domenica 31 gennaio 2016

Progetto scuola “Senza Zaino” alla Lorenzo Milani


Il 4 febbraio  la dott.ssa MARIA PAOLA PIETROPAOLO ex Dirigente scolastica - Docente all'Università del Molise, incontrerà la dirigente e i docenti dell’Istituto Comprensivo L. Milani di Policoro, per concordare i percorsi di lavoro e di formazione per l’avvio del progetto: “Scuola Senza Zaino". La rete delle scuole senza zaino è un modello che nasce dal basso,dal desiderio di migliaia di insegnanti che hanno voglia di innovare la scuola italiana. I valori fondanti sono l’ospitalità, la responsabilità e la comunità e coinvolge con lo stesso impegno adulti e bambini. Il movimento coinvolge più di 80 istituti distribuiti in tutte le regioni, più di 1.600 docenti e circa 17 mila alunni. Tutta un’altra scuola, ecco l’educazione del nuovo millennio. Obiettivo del progetto  è quello di realizzare una scuola diversa da quella tradizionale che è normalmente impostata sull’insegnamento trasmissivo e standardizzato impartito nei tipici ambienti. Gli studenti di queste scuole sono dotati di una cartellina leggera per i compiti a casa, mentre le aule e i vari ambienti vengono arredati con mobilio funzionale e dotati di una grande varietà di strumenti didattici sia tattili che digitali. Addio, quindi, all'idea classica, e se vogliamo un po' romantica, dell'aula, con il docente disposto frontalmente agli alunni seduti ai banchi e sistemati in file.
Il metodo didattico  recupera i classici della pedagogia, come Pestalozzi, Montessori, Dewey, Freinet, Bruner, Gardner, e propone un nuovo modello di scuola, dove il sapere si fonda sull'esperienza, con alunni e docenti impegnati a creare un ambiente ricco di stimoli. Le insegnanti che partecipano al programma, seguiranno un corso di formazione che si compone di più moduli.

Primo posto per Pasquale Marino al Trofeo dei Tre Mari



POLICORO -  Con la 10° prova disputata domenica 24 gennaio a Palma Campania (NA), cala il sipario sul circuito di Ciclocross “Trofeo dei tre Mari”, circuito che si è articolato disputando 4 prove in Puglia, 3 in Campania, 2 in Basilicata e 1 in Calabria e che ormai da qualche anno raccoglie risultati sempre più importanti facendo crescere sia il livello qualitativo sia quello quantitativo degli atleti del sud Italia in questa disciplina, tra le più spettacolari e faticose del ciclismo. Difatti si è passati da presenze di 100/120 atleti partecipanti alle singole gare degli anni passati, alle 180/200 presenze di quest’anno e con la partecipazione in questa stagione di ben 2 campioni italiani di categoria entrambi pugliesi. A quest’ultima prova non  poteva mancare la partecipazione dell’Heraclea Bike – Marino Bici & Sport, che se anche decimata dagli acciacchi di stagione si presenta a Palma Campania con Antonio Manolio e Pasquale Marino, quest’ultimo si presentava ai nastri di partenza per puro spirito di partecipazione visto che aveva già in tasca e matematicamente conquistato il titolo con una prova di anticipo. Ciò nonostante una volta dato il via alla gara lo spirito agonistico entra in gioco e Marino conquista comunque un secondo posto di categoria nella gara ed aumentando ancor di più il vantaggio sul secondo nella classifica finale del circuito. Molto tecnico il percorso non per le difficoltà altimetriche ma per i  continui cambi direzione e conseguenti rilanci, questo perché lo spazio a disposizione era limitato; bello invece il progetto messo in atto dalla  locale associazione di Legambiente che ha recuperato il sito in completo stato di abbondono da anni, ripulendolo dall’immondizia e facendolo diventare una buona location per il Ciclocross. Buone anche le condizioni meteo che nonostante il freddo, la neve e le piogge dei giorni precedenti ha regalato agli atleti una bella giornata di sole con temperature gradevoli intorno ai 12/13°C. A fine gara un pasta party a base di pasta asciutta e ottimi dolci locali, ha rifocillato gli atleti prima delle premiazioni finali che in questo caso erano doppie poiché si è proceduto prima alla premiazione della gara poi a quella finale del circuito. L’Heraclea Bike – Marino Bici & Sport porta a casa lusinghieri risultati con Pasquale Marino vincitore della categoria Master 5, con Antonio Manolio classificatosi 5 nella categoria Master 4, il giovane Francesco Favale 10 nella categoria Junior e la squadra è stata premiata con  una targa ricordo per aver partecipato a tutte le 10 prove.
 
