POLICORO – A margine di due corsi
di formazione tenutisi presso l’ente accreditato dalla Regione Basilicata,
Enfor: “Turismo russo” e “Web marketing” è intervenuto con una vera e propria
lezione accademica di fronte ad una ventina di operatori del settore il
Direttore generale dell’Apt (Azienda di promozione turistica), ente strumentale
della Regione, Giampiero Perri, nella serata del 23 aprile. Il manager del
turismo, colui che ha inventato i macroattrattore lucano “La Storia bandita”
della Grancia, è partito, nella sua radiografia sul settore, da alcuni punti
fermi: “La Basilicata non ha una tradizione turistica, pertanto dobbiamo farci
un bagno di umiltà, tutti. In questo contesto la fascia jonica non parte da
zero ma è come se avesse 18 anni: è l’area turistica per eccellenza della
nostra regione. Dal 2006 al 2013 abbiamo censito arrivi da 148 mila a 172 mila
con il picco massimo raggiunto nel 2012. Come base di certezza posso dire che
la costa jonica ha incrementato gli arrivi di 24 mila unità, che poi sono molto
di più perché le nostre statistiche non tengono conto dei turisti che prendono
una casa in affitto, ma solo quelli che pernottano in strutture ricettive”. Il
Dg ha aggiunto che: “in termini finanziari non possiamo competere con Calabria,
Puglia e Campania, che hanno una capacità di spesa nel turismo superiore al
budget che gestisce l’Apt, dunque per competere in un mercato così grande e con
una concorrenza così agguerrita di località turistiche di cui l’Italia è piena
c’è bisogno di darci un profilo territoriale: che turismo vogliamo fare?, a chi
ci vogliamo rivolgere?, fare sistema tra tutti gli attori principali e organizzarci
dal basso”. Secondo Perri il Metapontino si deve caratterizzare per qualcosa:
un evento legato alla sua storia, sulla scia del successo proprio della “Storia
Bandita”, entrare in circuiti nazionali ed internazionali con un’offerta
turistica che non sia generica ma di nicchia che altre città non hanno o non
promuovono: “Se ci si rivolge- aggiunge- ad un mercato nazionale il brand
Lucania può funzionare, ma quando andiamo all’estero la Lucania non esiste e lì
dobbiamo parlare di Sud Italia che significa poi: sole, mare e cucina. Se non
facciamo notizia con qualcosa non suscitiamo l’interesse e il passaparola del
turista che viene inondato di offerte e che deve avere a che fare con il
fattore tempo, determinante per dove andare in vacanza o come andarci”. Infine
ha elogiato alcune iniziative di promozione territoriale lucane come il
“Presepio in piazza San Pietro”, i film “Basilicata coast to coast” e comunque
dei passi avanti, seppure ancora piccoli in base alle potenzialità dell’intera
regione, fatti in questi anni. E a tal proposito ha citato gli eventi del “Volo
dell’angelo”, di quello dell’Aquila, dei Sassi di Matera e del turismo jonico
che rappresentano in meglio una regione che turisticamente non è più quella di
trenta anni fa. Ha preannunciato anche l’arrivo di 1200 ragazzi nel Festival
della filosofia.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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