per votare è il 2 aprile.

martedì 26 marzo 2013

La fragola combatte il tumore. Il frutto tipico del Metapontino è sempre più apprezzato per la sua genuinità




POLICORO – E’ il frutto tipico di Policoro e del Metapontino, tanto che di questi periodi lo si trova sulle tavole dei lucani e degli italiani. La fragola è stata al centro di un convegno dal taglio tecnico-educativo presso l’hotel Residence Heraclea di via Lido nella serata di sabato 23 febbraio: “Percorsi degustativi: dieta mediterranea e benefici della frutta: la fragola”, organizzato tra l’altro dall’associazione agronomi e periti agrari L.A.Me.T.A.. Durante il confronto è emerso che la fragola è un frutto che per la sua fragranza può combattere il tumore, come ha fatto rilevare il medico-ricercatore dell’università degli studi di Bari Prof. Antonio Moschetta: “Per le vitamine C, E, K, antiossidante che contiene, per i suoi tannini detossificanti e per il basso indice glicemico. Questi tre fattori naturali intrinseci del frutto fanno sì che esso sia uno dei fulcri della dieta mediterranea e svolgano un ruolo fondamentale per combattere il cancro. Il mio consiglio è quello di mangiarla cruda e assoluta, anche se la si può associare ad altre pietanze tranquillamente. Per la coltivazione credo si debba favorire il biologico, con l’uso dei pesticidi ridotti al minimo con i suoi effetti che si debbano esaurire in sette giorni per “depurare” la fragola non facendole perdere le sue qualità”. Moschetta ha snocciolato dati allarmanti sull’aumento dei tumori anche in regioni prima immuni da questa terribile malattia come la Puglia, Basilicata e Campania, dovuto, secondo i suoi studi, proprio da una cattiva alimentazione che caratterizza le abitudini di cittadini delle regioni suddette, in particolar modo al colon retto e alla mammella. “Anche se la scienza ha fatto –continua Moschetta- passi in avanti tanto che alcuni tumori siamo riusciti a sconfiggerli tipo quello alla tiroide e altri ridimensionati del 70% come quello al seno; un’alimentazione equilibrata, sana che entra nelle nostre case e che ha come presupposto un ambiente salubre è il primo rimedio per prevenire il cancro, a cui si deve associare la sana abitudine a fare colazione, pranzare e cenare il prima possibile prima di andare a letto”. La fragola è patrimonio immateriale dell’Unesco, per i motivi sopraccitati; pertanto un ritorno al naturale insieme alla verdura e alla frutta è stato il focus su cui si è incentrato l’intervento del secondo relatore, Carmela Suriano, Direttore generale della Planitalia, tra gli organizzatori della tavola rotonda: “La qualità, salubrità e rispetto dell’ambiente, grazie anche alla professionalità dei tecnici del settore, ha portato le nostre colture del territorio ad essere preferite alle altre proprio per le sue qualità organolettiche e nutrizionali”; facendo poi un excursus sull’origine del frutto e sulla sua evoluzione da fragola di bosco a quella Chiloensis e Virgiliana dal cui incrocio si ha la fragola che oggi viene commercializzata. L’imprenditrice ha fatto poi un passaggio sulla varietà Candonga, la più coltivata sui 540 ettari di fragole presenti nella piana del Metapontino, che ha trovato nel tempo un grande successo nell’export e di conseguenza un grande apprezzamento tra i consumatori, per la sua tecnica di coltivazione, per il basso impatto ambientale e per la pianta fresca che la caratterizza. Non ha mancato di lesinare critiche sulla carenza di politiche di marketing del prodotto fragola e colture locali più in generale, e sui vari passaggi della filiera che penalizzano il produttore a favore degli intermediari. Ma la fragola lucana ha anche delle virtù, prima fra tutte quella di aver elargito nel tempo tre borse di studio da 50 mila euro l’una ad altrettanti giovani oncologi, come ha fatto rilevare Rosa Pedio Diamante dell’Airc (Associazione italiana ricerca contro il cancro) di Basilicata, che hanno contribuito a debellare in parte questa malattia, auspicando un coinvolgimento maggiore e sempre più proficuo tra tutti gli attori che si battono contro il cancro. La serata, per rimanere in tema, è proseguita con una cena, naturalmente a base di fragole e con il vino offerto dall’azienda di Francesco Battifarano della Vini Doc Matera, il cui ricavato è stato devoluto sempre all’Airc. In sala erano presenti l’On. Maria Antezza (Pd), il consigliere regionale dello stesso partito Luca Braia e i consiglieri comunali di Policoro Giovanni Lippo e Marco Pinca (Trenta-centro destra).    

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

A Policoro via Crucis per la giornata mondiale della gioventù


I sacerdoti martiri missionari, alcuni neppure trentenni, torturati e uccisi dal regime comunista, dal Dopoguerra fino agli anni Settanta, sono stati ricordati da duemila giovani durante la via Crucis svoltasi a Policoro domenica 24 marzo e curata dal Servizio regionale di Pastorale giovanile, in occasione della XXVIII Giornata mondiale della gioventù. Il pomeriggio di preghiera, di riflessione e di festa - si legge in una nota dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Potenza Muro Lucano e Marsico Nuovo - ha visto i ragazzi lucani, quasi tutti di età compresa tra i 15 e i 25 anni ritrovarsi nella cittadina jonica per prepararsi e camminare insieme verso quello che sarà il momento centrale che si terrà a Rio de Janeiro dal 23 al 28 luglio di quest'anno. Ognuno dei prelati ha curato un momento della celebrazione dal saluto iniziale alla benedizione finale, con la catechesi, momento culmine, affidata al presidente Ceb, l'arcivescovo monsignor Agostino Superbo. Dopo l'accoglienza iniziale del Sindaco di Policoro Rocco Leone, i giovani hanno trascorso alcuni momenti di festa danzando sui motivi suonati dal gruppo del Rinnovamento nello Spirito. L'arcivescovo di Matera monsignor Salvatore Ligorio ha quindi condotto il colorato corteo attraverso le strade della cittadina materana durante le 7 stazioni della Via Crucis. Vissuti con particolare intensità gli stralci delle testimonianze di quei presbiteri che, volendo testimoniare fino in fondo il loro credo cattolico, sono stati vittime di vessazioni e violenze di ogni genere, perché accusati di anticomunismo. La processione si è conclusa all'interno del Palazzetto dello Sport, dove il vescovo di casa, monsignor Francescoantonio Nolè ha invitato i presenti che gremivano gli spalti a pregare in occasione del trentesimo anniversario del martirio del vescovo Oscar Romero. Un lungo applauso e una torta hanno salutato il sessantasettesimo compleanno di monsignor Gianfranco Todisco vescovo di Melfi, mentre l'arcivescovo di Acerenza, monsignor Giovanni Ricchiuti ha risposto, con il suo immancabile sorriso alle domande formulate dal pubblico alla fine della catechesi. Al vescovo della diocesi di Tricarico Vincenzo Carmine Orofino affidata la benedizione conclusiva.