Gabriele Elia

In foto Marino sul podio del 1° posto finale con la maglia di leader del circuito

sabato 30 gennaio 2016

Policoro, Comune ha aderito ad "Art bonus"

Con delibera 149 del 18/11/2015 il Comune di Policoro ha aderito al cosiddetto  “Art bonus” previsto nel decreto-legge del 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni nella legge 29 luglio 2014, n. 106. Aziende, singoli cittadini e cittadine tutti, possono quindi diventare “mecenati” del proprio Comune ed a rendere possibile e conveniente sostenere la cultura sul proprio territorio è l’“Art Bonus”. Si tratta di un credito di imposta, spiega il Comune in un comunicato, per favorire le erogazioni liberali di qualsiasi entità a sostegno degli istituti e dei luoghi di cultura di appartenenza pubblica e di iniziative culturali di vario tipo. Tante sono le attività che l’amministrazione policorese ha individuato, finanziabili, tra queste la fornitura di attrezzature per postazioni ipovedenti nella biblioteca comunale, l'allestimento dello spazio “Nati per leggere”, l'acquisto di poltroncine con ribaltine per la sala riunioni della biblioteca comunale, l'acquisto di arredi scolastici, la sistemazione di aree esterne delle scuole dell'infanzia e dell'asilo nido con posa di grandi giochi, 'intervento di manutenzione straordinaria e riqualificazione della Passeggiata archeologica esistente, intervento di manutenzione Parco giardini murati e il recupero di Palazzo “Paolo Giacchini”. “I vantaggi sono numerosi – dichiara Massimiliano Scarcia  (Trenta) assessore alla cultura -  con l’“Art Bonus” si può sostenere fattivamente e in prima persona la vita culturale della propria comunità, potendo toccare con mano i risultati del proprio contributo, fruibili per tutti i cittadini e le cittadine all’interno del territorio comunale. La certezza dell’effettivo impiego delle erogazioni per il fine esplicitato sarà garantita al 100%: tutto ciò che il Comune farà  dovrà esser rendicontato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.  Ovviamente – continua Scarcia – ci sono vantaggi anche per chi dona nella misura del 50% delle erogazioni effettuate nel 2016. L’articolo 1, infatti,  introduce per chi aderisce un regime fiscale agevolato di natura temporanea, sotto forma di credito di imposta e le donazioni potranno essere effettuate avvalendosi esclusivamente di uno dei seguenti sistemi di pagamento, specificando chiaramente la causale: Bonifico bancario, versamento presso il tesoriere. La ricevuta del versamento dovrà essere conservata dal cittadino donatore ed esibita in sede di dichiarazione dei redditi per avere diritto allo sgravio fiscale tramite credito d’imposta.” “Una grande opportunità che il Comune di Policoro ha voluto cogliere", conclude Scarcia, che spiega che "a breve sarà possibile  effettuare verifiche,  anche online  sul portale istituzionale della città che avrà una sezione dedicata interamente all'art bonus in cui saranno consultabili da tutti, le informazioni sulle donazioni e sugli interventi realizzati e in corso d'opera".

