Ascoltati il rappresentante del comitato
cittadino “Ospedalepolicorononsitocca”, il Segretario provinciale Ugl Matera ed
il commissario provinciale Ugl Sanità di Matera, i rappresentanti della
segreteria regionale della Fials
Piano regionale integrato della
salute e dei servizi alla persona e alla comunità 2018-2020”: questo il
provvedimento alla base delle audizioni in quarta Commissione (Politica sociale)
svoltasi con la presidenza di Luigi Bradascio (Pp). Il rappresentante cittadino
di “Ospedalepolicorononsitocca, Francesco Labriola, nell’affrontare la
questione concernente il Piano sanitario regionale, ha posto l’accento sulla
“integrazione del Piano con l’implementazione del servizio di Pronto Soccorso
che, allo stato attuale, presenta non poche criticità. Prendere esempio da
altre regioni – ha detto Labriola – come la Toscana con nuove linee guida per
un servizio primario che ha l’assoluta necessità di correttivi dal punto di
vista metodologico e del giusto utilizzo del personale. Un sistema, quello del
Pronto soccorso, che va rivisto soprattutto in virtù della classificazione
dell’utenza ora indistinta e confusa. Anziani, disabili, bambini vanno ‘ospitati’
secondo le loro peculiarità e la loro patologia. Accelerare, dunque, il
processo di riforma per superare criticità che divengono ostacoli pesanti per
un servizio efficiente che dovrà divenire ottimale. Altro tema scottante – ha
continuato Labriola – è costituito dai tempi di attesa, ora inconcepibili ed
inadeguati alle esigenze L’intero triage deve conoscere una strategia operativa
consona ai tempi ed alle opportunità che è doveroso offrire. Strategia,
attenzionamento, revisione: queste le parole chiave che presto dovranno
divenire realtà”.
Presenti alla riunione della quarta Commissione anche il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano, ed il commissario provinciale Ugl Sanità di Matera, Gianni Sciannarella. Sciannarella ha sottolineato che “occorre dare voce ai lavoratori, concepire nella giusta ottica il loro ruolo, tenendone nel debito conto tutela e salvaguardia. E’ la precisazione di tale ruolo – ha puntualizzato – che ci attendiamo dal Piano sanitario regionale, dal nuovo assetto che si vorrà adottare. Così come vorremmo capire – ha continuato – l’esatta valenza che avranno gli ospedali di Policoro e di Matera dopo il 2019. Non bisogna dimenticare il ruolo fondamentale svolto dai cosiddetti ‘ospedali di frontiera’ con quelle che finora sono state vere eccellenze, vedi chirurgia vascolare presso il nosocomio materano. Affrontare, poi, le problematiche connesse alla Centrale unica dimissioni, allestendo un servizio di assistenza sociale h24. E ancora, il servizio di sanità mentale, laddove è necessario ridare agli operatori le prerogative professionali ora tolte. Manca, inoltre, un piano per le famiglie, non esiste un centro per la gestione delle problematiche familiari, come avviene in altre realtà che si chiamano Emilia Romagna e Toscana. Apprezziamo – ha detto Sciannarella – la nascita della figura dell’infermiere di famiglia, ma restiamo interdetti nel non sapere a chi farà capo e da chi questa figura professionale riceverà il giusto compenso, auspicando che non si faccia ricorso a cooperative e ditte esterne. L’Ugl ritiene che la riduzione della spesa sanitaria sia giusta, ma non a discapito dei territori, dei pazienti e, quindi, dei servizi. Una sanità - ha concluso - moderna ed equilibrata”.
A rappresentare la segreteria regionale Fials (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità), Antonio Fedele e Angela Lavalle. Fedele ha parlato di “ una sanità più efficiente per eliminare sprechi ed inutili doppioni. Da condannare – ha detto – l’atteggiamento spesso prevaricatore dei direttori generali, forse troppo protetti dalla politica di cui sono emanazione. E’ bene considerare la sanità – ha aggiunto Fedele – non come une entità caratterizzata solo ed essenzialmente dalla spesa fissa, ma come vera e propria risorsa. Strumento fondamentale è la prevenzione, dopo le norme Iso abbiamo appreso con soddisfazione dell’adozione del pacchetto igiene. Tutto questo senza tralasciare il tema della formazione per il controllo sull’intero sistema e sul suo funzionamento. Urgente, dunque, un nuovo modello per i pazienti e per gli stessi operatori che entri a far parte di un sistema integrato tra costi e benefici e, soprattutto, tenga presente le caratteristiche e le esigenze del territorio”. Lavalle ha fatto “una riflessione sul progetto Irccs di reumatologia, ricordando il suo ispiratore e promotore, prof. Olivieri, vero pioniere e punto forte non solo del progetto, ma della intera sanità non solo lucana. Quello che chiediamo alla Regione – ha detto Lavalle – è di incoraggiare il progetto, favorendone l’avanzamento e confermando il suo attenzionamento. Un bene per la sanità lucana ed un patrimonio che abbiamo avuto in eredità da un grande scienziato che va valorizzato in tutti i suoi aspetti e nella sua assoluta capacità di risoluzione di criticità finora invalicabili. Patrimonio che vuol dire innovazione”. Hanno preso parte ai lavori della quarta Commissione il presidente Luigi Bradascio (Pp) ed i consiglieri Michele Napoli (Pdl-Fi), Giovanni Perrino (M5s), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Piero Lacorazza, Carmine Miranda Castelgrande, Achille Spada (Pd).