lunedì 25 marzo 2013

Dinu Adamesteanu, l’uomo e l’archeologo. A cento anni dalla sua nascita ricordato in un convegno e in una mostra il fondatore del museo nazionale della “Siritide”




POLICORO – Il 23 marzo di cento anni fa nasceva a Toporu in Romania Dinu Adamesteanu, storico e archeologo che ha legato buona parte della sua vita agli studi sulla genesi della città jonica e della Basilicata. Per questa importante ricorrenza l’Amministrazione comunale di Policoro, di concerto con la Soprintendenza regionale dei Beni archeologici, nella mattinata di sabato ha organizzato, presso il Municipio, un convegno dal tema: “Dinu  Adamesteanu, l’uomo e l’archeologo”, a cui hanno preso parte circa 14 relatori tra professori universitari, dirigenti ministeriali e studiosi. Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco Rocco Leone, il quale ha ricordato l’importante contributo dato da Adamesteanu alla tutela e salvaguardia territoriale di Policoro e regionale più in generale, alla diffusione della conoscenza storica delle origini magno-greche della fascia metapontina; contributo il suo che dà lustro a tutto il circondario i cui studi e ricerche si possono ammirare nel museo della “Siritide”, che lo ha visto tra i fondatori. Il Soprintendente archeologico di Basilicata, Antonio De Siena, ha tratteggiato la personalità di Adamesteanu definendolo un maestro: “che mi ha insegnato tante cose quando ero agli inizi della mia carriera. Sono legato da un affetto filiale a lui anche per come lavorava con il suo rigoroso metodo scientifico fuori dal comune, e la stessa cosa dicasi per l’aspetto umano. Era affascinato dalla tecnologia ma nello stesso tempo la utilizzava con equilibrio, perché per lui l’uomo veniva prima della scienza e della tecnica, e dava la priorità sempre alle fonti letterarie e ai reperti che venivano alla luce dal terreno. Amava molto lavorare in equipe. Credo sia stato un cittadino del mondo per vocazione”. Dinu Adamesteanu è scomparso nel 2004 a Policoro dove viveva già da molto tempo. Arrivato in Italia nel 1939, ricevette la cittadinanza per meriti scientifici nel 1954 e nel 1964 fu il primo Soprintendente ai Beni archeologici della Basilicata. L’ambasciatore italiano in Romania, Mario Cospito, policorese di nascita, ha focalizzato il suo intervento sulla sua grande umanità e professionalità, e ha saputo: “aprire le porte del sapere a tutti. La sua eredità è patrimonio e splendore per l’Italia nel firmamento umanista”. Inoltre ha aggiunto che per lui la Basilicata era una terra promessa, una seconda Romania anche per la conformazione geografica. E poi tanti altri ricordi sul suo senso della storia e il grande rispetto che nutriva per i suoi studi, grazie ai quali Policoro oggi può definirsi città dai 3000 anni di storia. Anche il Senatore a vita, il lucano Emilio Colombo, che proprio nei giorni scorsi ha presieduto l’aula di Palazzo Madama in qualità di Senatore più anziano prima della votazione di Piero Grasso alla presidenza del Senato della XVII legislatura, ha dichiarato: “Dobbiamo essere riconoscenti verso Adamesteanu, lui romeno che ha lasciato la sua terra e sofferto la dittatura, per aver dedicato una vita intera a far rinascere l’archeologia lucana, difendendo il progresso e gli studi storici in tal senso dal pericolo dell’industrializzazione e anche dalla Riforma Fondiaria. Lo ha sempre fatto con convinzione, forza e umanità. Era molto preoccupato per il futuro degli scavi, che potevano essere compromessi dalla Riforma agraria. Ma ci siamo sempre confrontati facendo prevalere la condivisione degli obiettivi ai contrasti”. Dinu Adamesteanu è “Cittadino Illustre”, il primo, di Policoro, la cui onorificenza gli venne attribuita dall’Amministrazione civica di Mario Arbia (1993/1997) nella metà degli anni ’90. Nel 2008 invece la maggioranza di centro destra guidata da Nicola Lopatriello sottoscrisse, previo accordo con l’ambasciata romena a Roma, il gemellaggio con la città romena di Banesti in ricordo di Adamesteanu e l’intitolazione di una piazza, poi cancellata dall’attuale amministrazione. Nel pomeriggio di sabato presso il museo cittadino è stata allestita una mostra fotografica itinerante.    

Gabriele Elia
Fonte il Quotidiano della Basilicata




La storia di Mariano e le similitudini con quella di Massimo Rinaldi nel libro: “Ho scritto d’amore”




POLICORO – La morte di un figlio, lascia sempre un dolore indelebile. Soprattutto quando avviene per un tragico destino: un incidente stradale e in giovane età. Però Fausta Losquadro ha trovato nella fede la forza di raccontare in un libro: “Ho scritto d’amore” la storia di suo figlio Mariano. Siamo in piena Quaresima e da qualche settimana il mondo ha un nuovo Pontefice, Papa Bergoglio, Francesco I. Il libro della Losquadro, presentato venerdì 22 marzo nella biblioteca comunale, è uno di quei libri dove emerge non solo il dolore, ma anche la gioia e il mistero della vita e della morte. Quella vita che non si ferma alla morte naturale ma che continua nell’aldilà. Questa  consapevolezza guida la mamma di Mariano nella stesura del libro che non è un romanzo, dove si può scrivere il reale e l’irreale, ma come lo ha definito Giuseppe Coniglio, uno dei relatori, un libro verità che parla dell’avvenuto reale. Un libro Vangelo educativo dell’amore vissuto dalla madre verso il figlio, ma anche un insegnamento di vita e un impegno costante per il dono più grande che Dio ha dato all’umanità. La forza d’animo la scrittrice Losquadro l’ha trovata nella sua sfera più intima e spirituale di narrare l’amore naturale verso suo figlio, ma anche il suo impegno quotidiano nel sociale, in politica e nello sport. Un ragazzo, Mariano, sempre pronto ad aiutare gli altri, soprattutto quelli meno fortunati, questo il ricordo più bello che rende la sua figura e la sua immagine immortale. Ed è questo suo amore per la vita e per gli altri ciò che emerge dallo scritto della Losquadro, come ha evidenziato anche l’assessore comunale allo Sport e Spettacolo Massimiliano Padula (Trenta- centro destra). Per alcuni aspetti la vita di Mariano, architetto laureatosi a Firenze, è simile, come ha fatto rilevare prima la direttrice della biblioteca Angela Delia e poi lo stesso Padula, a quella di un altro giovane di Policoro, Massimo Rinaldi, a cui è intitolata la stessa biblioteca, accomunati entrambi dal triste destino di essere scomparsi per un maledetto incidente stradale, ma anche per la passione civica verso aspetti nobili della vita come la politica, cultura, sport e solidarietà. Un contributo dalla forte carica spirituale ed emotiva è stato portato anche da Carmela Romano, docente di religione.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

domenica 24 marzo 2013

Policoro, grande successo a Roma del Golde Jack’n Jill



 