A Policoro presentazione dell'Associazione “Lucania Culture”

 “Finanziamenti Europei e Reti territoriali” è il titolo del convegno di presentazione dell'Associazione “Lucania Culture” che si svolgerà venerdì 29 gennaio, presso la Stazione del Gusto, zona Casalini di Policoro a partire dalle ore 18:00. Il Convegno è patrocinato oltre che dal Comune di Policoro, Provincia di Matera, GAL Cosvel, Comitato Matera 2019 e Costa del Metapontino, anche dall'Unpli Basilicata e dal Consorzio delle Pro Loco "Terre Di Mezzo del Materano". Durante l'evento verrà illustrata la collaborazione con Pform, Scuola di Alta Formazione accreditata alla Regione Campania e al Ministero del Lavoro e con le associazioni di promozione sociale Moby Dick e Asicu operanti su tutto il territorio nazionale. Relatori saranno oltre al Presidente dell'Associazione “Lucania Culture”, Fabrizio Guida, l'Assessore al Turismo del Comune di Policoro, Massimiliano Padula - il direttore di Pform dott. Alfonso Esposito – il Prof. Paolo Piciocchi, docente universitario in Economia e Gestione delle Imprese management dei sistemi e relazioni internazionali - Dott. Francesco Piemonte, Project Manager e Presidente dell'Associazione Moby Dick - il dott. Paolo Schetter - psicologo e psicoterapeuta - il Dott. Vincenzo La Croce, Esperto in Marketing.

A Policoro, Tavolo tecnico per presentare il progetto R.O.S.A

R.O.S.A, Rete operativa servizio di ascolto, è il nome del progetto dedicato alle donne che subiscono maltrattamenti e violenze che vede 8 Comuni della provincia di Matera coinvolti, con il comune di Policoro capofila.

E proprio a Policoro, si è tenuto per volontà  dell'assessore alle politiche sociali, Stefania Albanese un tavolo tecnico per informare le varie istituzioni sull'importanza del progetto e sull'importanza di creare una rete affinché il progetto possa diventare ancora più efficace. Al tavolo infatti sono stati invitati, la presidente regionale dell''Associazione Moika che coordina il Progetto con i diversi comuni, Alba Dell'Acqua, i parroci della città, le istituzioni scolastiche le forze dell'ordine.

Il servizio dispone di  un numero verde h24 800629030 al quale ci si può rivolgere in caso di aiuto.

“Un sostegno non solo fisico – ha dichiarato l'Assessore Albanese – ma anche psicologico, grazie alla professionalità degli psicologi formati per questo progetto.”

E' importante che il progetto non rimanga da solo ma è importante e necessario creare quella rete tra le diverse istituzioni, che oggi sono qui riunite intorno a questo tavolo, affinché si possano gestire al meglio situazioni gravose che troppo spesso rimangono nascoste, proprio perché non si è a conoscenze dei servizi presenti sul territorio.

Abbiamo voluto puntare sul Numero verde perché garantisce l'anonimato che consente alle vittime di non temere nulla e di poter raccontare la propria storia.

I nostri professionisti, si recano fisicamente dalle vittime per continuare quell'opera iniziata al telefono che permette  di  capire alla vittima che in questo percorso non è sola.”

“Un progetto importante che sta già dando i suoi frutti e che continuerà a farlo anche grazie a questi incontri tecnici che si stanno svolgendo nei vari comuni partner – conclude Stefania Albanese-  e che servono per informare e formare tutti gli attori coinvolti nel progetto.”