Presenti alla riunione della quarta Commissione anche il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano, ed il commissario provinciale Ugl Sanità di Matera, Gianni Sciannarella. Sciannarella ha sottolineato che “occorre dare voce ai lavoratori, concepire nella giusta ottica il loro ruolo, tenendone nel debito conto tutela e salvaguardia. E’ la precisazione di tale ruolo – ha puntualizzato – che ci attendiamo dal Piano sanitario regionale, dal nuovo assetto che si vorrà adottare. Così come vorremmo capire – ha continuato – l’esatta valenza che avranno gli ospedali di Policoro e di Matera dopo il 2019. Non bisogna dimenticare il ruolo fondamentale svolto dai cosiddetti ‘ospedali di frontiera’ con quelle che finora sono state vere eccellenze, vedi chirurgia vascolare presso il nosocomio materano. Affrontare, poi, le problematiche connesse alla Centrale unica dimissioni, allestendo un servizio di assistenza sociale h24. E ancora, il servizio di sanità mentale, laddove è necessario ridare agli operatori le prerogative professionali ora tolte. Manca, inoltre, un piano per le famiglie, non esiste un centro per la gestione delle problematiche familiari, come avviene in altre realtà che si chiamano Emilia Romagna e Toscana. Apprezziamo – ha detto Sciannarella – la nascita della figura dell’infermiere di famiglia, ma restiamo interdetti nel non sapere a chi farà capo e da chi questa figura professionale riceverà il giusto compenso, auspicando che non si faccia ricorso a cooperative e ditte esterne. L’Ugl ritiene che la riduzione della spesa sanitaria sia giusta, ma non a discapito dei territori, dei pazienti e, quindi, dei servizi. Una sanità - ha concluso - moderna ed equilibrata”.
A rappresentare la segreteria regionale Fials (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori Sanità), Antonio Fedele e Angela Lavalle. Fedele ha parlato di “ una sanità più efficiente per eliminare sprechi ed inutili doppioni. Da condannare – ha detto – l’atteggiamento spesso prevaricatore dei direttori generali, forse troppo protetti dalla politica di cui sono emanazione. E’ bene considerare la sanità – ha aggiunto Fedele – non come une entità caratterizzata solo ed essenzialmente dalla spesa fissa, ma come vera e propria risorsa. Strumento fondamentale è la prevenzione, dopo le norme Iso abbiamo appreso con soddisfazione dell’adozione del pacchetto igiene. Tutto questo senza tralasciare il tema della formazione per il controllo sull’intero sistema e sul suo funzionamento. Urgente, dunque, un nuovo modello per i pazienti e per gli stessi operatori che entri a far parte di un sistema integrato tra costi e benefici e, soprattutto, tenga presente le caratteristiche e le esigenze del territorio”. Lavalle ha fatto “una riflessione sul progetto Irccs di reumatologia, ricordando il suo ispiratore e promotore, prof. Olivieri, vero pioniere e punto forte non solo del progetto, ma della intera sanità non solo lucana. Quello che chiediamo alla Regione – ha detto Lavalle – è di incoraggiare il progetto, favorendone l’avanzamento e confermando il suo attenzionamento. Un bene per la sanità lucana ed un patrimonio che abbiamo avuto in eredità da un grande scienziato che va valorizzato in tutti i suoi aspetti e nella sua assoluta capacità di risoluzione di criticità finora invalicabili. Patrimonio che vuol dire innovazione”. Hanno preso parte ai lavori della quarta Commissione il presidente Luigi Bradascio (Pp) ed i consiglieri Michele Napoli (Pdl-Fi), Giovanni Perrino (M5s), Aurelio Pace e Giannino Romaniello (Gm), Piero Lacorazza, Carmine Miranda Castelgrande, Achille Spada (Pd).
Nessun commento:
Posta un commento