POLICORO - L'Associazione Alia ha ottenuto il primo successo a Roma con il dance contest Golden J'NJ, organizzato in compagnia del portale nazionale 
Swingfever.it e delle scuole romane  Swing Cat e Swing and Soda.
La serata, che si è svolta sabato 16 marzo ad Assisi Trentatre,  “è stata un
successo sia per le   coppie che hanno partecipato alla gara sia per quanti hanno preferito rimanere fuori dalla competizione e ballare solo per divertimento e godere lo spettacolo di grandi professionisti all'opera. Vedere la pista da ballo piena d' allegria, gioia di vivere, impegno e volti sorridenti è stato meraviglioso. Grazie ai partecipanti, agli organizzatori e a tutti quelli dietro le quinte”, queste le parole del conduttore della serata Foxi John. Danilo Lista, presidente Alia, racconta di aver: “assistito ad una grande serata di swing, un'esperienza straordinaria. Per noi è stata la prima volta ad una social dance romana. Siamo rimasti sbalorditi: non immaginavamo di trovarci ad una serata così travolgente, di fronte a tanti bravissimi
ballerini, entusiasti e scatenati. Un ritmo incessante e coinvolgente,
bellissime e calorosissime persone”. Infine auspica, insieme a Boogie Allen e agli
altri organizzatori, di ricreare la stessa atmosfera questa estate al
Hercules Camp che si terrà all'Aquarius in concomitanza con l'evento Policoro
in Swing.  Al camp di danza parteciperanno i vincitori del primo premio del Golden J'NJ Nemore Fracassi e Federica Maggi.

 

Gabriele Elia

Fonte il Quotidiano della Basilicata

 

“Un defibrillatore in ogni Comune”, sabato presentazione a Matera


Sabato 23 marzo alle ore 11,30, presso l’ auditorium “G. Moscati“ dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera è stato presentato il progetto “Un defibrillatore in ogni Comune”. Si tratta di un’iniziativa della Regione che, per ora, coinvolge oltre 110 Comuni della Basilicata, a cui sarà dato in dotazione un defibrillatore, con l’obiettivo di realizzare una rete capillare di presidi di primo intervento con persone formate e certificate per l’esecuzione delle prime manovre rianimatorie e per l’utilizzo delle apparecchiature. Presenti l’assessore alla Salute Attilio Martorano, il dirigente generale dell’Asp, Mario Marra, il dirigente generale dell’Asm, Rocco Maglietta, il dirigente del Dires, Libero Mileti, i sindaci dei Comuni aderenti e i presidenti delle Conferenze dei sindaci delle Aree Programma.

sabato 23 marzo 2013

“Percorsi degustativi”, appuntamento sabato a Policoro


"Un nuovo evento dell’associazione L.A.ME.T.A. con il II° appuntamento della serie ‘Percorsi degustativi’ è in programma sabato 23 marzo, con inizio alle ore 18.15 a Policoro. l'evento sarà dedicato alla dieta mediterranea ed ai benefici della frutta, con particolare attenzione alla fragola." Lo rende noto la segreteria organizzativa dell’associazione. “L'incontro- aggiunge l’associazione - persegue una doppia finalità: devolvere una quota del ricavato della serata in beneficenza al Comitato Airc Basilicata e sensibilizzare gli invitati al consumo costante di prodotti tipici della Dieta Mediterranea e della frutta in particolare, esaltando nello specifico le proprietà e le virtù della fragola”.

Comune Policoro su iniziativa "Partecipo Anch'io"


“Grande la partecipazione della cittadinanza al primo esperimento di ‘Partecipo Anch’io’, l’iniziativa voluta dall’Amministrazione Comunale di Policoro per la partecipazione attiva della popolazione alle scelte programmatiche del futuro della Città. 93 in tutto – si legge in un comunicato diffuso dal Comune - i progetti presentati e valutati dalla Commissione Consiliare competente riunitasi la scorsa settimana per valutarne i contenuti e verificarne la fattibilità, secondo le disposizioni dettate dalla Fase 2, conclusasi lo scorso 10 marzo. 66 i progetti valutati positivamente: di questi, 12 sono stati accorpati per analogia di intervento. La terza Fase, cominciata lo scorso 18 marzo e valida sino al prossimo 4 aprile, prevede la possibilità di esprimere una preferenza sulle proposte che sono state valutate sostenibili attraverso il portale web del Comune di Policoro, www.policoro.gov.it”. “La Città ha risposto bene all’iniziativa – dichiarano il primo cittadino, Rocco Leone, e l’Assessore al Bilancio, Massimiliano Scarcia – questo è sinonimo di quanta voglia di partecipazione ci sia nella popolazione”. “Dalla tutela dell’ambiente alla riqualificazione di aree, dalla valorizzazione del Parco Archeologico all’installazione di impianti wi-fi: tante le proposte avanzate da semplici cittadini o da associazioni – proseguono gli amministratori – che saranno comunque tenute in considerazione per ulteriori iniziative”. “L’invito che rivolgiamo alla cittadinanza – concludono Leone e Scarcia – è continuare a partecipare attivamente alla terza fase di “Partecipo Anch’io”, per votare sul sito istituzionale l’idea che piace di più, l’idea più innovativa e più convincente, al fine di inserirla nel Bilancio di Previsione 2013 e di poterla realizzare”.

venerdì 22 marzo 2013

Segretaria Pd di Policoro, Bice di Brizio, su nomina Speranza


“E' con grande gioia che ho accolto la nomina quale capogruppo alla Camera dei Deputati per il Partito democratico, dell'amico Roberto Speranza.” Lo dice in una nota Bice di Brizio, segretaria del Pd di Policoro. “Una soddisfazione per tutti noi del Pd della Basilicata, per lui un risultato meritato-aggiunge - Conosco Roberto personalmente e devo dire che si tratta di un ragazzo squisito, molto capace e preparato. Noi del Pd di Policoro – conclude la di Brizio - siamo certi che questo importante incarico ottenuto dal nostro segretario regionale servirà per dare ulteriore slancio a tutti gli iscritti, simpatizzanti e militanti che ogni giorno, profondono importanti sforzi in favore della causa del nostro partito.”