Provincia Mt, Modarelli(FI) su fruizione Museo Naturalistico di Policoro

POLICORO - Con una nota protocollata in data 26 Gennaio 2016 rivolta al Presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Provinciale, Gianluca Modarelli, sottopone all’attenzione dell’amministrazione provinciale l’opportunità di accordare ad alcune agenzie di viaggi la possibilità di fruire del Museo Naturalistico, durante lo svolgimento delle attività culturali che si concentreranno nel periodo compreso tra i mesi di Marzo e Ottobre 2016 e che vedranno coinvolti prevedibilmente ogni giorno due gruppi di 50 studenti che si alterneranno rispettivamente uno alla mattina (accompagnati oltre che dai propri docenti anche da guide naturalistiche) ed uno al pomeriggio. Tale iniziativa del consigliere Modarelli trae spunto dal fatto che nel Metapontino sono presenti numerosi professionisti che operano nel campo de turismo dall’anno 1993, la cui attenzione è principalmente dedicata alla ricerca, allo studio e alla proposizione di iniziative indirizzate ai giovani attraverso l’organizzazione di viaggi di Istruzione cd. Campi scuola, attività grazie alle quali a migliaia di studenti è concessa la possibilità di conoscere, ammirare ed apprezzare i siti di interesse naturalistico, storico, culturale del nostro territorio, tra cui, senza dubbio, la riserva naturale “Bosco Pantano” di Policoro.

sabato 23 gennaio 2016

Referendum sulle trivelle, 10 domande (e risposte) per capire


La Corte costituzionale martedì ha approvato uno dei sei referendum “anti-trivelle” chiesti da dieci Regioni. Ecco dieci domande e dieci risposte per capire meglio il tema in discussione.
1 - Che cosa ci chiederà il referendum?

Il quesito referendario sopravvissuto (dei 6 originari) è debolissimo nei contenuti ma forte nella valenza politica-emotiva. In sostanza ci verrà chiesto: volete voi che, quando scadranno le concessioni nelle acque territoriali italiane, quei giacimenti vengano fermati anche se sotto c'è ancora gas o petrolio?
2 - Quando voteremo?
Non è ancora deciso. Il Governo vuole evitare sovrapposizioni elettorali, per evitare distorsioni a un voto già fortemente caratterizzato da emotività. Per questo motivo le opposizioni premono molto per i referendum: per aumentare le difficoltà di consenso del Governo. Le due soluzioni per ora individuate sono entrambe ad alto rischio. In primavera sono in programma elezioni amministrative, nelle quali la facile presa emotiva del tema delle perforazioni può diventare un campo di battaglia elettorale senza esclusione di colpi bassi. In autunno c’è la coincidenza con il referendum costituzionale, che è quasi un plebiscito per confermare o negare l’apprezzamento dei cittadini nei confronti del Governo Renzi. Entrambe le coincidenze disturbano il Governo; forse la meno temuta è la prima, cioè le amministrative.
3 - Quali effetti diretti può avere il “sì” al referendum?
Se passerà il “sì”, quando scadranno le concessioni verranno bloccati diversi investimenti fra i quali spiccano tre grandi giacimenti già attivi per i quali sono allo studio i potenziamenti. Si tratta del giacimento Guendalina (Eni) nel Medio Adriatico, del giacimento Gospo (Edison) davanti all'Abruzzo e del giacimento Vega (Edison) al largo di Ragusa. Alcune vecchie piattaforme – nei mari italiani ci sono 106 istallazioni per estrarre metano o petrolio - ormai hanno esaurito gran parte delle risorse che erano disponibili quando furono realizzate decenni fa, ma i giacimenti sono ancora assai grandi. Non ci saranno invece effetti sui grandi giacimenti oltre le 12 miglia dalla costa (cioè in acque internazionali di competenza economica italiana), dove si prospettano riserve dalle dimensioni impressionanti.
