giovedì 28 marzo 2013

Piano dei Lidi, Pici presenta una mozione


“Il Piano dei Lidi, unitamente alla Variante costituisce la strumento attraverso il quale la Regione disciplina l’utilizzazione delle aree demaniali marittime, in un quadro generale di protezione ambientale e di diversificazione e qualificazione dell’offerta turistica. Si tratta, quindi, di politiche di intervento finalizzate a migliorare la qualità e competitività dell’offerta turistica ed innalzare il livello di fruibilità delle risorse e delle infrastrutture, promuovendo l’immagine della regione”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale del Pdl, Mariano Pici il quale sull’argomento ha presentato una mozione tesa a impegnare il Governo regionale “a prevedere, prima di tutto, che le concessioni demaniali già assentite in forma pluriennale non devono essere oggetto di nuova richiesta o di nuova assegnazione fino a scadenza, considerata la loro proroga sino al 31.12.2020; a rinviare l’approvazione del nuovo piano di utilizzazione degli arenili, considerata l’imminenza della stagione turistica 2013 e, in particolare, per quanto riguarda la costa tirrenica, a riesaminare il provvedimento di compatibilità ambientale rilasciato dal dipartimento Ambiente, che creerebbe gravi danni agli operatori e alla ricettività turistica di Maratea”. Pici ricorda che “con la Variante al Piano dei Lidi si individuano una serie di interventi finalizzati all’allocazione delle strutture turistico – ricreative e si definiscono linee guida chiare per la pianificazione delle azioni di salvaguardia e ricostruzione delle coste. L’ufficio Compatibilità Ambientale del dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità con propria determinazione ha espresso giudizio favorevole di compatibilità ambientale, con prescrizioni, relativamente alla Variante al Piano del Lidi - Costa tirrenica. Tale documento – a parere del consigliere del Pdl - contiene restrizioni tali da limitare l’offerta turistica avendo previsto, ad esempio: la riduzione percentuale del dimensionamento delle aree balneari attrezzate; la distinzione tra strutture fisse e mobili, stabilendo, per queste ultime, la concessione solo con il ripristino dello stato dei luoghi a fine stagione (rimozione sia in elevazione e fondazione a fine stagione - zona VI.3). Tali strutture precarie sono previste nelle seguenti spiagge: Castrocucco, Marina, Grotta della Sacla, Illicini, Macarro, Cersuta, Santa Veneree, Mare Morto, Malcanale, santo Janni, che rappresentano la quasi totalità delle spiagge di Maratea; la presenza nelle zone VI.3 solo di strutture balneari rimovibili e temporanee; il divieto di ripulire gli arenili avendo cura di rilasciare sul terreno la componente residuale vegetale spiaggiata (rami, tronchi, alghe, ecc.); la rimozione dei due lotti per attività nautica già previsti a Castrocucco; nei siti Sic (80% delle spiagge di Maratea) il divieto di utilizzo delle spiagge nelle ore notturne per attività che prevedono l’incremento dei valori di illuminazione e sonori quali discoteche, piano bar, ecc”. Alla luce di queste considerazioni il consigliere Pici ritiene “necessario riesaminare il provvedimento affinché il turismo balneare della costa tirrenica possa sfruttare a pieno le sue potenzialità economiche e sociali, divenendo settore trainante della ripresa della Regione”.

Nessun commento:

Posta un commento