Altragricoltura occupa l’azienda agricola Conte contro gli usurai, banche e messa all’asta




POLICORO – A distanza di sessant’anni dall’occupazione delle terre da parte dei contadini, lo spirito di Rocco Scotellaro si reincarna nel fisico e nel volto alla Bus Spencer di Gianni Fabbris. E’ lui il leader dell’associazione Altragricoltura che nella giornata di martedì 19 marzo insieme ad altri 25 agricoltori ha occupato l’azienda agricola Conte al confine tra Policoro e Tursi: “Contro –tuona- gli sciacalli, gli usurai e i poteri forti delle banche che speculano sul lavoro della povera gente. Oggi siamo qui nella sala consiliare del Municipio di Policoro per protestare. La nostra è una vera e propria disobbedienza civile”. A differenza di Ghandi però è pronto a dare battaglia usando tutti i mezzi, legali e non. “Questa mattina (il 19 per chi legge ndr) ci siamo radunati nell’azienda agricola Conte e abbiamo dato vita all’associazione Rinascita Lucana per difendere le nostre aziende da chi le vuole mettere all’asta, approfittando della congiuntura economica negativa che ha gettato sul lastrico molte aziende del settore. Il secondo passaggio è quello della costituzione di un Gat (Gruppo di acquisto terra), la terza in Italia, che ha lo scopo di racimolare la somma necessaria tra tutte le persone di buon senso, circa 1 milione di euro, per acquistare l’azienda Conte e darla in gestione a chi l’ha lavorata per tutta la vita. In questo modo restituiamo il lavoro a chi l’ha perso e con i ricavi si paghino i debiti. Dunque invitiamo a fare un passo indietro a colui il quale o coloro i quali l’avrebbero presa all’asta. Inoltre chiediamo alla Regione Basilicata di aprire un tavolo istituzionale per alleviare la sofferenza di tanti imprenditori lucani che come Conte rischiano di vedersi “espropriati” i propri beni, e al Comune di Policoro l’apertura di uno Sportello ascolto, una sorta di consultorio, per persone in difficoltà”. Fabbris non è nuovo a queste forme di proteste eclatanti dopo che nelle scorse settimane ha intimato l’alt agli ufficiali giudiziari che volevano pignorare un’altra azienda di Scanzano Jonico. Però con la manifestazione di Policoro si è spinto oltre essendo l’azienda Conte già stata venduta all’asta per la modica cifra, secondo Fabbris, di 80 mila euro a fronte di un valore di 700 mila, sempre secondo il manifestante, e con una esposizione debitoria di 500 mila euro da parte degli ex proprietari. Insieme agli esponenti di Altragricoltura nella sala municipale erano presenti anche il primo cittadino di Policoro, Rocco Leone, il consigliere comunale delegato all’Ambiente, Giovanni Lippo, e il vice prefetto vicario Alberico Gentile. L’azienda zootecnica Conte è nata circa 30 anni fa ed è stata tra le prime a sperimentate l’agricoltura biologica a Policoro. Era una realtà florida e all’avanguardia nel settore fino a quando nel 1995, quando imperversava in Europa il morbo della mucca pazza (afta epizootica), “l’Asl –racconta la moglie di Conte- non ci abbatteva mille capi di bestiame perché temeva il contagio durante la macellazione della carne. Senonchè l’allarme fu ingiustificato come dimostrarono i rilievi fatti. Nel frattempo le banche ci hanno chiuso i rubinetti e ci hanno chiesto di rientrare dalle esposizioni e così oggi ci siamo ritrovati in questa situazione. Ci siamo rivolti anche ad un legale pugliese per un risarcimento dovuto all’abbattimento degli animali, ma ci siamo affidati alla persona sbagliata perché questo sedicente professionista si è rivelato un impostore perdendo così anche l’anticipo che gli avevamo dato”. Ma perché l’azienda sarebbe stata venduta all’asta alla modica cifra di 80 mila euro? “Due aste sono andate deserte –spiega un esperto dell’associazione Altragricoltura-, così il prezzo si è abbassato e di conseguenza una cordata di professionisti di Policoro, che ha fatto cartello per mandare deserte le prime due aste, in un noto studio di Matera di consulenza fallimentare e tributaria, come gli avvoltoi, hanno chiuso l’operazione. Per farla breve l’azienda è stata svenduta e sulle disgrazie altrui c’è chi specula…”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano di Basilicata)

giovedì 21 marzo 2013

Maiuri (Policoro Futura): “Via Equitalia da Policoro. Riscossione tributi comunali in house”




Giuseppe Maiuri, portavoce del movimento “Policoro Futura” che conta un consigliere comunale di minoranza, Gianni Di Pierri, in una nota dichiara: “Sono trascorsi ormai ben otto mesi da quando il sottoscritto in nome e per conto di “Policoro Futura” dopo aver approfondito la questione di cui si sta per dire, presentai un documento al Comune di Policoro, di cui al protocollo “sn” in data 24 Luglio 2012, avente ad oggetto l’invito a “cacciare” Equitalia dal nostro Comune e dunque giungere alla riscossione cosiddetta “in house” dei tributi locali. La riscossione dei tributi nonché dei crediti da parte di Equitalia, infatti,  comporta per il Comune l’obbligo di pagamento di un importo a titolo di provvigione ai sensi dell’articolo 17, del decreto legislativo n. 112 del 1999, detto aggio. Si tratta di una somma (stabilita in misura percentuale) su ogni cartella esattoriale che va a finire ad Equitalia come compenso per sua attività di riscossione dei crediti. Ebbene, la maggiore disponibilità finanziaria dovuta al risparmio sugli aggi andrebbe a determinare maggiore disponibilità finanziaria da potersi riversarsi in maggiori servizi ai cittadini. Riscuotere “in house” gioverebbe dunque decisamente all’Ente ma soprattutto all’onerato che oggi troppo spesso si trova a dover pagare un importo notevolmente superiore perché maggiorato di spese, interessi, rivalutazione monetaria e sanzioni, nonché spesso vittime di ingiustizie ed errori (vedasi cartelle pazze). I cittadini è giusto che sappiano che rinunciare ad Equitalia è possibile in virtù di leggi dello Stato, nello specifico la 388/2000 art.36, e la n.106/2011, le quali prevedono che tutti i Comuni possano evitare le conseguenze sopra descritte mediante la riscossione diretta dei propri crediti senza dover delegare necessariamente Equitalia, ne altri, anzi delegarne altri è divenuto addirittura vietato in virtù del  D.L. 174/2012, il quale oltre a fissarne la data di cessazione del mandato ad Equitalia entro il 30 Giugno 2013 (data più volte ormai procrastinata in virtù del varie modifiche alla disciplina della riscossione), vieta ai comuni di modificare gli affidamenti ma non la gestione diretta. Se dunque, ancor oggi, è sempre il mostro Equitalia a gestire la riscossione dei tributi nella nostra città,  è bene si sappia, è perché l’attuale maggioranza non si è sufficientemente ed efficacemente impegnata per modificarne il servizio di riscossione, rinunciando così a beneficiare di minori esiti per le casse comunali e maggiori e molteplici vantaggio per i contribuenti tutti”.