4 - Quali effetti diretti può avere il “no” al referendum?
Se passerà il “no”, quando scadranno le concessioni le compagnie petrolifere potranno chiedere un prolungamento dell’attività e, ottenute le autorizzazioni in base alla Valutazione di impatto ambientale, potranno investire in rinnovamento degli impianti, aggiornare le tecnologie produttive e di sicurezza ambientale, e aumentare la produzione di metano o petrolio fino all’esaurimento completo del giacimento.
5 - Quali effetti positivi da un “sì” al referendum?
Una vittoria dei “sì” potrebbe allontanare il rischio di incidenti rilevanti nei mari italiani, già inquinati dai depuratori rotti dall'Abruzzo in giù. Il rischio di incidenti nelle 106 piattaforme presenti da decenni nei mari italiani è remoto ma esiste e può avere effetti terribili.
6 - Quali effetti negativi da un “sì” al referendum?
Una vittoria dei “sì” potrebbe produrre ricadute negative su un “made in Italy” avanzatissimo e altamente tecnologico nel mondo: il polo di Ravenna, con decine di imprese italiane e migliaia di persone, è leader nel mondo nelle perforazioni sia per tecnologia sia per qualità ambientale. Oltre a quelle che hanno già chiuso, lasciando senza lavoro centinaia di persone, il nuovo stop potrebbe far perdere all’Italia questa leadership di qualità e di tecnologia.
7 - Quali altri effetti indiretti avrebbe il referendum?
Secondo l’esito del voto, potranno esserci effetti sulle royalty per le Regioni, sull’andamento delle importazioni di petrolio (il blocco dei giacimenti nazionali aumenta l’import), sul traffico di petroliere (il blocco dei giacimenti nazionali aumenta il ricorso a petroliere nei nostri mari da Paesi lontani), sull’aumento delle emissioni.
8 - Quali le posizioni politiche?
Gran parte dei politici (anche quelli che in cuor loro non sono contrari all’uso dei giacimenti nazionali) hanno fiutato il vento e per non perdere il consenso cavalcano le posizioni conservatrici.
9 - Il referendum salverà le isole Tremiti?
Il referendum (che riguarda solamente la durata delle attività petrolifere già in corso in acque territoriali) non tocca in alcun modo i progetti di studio geologico del sottosuolo dei fondali al largo delle isole Tremiti, di fronte a Puglia e Molise, dove non ci sono (né vi saranno a lungo) attività di studio geologico.
10 - Le isole Tremiti sono a rischio?
Non sono previste ricerche petrolifere in Adriatico. L’unico evento accaduto è che una compagnia petrolifera irlandese, la Petroceltic, ha ottenuto il permesso di poter cercare in futuro eventuali giacimenti in acque internazionali oltre le 12 miglia (22 chilometri) dalla costa molisana e dalle isole Tremiti. Per ottenere il permesso ha dovuto pagare un diritto di cancelleria (basato sull’estensione dell’area interessata) di circa 2mila euro. Prima di poter fare le prospezioni sotto i fondali la compagnia dovrà avviare una procedura pubblica complessa e assai lunga che prevede una Valutazione di impatto ambientale e una nuova autorizzazione. Finché il greggio ha un valore così poco appetitoso, nessuna compagnia – né la Petroceltic né altri - affronterà nei mari italiani né l’investimento cospicuo della ricerca né i tempi lunghissimi della procedura.
Fonte
Il sole 24 ore

mercoledì 20 gennaio 2016

Trivelle nello Jonio. Referendum ammissibile, Lacorazza: vittoria delle Regioni

“Apprendo dall’Ansa che la Corte costituzionale avrebbe dichiarato ammissibile il referendum sulle trivelle in mare. Se questa decisione fosse confermata, si tratterebbe di un’altra vittoria delle Regioni, degli enti locali a difesa dei principi costituzionali e dei diritti dei cittadini, della leale collaborazione tra istituzioni delle Repubblica”. E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza. A parere di Lacorazza “non c'è uno Stato centrale che ama l'Italia e un territorio che la odia. L'interesse strategico di un Paese, con lealtà e trasparenza lo si costituisce insieme. Dopo il il dietrofront del Governo e del Parlamento che, per effetto dei tre quesiti referendari, hanno già modificato parte delle scelte contenute nella legge Sblocca Italia, la decisione della Suprema Corte di ammettere il sesto quesito è un altro passo avanti molto importante. Non è finita poiché riteniamo che vada messo un punto fermo: ripristinare il Piano della aree per la ricerca e la estrazione ma soprattutto definire una nuova strategia energetica nazionale”.

domenica 17 gennaio 2016

Il Consiglio comunale approva il Piano di Protezione civile


POLICORO – La massima assise comunale riunitasi il 17 dicembre nel Palazzo di città ha discusso tre punti all’ordine del giorno. Il primo riguardava il Piano di emergenza di Protezione civile. Il vice sindaco, Enrico Bianco (indipendente –centro destra), ha spiegato che il piano operativo disciplina situazioni di emergenza sul territorio e prevede un centro operativo comunale, nella sala consiliare di piazza “Aldo Moro”, e un centro operativo misto comprensoriale all’interno del PalaErcole, quest’ultima sede scelta di concerto con la Prefettura. Il consigliere di minoranza del Pd, Fabiano Montesano, ha sostenuto che finalmente Policoro si è dotato di un piano strategico di Protezione civile anche se ha contestato alla maggioranza il mancato coinvolgimento della minoranza sulla sua stesura. Gianni Di Pierri (Policoro Futura) ha invece rivendicato la paternità del Piano avendolo sollecitato, a suo dire, nel 2012. Gianluca Marrese, capogruppo del Pd, nel suo intervento non ha contestato il Piano sui contenuti ma sul metodo, ossia mancato passaggio in Commissione e mancato coinvolgimento delle opposizioni nella stesura da parte dei tecnici interni il Comune. Infine il sindaco Rocco Leone ha sottolineato che Policoro aspettava il Piano da 25 anni. Hanno votato a favore la maggioranza di centro destra che governa la città dal 2012, Di Pierri e Carmine Vetere per la minoranza mentre il Pd si è astenuto.

Gabriele Elia

Nuovo Juventus club nel centro jonico


POLICORO – Per i tifosi juventini del centro jonico il 10 gennaio è stata una giornata indimenticabile. Nel lunch-match delle 12:30 la sconfitta della capolista Inter e nel posticipo dell’ultima giornata di campionato del girone di andata la vittoria della Signora 1-2 in casa della Sampdoria che consente ai bianconeri di agganciare proprio l’Inter nella classifica generale. Nel mezzo l’inaugurazione dello Juventus club doc Herakleia in via Campobasso, angolo via Agrigento. Già intorno alle 17:00 c’era un clima di entusiasmo nella nuovissima sede: bandiere, striscioni e man mano che passava il tempo il club si popolava di tifosi che hanno aderito a questa nuova esperienza sportiva. Don Salvatore De Pizzo dava la benedizione di rito e poi alle 19:00 davanti ad un centinaio di persone che hanno avuto la fortuna di assistere al taglio del nastro, il presidente Nicola Vallinoto, affiancato da un direttivo di 13 persone, ha salutato e ringraziato tutti coloro che hanno dato vita allo Juventus club sottolineando che in poco tempo ha avuto il riconoscimento (ottobre 2015) dal coordinamento nazionale. Pertanto si tratta di un club riconosciuto a tutti gli effetti. Trenta euro di iscrizione iniziale, di cui 20,00 al coordinamento e 10,00 come fondo cassa, ai quali vanno aggiunti almeno altre 30,00 per far fronte alle spese di gestione: 8000-9000 euro l’anno tra fitto della sede ed altri costi di gestione. Nel momento in cui scriviamo sono circa 215 i soci che si sono tesserati, risultato che lo stesso Vallinoto ha definito un buon viatico per la crescita della passione calcistica, in particolare bianconera, in città. Infatti il club si prefigge anche lo scopo di essere un luogo di pro-socialità e promozione della pratica sportiva calcistica attraverso l’organizzazione di convegni, meeting e tutto ciò che può aggregare tifosi juventini che vogliono, parallelamente alla propria squadra del cuore, dare anche un contributo alla crescita civile della propria città. Tra i progetti futuri, come sottolineato dallo stesso Vallinoto prima del suo discorso di inaugurazione del club, c’è quello di creare una sorta di Juventus campus, una squadra di calcio giovanile affiliata alla Juventus.