Benedetto su Piano lidi


Il vice presidente del Consiglio regionale, Nicola Benedetto, ha chiesto un intervento dell’Assessore alle Attività Produttive, Marcello Pittella, perché l’incontro che il dirigente dell’Ufficio Demanio Marittimo dello stesso Dipartimento, Luigi Felicetti, ha promosso il 20 marzo presso un Lido di Metaponto per presentare la Variante al Piano regionale di utilizzo delle aree demaniali marittime (il cosiddetto ‘Piano lidi’) sia spostato presso la sala consiliare del Comune di Bernalda. 

A parere di Benedetto “l’esame del Piano, particolarmente atteso dagli operatori turistici del Metapontino per le note implicazioni sul futuro delle proprie attività, deve partire con il piede giusto e, pertanto, non può avvenire in una delle strutture private della costa jonica. Ciò, tra l’altro, vanificherebbe il trasparente lavoro di consultazione che ha visto sinora impegnato il Dipartimento con i Comuni interessati e che adesso deve essere esteso (non certo come formalità) alle categorie imprenditoriali del settore balneare”. Nel ricordare che il 6 marzo scorso la Giunta su proposta dell’assessore Pittella ha approvato una delibera che, recependo la circolare del Ministero Infrastrutture e Trasporti, stabilisce requisiti e modalità per la proroga delle concessioni marittime, il vice presidente del Consiglio afferma che “l’incontro di domani è anche l’occasione per spiegare agli operatori in dettaglio i contenuti del provvedimento che prevede, tra l’altro, numerosi adempimenti burocratici da “alleggerire”, oltre che affrontare per tempo le solite problematiche della nuova stagione estiva. In proposito la mappatura aggiornata della costa, contestualmente agli interventi di tutela dalla continua erosione, l’applicazione corretta delle regole in materia di concessioni marittime demaniali, specie nell’interesse degli imprenditori – conclude – devono essere i punti cardinali dell’attività della Regione”.

mercoledì 20 marzo 2013

Petrolio in Basilicata, ora entrano anche i giapponesi


Total cede a Mitsui il 25% del pozzo di Tempa Rossa

Ci sono un francese, un anglo-olandese e un giapponese in Basilicata. Sembra l'inizio di una barzelletta, invece è la situazione che si è venuta a creare dopo la cessione del 25% del campo petrolifero di Tempa Rossa da parte della Total (francese) alla Mitsui E&P Italia srl (giapponese). Total conserva il 50% della concessione Gorgoglione, mentre il restante 25% è dell'anglo-olandese Shell. Lo comunica la stessa Total, precisando che la cessione dovrà essere sottoposta ad approvazione da parte delle competenti autorità italiane.
TEMPA ROSSA - Il pozzo di Tempa Rossa, secondo un documento della Camera dei deputati del 2011, prevede l'attivazione completa e integrata entro il 2014 di cinque pozzi già perforati e sottoposti a test, la perforazione di un altro pozzo, un centro di trattamento oli, due serbatoi di stoccaggio del greggio e di un deposito nell'area industriale del Comune di Guardia Perticara (in provincia di Potenza), più le strade di accesso e servizio. Un comunicato Total (che nel progetto ha investito 1,6 miliardi di euro) afferma che quando il campo di Tempa Rossa entrerà a regime nel 2016, la produzione giornaliera sarà di 50 mila barili di petrolio, oltre a 230 mila metri cubi di gas naturale e 240 tonnellate di Gpl, e farà aumentare del 40% la produzione di petrolio italiana.
Fonte
Corriere della Sera

Policoro, il 23 marzo raduno regionale dei giovani cristiani


Il prossimo 23 marzo, a Policoro si svolgerà un raduno regionale di giovani cristiani perché vivano – spiega in una nota la Conferenza episcopale di Basilicata - un momento forte in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, che si celebra in tutto il mondo nella domenica delle Palme. "All’accoglienza in piazza Segni seguirà una “marcia con la croce” e la catechesi. A seguire alle 19.30 è previsto il concerto della band “Fuoco vivo”. Un momento forte nelle Chiese di Basilicata che preparerà la missione dei giovani nel prossimo mese di luglio in un luogo ancora da definire e l’evento regionale di Maratea del 27-28 luglio”.

martedì 19 marzo 2013

Policoro si conferma “città dell’atletica leggera”




POLICORO – Lo scorso 13 marzo si sono concluse le gare di corsa campestre, presso il “Parco della Cicogna” di fronte il Municipio del centro jonico. La location è stata scelta dalla Fidal Basilicata come luogo ideale per lo svolgimento delle gare di Cross che si sono svolte in date diverse in questi primi mesi del 2013: 20 gennaio, 24 febbraio, 7 e 13 marzo. L’associazione podistica dilettantistica di Luigi Cappucci ha organizzato a Policoro questo evento sportivo sottolineando come il centro jonico sia: la città dell’atletica. “Ormai –commenta il corridore policorese- oltre alla StraHerakleia, alla Maringari Run, ci sono altre gare sul territorio durante l’anno. Le ultime due di cui sopra valevano per i Giochi sportivi studenteschi di Cross a livello provinciale e regionale, grazie anche alla collaborazione del Miur e Coni. Mentre quelle di gennaio e febbraio erano corse rivolte alle squadre a livello promozionale, anche se non abbiamo escluso i singoli che volevano cimentarsi con la maratona. Ritornando però ai Giochi studenteschi, mi preme sottolineare come il nostro evento sia stato in grado di diffondere lo sport nelle scuole inteso come cultura del movimento ed acquisizione di stili di vita attivi ed abitudini corrette. Tanti gli istituti secondari di I e II grado della regione hanno preso parte ai campionati, e i discenti accompagnati dai loro insegnanti con l’impegno e la gioia hanno dato vita a due splendide e divertenti giornate di sport, che hanno fatto il palio con quelle dimostrative di inizio anno”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)