Gabriele Elia

venerdì 15 gennaio 2016

On.Latronico (Cor) su deposito nazionale scorie nucleari

 “Chiederò al governo di venire in Commissione Ambiente alla Camera dei deputati per spiegare la sua posizione sui tempi di realizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari e sulle modalità per definire la carta ed individuare il sito unico”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor) annunciando la sua partecipazione domani, presso il Teatro Mercadante di Altamura, al consiglio comunale monotematico per dire "no al deposito delle scorie nucleari" nel territorio dell'Alta Murgia. “ La modalità con cui si sta gestendo questa fase non tranquillizza le popolazioni ed espone il Paese ad una infrazione nei riguardi dell'Europa per i ritardi con sui si sta realizzando il progetto di decommissioning. L'iniziativa dei Comuni dell'area Murgiana sarà un’occasione per realizzare una pressione sul governo perché si superino le resistenze e le incertezze del presente assumendo le decisioni con tempestività nell'interesse del paese e dell'ambiente” .

Podio in Calabria per il biker Marino



POLICORO - Pasquale Marino continua la sua brillante stagione del ciclocross, con un ennesimo podio, questa volta con un secondo posto conquistato martedì 8 dicembre in terra di Calabria e più precisamente a Marina di Belvedere Marittimo, (Cs) dove si è svolta la 7° prova del “Trofeo dei tre mari”. Con questa prova il biker jonico consolida ancora di più il suo vantaggio sul suo più diretto avversario in classifica generale con ben 30 punti, e con 4 prove da disputare. Ancora una bellissima giornata di caldo-sole, inusuale per questo periodo, ha  accolto i circa 150 ciclocrossisti che hanno partecipato al 2° trofeo città di Belvedere, che tra l’altro prevedeva un percorso molto tecnico con continui cambi di direzione, sviluppandosi a circa 100 metri dal mare. Così gli atleti hanno potuto godere anche dello spettacolo paesaggistico di quelle zone. Ottima anche l’organizzazione di tutta la manifestazione messa a punto dal team ASD Belvedere – il Ciclone, che ha offerto un ricco pasta party finale a tutti gli atleti ed accompagnatori. Mentre Pasquale Marino conquistava il 2° posto nella categoria Master 5, sono state buone anche le prove degli altri due atleti dell’Heraclea Bike – Marino Bici & Sport, con Antonio Manolio nella categoria Master 4 e Francesco Favale nella categoria Junior, entrambi classificatisi al 5° posto. Nell’intervista a fine gara Pasquale Marino ci ha così commentato: “Peccato per aver perso l’opportunità di un primo posto, ma va bene così ed onore a Antonio Lorusso che ha vinto, visto che ieri e domenica ho accusato sintomi di influenza e quindi pensavo oggi di andare molto peggio”.   
Gabriele Elia

Il tandem Marino-Manolio campioni regionali di ciclocross


POLICORO - Pasquale Marino, nella categoria Master 5 e Antonio Manolio,  nella categoria Master 4, entrambi atleti portacolori dell’Heraclea Bike – Marino Bici & Sport, di Policoro si sono laureati nei giorni scorsi campioni regionali di Ciclocross nello splendido scenario del Museo Archeologico di Metaponto, su di un percorso bellissimo e allo stesso tempo suggestivo e tecnico, se si pensa che il tracciato prevedeva passaggi all’interno e tra le rovine dell’antica Magna Grecia, scalinate e collinette. Un tracciato molto spettacolare messo a punto dalla società organizzatrice Re- Cycling di Bernalda, che grazie alla collaborazione e disponibilità della Soprintendenza Archeologica della Basilicata ha trovato in quest’area una collocazione naturale e ideale  per un percorso di Ciclocross, tanto che  tutti gli oltre 200 atleti presenti alla gara e provenienti da Campania, Calabria, Puglia e Basilicata, hanno espresso giudizi molto positivi. La prova valida come campionato regionale era anche la nona e penultima prova del “Trofeo dei tre mari” . Al termine della gara Pasquale Marino sale sul terzo gradino del podio, battendo il suo più diretto avversario nella classifica generale del Trofeo, conquistando altri tre punti di vantaggio ed aggiudicandosi così, matematicamente ad una prova dal termine, il trofeo nella sua categoria.  “Giornata molto positiva per me e per la squadra”, commenta Marino al termine della gara, “in quanto ci tenevo a fare bella figura nella mia terra e davanti al pubblico quasi di casa sono riuscito a conquistare un ottimo terzo posto, nonostante la presenza del campione italiano in carica e il mio non perfetto stato di salute,  conquistando sia  il titolo regionale sia  matematicamente il titolo nel trofeo dei tre mari. Inoltre anche Manolio ha vinto il titolo regionale nella sua categoria;  mentre Raffaele Rizzi è arrivato secondo dei lucani nella categoria Elite Master, così come anche il secondo posto di Francesco Favale nella categoria Junior.