Progetto Ivam, sindacati annunciano mobilitazione il 26/03


I segretari di Fai Cisl (Vincenzo Cavallo), Flai Cgil (Marcella Conese) e Uila Uil (Leonardo Barbalinardo) in un comunicato stampa annunciano che il giorno 26 marzo effettueranno un presidio davanti alla sede della Presidenza della Giunta Regionale a partire dalle ore 10 se non si avranno delle risposte certe in merito al futuro dei lavoratori del progetto Ivam. “Il 18 febbraio scorso presso la Presidenza della Giunta Regionale – si legge nella nota delle organizzazioni sindacali - si è tenuto un incontro rispetto al futuro occupazionale dei 90 lavoratori del progetto Ivam. Il progetto nasce nel 2010, con un finanziamento proveniente da fondi di compensazione ambientale e prosegue anche negli anni 2011 e 2012. Nella scorsa annualità, attraverso risorse della Regione Basilicata e della Provincia di Matera è stato possibile assicurare agli operai ed ai tecnici un periodo di lavoro di circa 3 mesi, durante i quali sono stati eseguiti interventi di risanamento, rimboschimento e messa in sicurezza antincendio; sono state eliminate piante infette, cadute, sottobosco sporco ed è stato realizzato un diradamento per garantire un armonico sviluppo della vegetazione. Si tratta di opere indispensabili per migliorare la fruibilità delle aree vicine alla zona balneare e pertanto è opportuno che gli interventi vengano effettuati prima che inizi la stagione turistica”.

lunedì 18 marzo 2013

Calcio Eccellenza lucana. Policoro Heraclea-Valdiano 0-2


Niente da fare per il Policoro che incassa la sua nona sconfitta stagionale contro il Valdiano. La formazione di Mr. Larocca, seconda della classe e lanciata verso i play out nazionali ha dimostrato sicuramente più determinazione e un attacco nettamente superiore, capeggiato da Salomone, autore di un personale doppietta. Assente Gialdino, squalificato, il centrocampo fatica ad imporsi e c'è poca propulsione in avanti dove si sente la mancanza di un attaccante di peso.
Comunque buon primo tempo del Policoro che tiene bene il campo. Nel secondo tempo preso il primo e poi il secondo gol è mancata la forza mentale per reagire. Mr. Labriola: "accettiamo tranquillamente il risultato e approfitteremo della sosta pasquale per riprendere forza e concentrazione, per finire il campionato nel migliore dei modi. Cercando sopratutto di non buttare via quanto di buono fatto sinora." Per la cronaca, come dicevamo, primo tempo equilibrato e nulla di particolare da segnalare. Il Valdiano va in gol al 3° della seconda frazione di gioco con Salomone che raccoglie, sul suo stesso tiro, la ribattuta di Labriola e manda in rete. Raddoppio la 11° "T sempre con Salomone che lasciato solo, dal limite dell'area ha tutto il tempo di scoccare un preciso tiro che si infila nell'angolo sotto la traversa dove Labriola non può arrivare. Al 19° Moreno di poco a lato. Al 23° Labriola salva sempre su Moreno e al 29° buon intervento di Ciaglia che toglie una pericolosa palla dallo specchio della porta. Il Policoro pericoloso in attacco lo si vede solo sul finale, al 45°, con Agneta che servito da Ciaglia sfiora il palo alla sinistra di Gallone. Si è svolta nel pomeriggio di martedì la conferenza stampa di presentazione del lavoro svolto dalla Rappresentative del Comitato Regionale Figc-Lnd Basilicata in vista del Torneo delle Regioni in programma in Sardegna dal 22 al 30 marzo prossimo. All’incontro con i giornalisti erano presenti il Vice Presidente Vicario Emilio Fittipaldi, i Responsabili dell’Area tecnica delle Rappresentative di calcio a 5 e calcio a 11 Pino Palazzo (vice Presidente) e Antonio Finamore, e il consigliere delegato alla comunicazione Gianluca Tartaglia.

Fonte
www.policoroheraclea.org

domenica 17 marzo 2013

Azienda agricola all’asta. Martedì protesta di Altragricoltura


POLICORO - "Se qualcuno pensa di entrare nell'azienda Conte dopo averla comprata all'asta ha fatto male i suoi conti". Così ha spiegato in conferenza stampa sabato 16 Gianni Fabbris. Il messaggio centrale affidato alla giornata di martedì prossimo 19 marzo 2013 alle 18:00 presso il Municipio. Dopo aver vinto la prima battaglia per evitare di vendere i beni della Cooperativa Agricola di Basilicata di Scanzano Jonico, e mentre prosegue il percorso per salvare la CAB definitivamente dal rischio chiusura, l'attenzione della campagna: "Giù le mani dalle nostre terre" di Altragricoltura si sposta nelle campagne di Policoro con l'obiettivo di estendersi a tutto il Metapontino. "Sempre più in questi giorni  aziende agricole (ma anche artigiani ed esercenti oltre che a famiglie di lavoratori) a rischio usura o con i beni in vendita  si stanno rivolgendo ad Altragricoltura ed, in particolare, agli sportelli del Soccorso Contadino, per chiedere supporto ed assistenza e segnalando una realtà sempre più drammatica di intreccio fra la crisi economica, l'estendersi di rischio usura, le vendite all'asta di beni e il consolidarsi del rischio di presenza di criminalità organizzata in un Metapontino dove manca la prospettiva del futuro e dove le attività economiche, i lavoratori e le famiglie continuano a non avere risposte politiche e istituzionali". Si concludono in questi mesi, le procedure giudiziarie per molte aziende aperte verso la fine degli anni '90, che, non avendo avuto risposte di governo che sarebbero servite, stanno consegnando un intero patrimonio di lavoro nelle mani degli ufficiali giudiziari. “E' il caso dell'azienda di Leonardo Conte, -continua Fabbris-, la prima azienda allevatrice di Basilicata a fare biologico (quando scegliere questa modalità produttiva era un coraggioso rischio imprenditoriale) che, messa in ginocchio da una maldestra e infondata operazione di sequestro prima e macellazione coatta poi degli animali negli anni '90, non si è più ripresa da un danno economico insopportabile imboccando la strada di una crisi finanziaria che ha visto pignorare i suoi beni. Una parte significativa dell'azienda Conte è stata venduta all'asta nelle settimane scorse ed è stata comprata per qualche decina di migliaia di euro a fronte di un valore di circa mezzo milione. Il frutto del lavoro di una generazione di allevatori corre il rischio, così, di passare di mano insieme allo straordinario patrimonio di saperi e capacità avanzate che questa azienda che ha accumulato, arrivando a produrre con gli animali (porci e scrofe come ama definirli Leonardo Conte) liberi al pascolo e, comunque, con metodi naturali e non industriali. Nessuno potrà entrare nell'azienda Conte". Il programma di martedì 19 inizia alle ore 13 presso l'azienda di Leonardo Conte in località Madonnelle nel Comune di Tursi al confine con il territorio di Policoro (percorrere la strada asfaltata fino alla fine, superare le due colonne di mattoni,  300 metri più avanti si arriva in azienda). Dopo una colazione si andrà tutti sulla terra per occuparla e dove, contestualmente, è convocata l'assemblea costitutiva dell'associazione che prenderà possesso della proprietà per condurla e lavorarla. 

sabato 16 marzo 2013

Progetto Comenius anche per il liceo “E. Fermi”





POLICORO – Boys city. Ormai il centro jonico si sta caratterizzando sempre di più per l’ospitalità di ragazzi. Dopo la delegazione di sette Paesi europei che hanno visitato Policoro nel progetto “Comenius” del “Manlio Capitolo” di Tursi, nei giorni scorsi (il 13 marzo) è toccato ad altri ragazzi, sempre nello stesso progetto di scambi culturali, questa volta messo in campo dal liceo “E. Fermi” di Policoro, insieme a docenti e personale scolastico vario di altrettante nazioni europee girare in lungo e largo la città. Tra i luoghi che hanno destato maggior interesse è stato il Circolo velico lucano, struttura giovanile che proprio l’11 marzo ha riaperto i battenti della nuova stagione 2013 con i primi campi scuola settimanali: 80 studenti italiani. Fino a novembre si preannunciano, se i dati sono uguali a quelli del 2012, circa 10 mila arrivi. Ma numeri a parte gli studenti europei di: Grecia, Olanda, Romania, Spagna, Svezia, Turchia e Italia in questo loro soggiorno in riva allo Jonio si sono confrontati meglio e approfondito  le conoscenze di ciascun partner europeo. Attraverso lavori multimediali e le visite guidate gli studenti del “Comenius” hanno esplorato il territorio, le tradizioni, gli aspetti naturalistici, le tradizioni popolari e lo stile di vita di ciascuna nazione, imparando ad apprezzare le diversità come un arricchimento della comune radice europea ed un allargamento dell'orizzonte culturale. In questo contesto per i 60 visitatori non poteva mancare nel loro itinerario cittadino un giro al museo nazionale della “Siritide”. Alla fine tra percorsi culturali, ambientali, storici, culinari e attività didattiche come la conoscenza del sistema scolastico italiano/regionale, i ragazzi europei hanno messo a fuoco la rete di educazione alla sostenibilità in senso lato presente a Policoro, ma la si può allargare tranquillamente a tutta la regione visto anche la loro escursione ai Sassi di Matera, e conosciuto in particolare l’offerta turistica di Policoro. Un esempio di come si possa esportare fuori dai confini regionali la qualità e le peculiarità di un territorio per la sua fruizione in un’ottica sostenibile e di qualità.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 15 marzo 2013

Policoro, presidio degli agricoltori in Piazza Eraclea

Sabato 16 marzo in piazza Eraclea conferenza stampa dell’associazione Altragricoltura alle 12:00. “Martedi prossimo (19 marzo) –spiega una nota- la capacità di risposta degli agricoltori e della comunità del territorio Metapontino conoscerà un salto di qualità. Dopo innumerevoli denunce alla stampa, incontri e iniziative di sensibilizzazione, dopo che lo stesso Ministro degli interni ha dichiarato al Parlamento che il rischio più grande di infiltrazione criminale in Basilicata è determinato dal ritardo con cui si risponde alle ferite dell'alluvione ed al trust commerciale sui prodotti agricoli, dopo che decine di attentati ed episodi criminali dalla chiara matrice estorsiva ed intimidatoria si sono susseguiti negli ultimi anni, mentre messi del tribunale e di Equitalia continuano a minacciare attività e famiglie di vendita ed esecuzione forzata di beni. Non è più il tempo delle dichiarazioni di principio ma quello dell'iniziativa e della risposta. Risposta che deve venire dal Governo Nazionale e Regionale ma, anche, da tutta la comunità. Non possiamo assistere con indifferenza all'azione di sciacalli ed usurai che cercano di mettere per quattro soldi le mani sul lavoro delle nostre famiglie colpite da una crisi profonda. Martedì prossimo 19 Marzo 2013 ci ritroviamo nella Sala Consiliare del Comune di Policoro insieme ai Sindaci, alle Istituzioni, alle organizzazioni ed alle realtà associative per chiedere insieme un intervento urgentissimo alla Regione Basilicata ed al Governo Nazionale e per organizzare la risposta dal basso per assistere e difendere le vittime della crisi dal più irreparabile e umiliante dei danni: quello della vendita dei beni e delle proprietà con cui si lavora e per cui è possibile continuare ad avere un tetto ed un riparo. Nella prima dell'assemblea compiremo un gesto concreto e forte: occuperemo un'azienda agricola che in questi giorni è nel mirino della speculazione e che qualcuno avrebbe già comprato all'asta. Chi lo avesse fatto dovrà sapere che, se pensa di voler andare fino in fondo, non dovrà cacciare dalla terra e dall'azienda solo una famiglia di agricoltori ma un'intera collettività che prenderà possesso formalmente della terra per lavorarla e che non ha alcuna intenzione di farsi scippare un bene prezioso come quello di un'azienda agricola produttiva”.

L’orario dello scontrino non corrisponde alla cessione di un bene da 1 euro. Sanzione per un commerciate


POLICORO – Uno scontrino di 1 euro anticipato di sessanta minuti per colpa del ritardato adeguamento all’ora solare a fine ottobre è costato ad un imprenditore commerciale di Policoro una sanzione di 738,00. Un gruppo di persone cena in un noto ristorante del centro jonico, paga il conto ma prima di uscire uno di loro ordina un ginseng dal costo di un euro. Lascia lo scontrino sul tavolo dopo aver bevuto e si appresta ad uscire. Solo che ad aspettarlo fuori ci sono gli 007 del fisco che gli chiedono cosa avesse consumato. L’avventore gli dice un ginseng e come contro risposta gli viene detto di fornire la prova: il documento fiscale. Il cliente non sembra credere ai suoi occhi e alle sue orecchie quando capisce che non è uno scherzo ma si trova davanti i verificatori fiscali in carne e ossa. A questo punto replica presso a poco così: “E’ sul tavolo dentro il ristorante!”. Allora entrano e il titolare gli mostra lo scontrino solo che con un eccesso di zelo i funzionari riscontrano che il registratore di cassa non era stato aggiornato al cambio dell’ora e dunque lo scontrino non era attendibile. A nulla sono valse né la testimonianza di chi ha usufruito del bene né dello stesso gestore che si vede notificare in seduta stante una sanzione con la possibilità di chiudere la partita con il fisco pagando circa 238,00 subito, sanzione ridotta. Da parte sua il titolare decide di impugnare il provvedimento consapevole di avere ragione e non aver evaso il pagamento dei tributi di appena 1 euro. Purtroppo e delle settimane scorse il rigetto del ricorso con l’aggravante che ora dovrà pagare ben 738,00! Come alternativa potrebbe impugnare la cartella di pagamento ma è propenso a malincuore a saldare il suo “debito” sostenendo: “Questa è l’Italia!”. Un’ingiustizia palpabile, e lo si vede guardando in faccia il contribuente/imprenditore che con fatica alza la saracinesca la mattina e la chiude a tarda serata; dà lavoro e valorizza l’enogastronomia locale. In cambio lo Stato anziché usare il buon senso del padre di famiglia, la prima regola anche se non scritta del quieto vivere di ogni Stato che si definisca civile, si scaglia contro chi tiene una luce accesa, segnale di vivacità cittadina, dà un servizio, crea posti di lavoro e contribuisce al Pil (Prodotto interno lordo) della nazione. Forse non tutti sanno che se il Paese è in crisi, lo è perche cresce poco in termini di produttività. Ma se le imprese vengono perseguitate come fa l’Italia a uscire dalla crisi? Se chiudono negozi e imprese l’economia dismette i panni del liberismo per indossare quegli stretti e bocciati dalle lancette d’orologio della storia, e non di un semplice ristorante, del socialismo reale dove tutto è in mano a burocrati dello Stato che assurgono a moralizzatori della società civile interpretando la legge con gli amici e applicandola ai nemici. Ci sono persone che evadono per campare e quelle che evadono per comprarsi yatch da mille e una nota magari intestati a società di comodo, che per la cronaca sono improduttive per il Pil.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

giovedì 14 marzo 2013

Policoro, incontro tra circolo Legambiente e studenti


Il 13 marzo a Policoro, presso il Liceo scientifico Enrico Fermi, si è svolto un incontro organizzato dal circolo Legambiente di Policoro sull’educazione ambientale rivolto agli studenti e ai docenti dell’istituto. “L’associazione ambientalista – ha fatto sapere il circolo Legambiente policorese- ha consegnato agli studenti e agli insegnanti, un opuscolo in cui sono indicate alcune regole di buon comportamento per il rispetto dei luoghi e per invogliare alla partecipazione nel processo di azioni di salvaguardia, come per esempio, la pulizia delle spiagge e delle dune”. Le attività rientrano nel progetto "Provindue" della Provincia di Matera, del programma "Life/Nature" che ha come obiettivo l’educazione e la sensibilizzazione degli studenti al rispetto delle dune costiere, quelle ricadenti nel territorio del bosco Pantano di Policoro e della foce del fiume Sinni.

mercoledì 13 marzo 2013

Di nuovo zingari sul lungomare


POLICORO – Finita la pausa invernale escono fuori dal letargo gli zingari sul lungomare del centro jonico. Domenica mattina (10 marzo) come un film già visto, purtroppo, troppe, tante volte, negli ultimi anni nel solito parcheggio, il primo sul lato destro della Duna centrale, lo spettacolo era sempre lo stesso: roulotte, sedie a sdraio, fili legati da un tronco di un albero ad un altro e panni stesi ad asciugare sotto una giornata soleggiata. Davanti ad un nutrito gruppo di persone che hanno assaporato una giornata primaverile, nessuno ha osato disturbare gli ospiti. Infatti ormai quell’area è diventata per consuetudine la zona di loro competenza, quasi come fosse una repubblica ad uso e consumo dei gitani. Da lontano sembrava addirittura che fosse scoppiata una conduttura dell’acqua o fosse venuto giù il diluvio con acqua utilizzata come se si dovesse spegnere un incendio, senza limiti. Inutile rimarcare come ormai per loro Policoro è una zona franca, senza regole da rispettare. Da quelle non scritte del quieto vivere, a quelle scritte di un’ordinanza sindacale del 2011 che vietava di fatto la sosta in città a gitani scorretti e irrispettosi dell’ospitalità cittadina. E il paragone domenica, tra ospiti civili e incivili era palpabile. A pochi metri dal campeggio non autorizzato, in uno spiazzo sul lato sinistro del lungomare un camper ha preferito distinguersi dagli altri, passava quasi inosservato. Sosta tranquilla senza sporcare o arrecare danno all’arredo urbano, che nella pausa autunnale/invernale viene preso d’assalto sempre con danni ingenti, e dopo essersi goduto il sole imboccava via Lido per recarsi altrove. Difficile capire se ritornerà…Gli altri invece hanno fatto la stessa cosa, sicuri però di ritornarci nel prossimo week end, tempo permettendo, tanto per loro tutto è permesso e concesso. Siccome non manca molto all’inizio della stagione estiva, tanto che dall’11 marzo è ripartita la stagione del Circolo velico lucano con i primi 80 arrivi, non è certo il biglietto da visita migliore che può dare Policoro ai turisti e residenti. Si può e si deve fare di più.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

martedì 12 marzo 2013

Associazione ALIA in trasferta a Roma per il Golden Jack'N Jill.


L'associazione policorese Alia, in collaborazione con l'associazione culturale Swing Fever e con le scuole di ballo Swing Cats e Swing&Soda, ha dato vita al dance contest Golden Jack'N Jill presentato da Foxi John, che si terrà sabato 16 marzo presso gli spazi di Assisi Trentatre a Roma. A darne notizia è il presidente Danilo Lista. “Il contest romano –afferma- rappresenta la prima gara di ballo svincolata da manifestazioni e raduni che si svolge in Italia: il Jack'n Jill è una modalità di competizione aperta e incentrata sull'improvvisazione che si caratterizza per la formazione casuale delle coppie. I leaders e i followers si iscrivono singolarmente e vengono accoppiati prevalentemente per estrazione ed è diffusissima in tutti i più importanti festival swing.  L'associazione Alia sta promuovendo la conoscenza e la diffusione della cultura swing in Basilicata e nelle regioni limitrofe attraverso l'organizzazione di corsi di ballo e Policoro in swing un evento di danza e musica che riempirà l'estate policorese tra il 19 e il 25 agosto; accanto alla giovane policorese l'associazione romana Swing Fever è da anni impegnata nella promozione e diffusione degli eventi swing in tutta Italia attraverso il sito www.swingfever.it e offre il vantaggio di una vetrina nazionale alla manifestazione. L'intento principale del nostro impegno a Roma – continua Listaè la promozione dell'evento Policoro in swing e del campus di danza collegato: il primo premio sarà la partecipazione al nostro Hercules Camp. Vogliamo che la città di Policoro con il suo mare, la sua cultura gastronomica e le sue bellezze paesaggistiche e artistiche cominci a essere nota anche grazie alla musica swing che si fa qui a Policoro.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)