Gabriele Elia

LEONE: POLICORO, UNICO COMUNE VIRTUOSO DELLA BASILICATA

POLICORO - “A seguito del Decreto del Presidente Pittella è stato ordinato a tutti i Comuni della Provincia di Matera di conferire i rifiuti solidi urbani presso l'impianto "La Fenice" di Melfi con percorrenze per i mezzi fino a 400 Km, cosa che graverà non poco sui costi dei servizi. Dal provvedimento sono escluse solo due città, Matera perchè ha la sua discarica e Policoro perchè ha saputo creare un sistema autonomo e virtuoso. Questa è la risposta ai tuttologi e ai maestri della iattura. Quando si lavora con competenza e onestà intellettuale il tempo è sempre maestro e la verità esce sempre allo scoperto”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il sindaco di Policoro, Rocco Leone.

Modarelli (Fi) sugli esclusi dalle graduatorie del Rmi

POLICORO - Gli ex beneficiari del Co.p.e.s. e le migliaia di  disoccupati - dichiara il consigliere comunale di Policoro nonché consigliere provinciale di Forza Italia Gianluca Modarelli - sono in rivolta, a mio avviso legittima, i primi perché esclusi in modo a dir poco clamoroso dalla graduatoria del nuovo piano riguardante il reddito minimo d'inserimento, ai secondi è stata  preclusa un’ aspettativa  lavorativa tanto  attesa e pubblicizzata dal PD illudendoli. Un bluff per tanti cittadini lucani che, al momento dell'attuazione del nuovo programma, non potranno usufruire di alcun sostegno economico. Tanto è vero, nel nuovo calcolo per la determinazione Isee è stato incluso l'assegno di sussidio che gli ex Co.p.e.s. hanno ricevuto, aumentando cosi il loro reddito, ed in maniera automatica esclusi dalla graduatoria per l'accesso al reddito minimo d'inserimento. Siamo ormai al ridicolo – continua Modarelli- la Regione, con queste modalità, sta scatenando una guerra tra “poveri”, creando false aspettative e molti rancori in tutte quelle persone che vorrebbero dignitosamente lavorare ed umilmente sostenere le spese familiari. Si evidenzia inoltre che  i  progetti  inoltrati alla Regione Basilicata, dalle pubbliche amministrazioni e privati sono centinaia, per cui il fabbisogno delle unità da impegnare andrebbero  sicuramente  a  coprire  le  circa  12.000 domande. Alla  luce  di  quanto sopra  evidenziato, faccio appello - continua Modarelli - al buon senso di tutte  le  forze  politiche Lucane al fine di porre in essere ogni e più utile iniziativa volta a reperire i fondi necessari per i circa 12.000 aventi diritto al reddito minimo di inserimento. Ciò per  eliminare  - conclude Modarelli – un’ingiustizia sociale che deve essere necessariamente arginata, con strumenti e metodiche più giuste e soprattutto continuative, per ipotizzare una soluzione reale e concreta alla grande piaga lavorativa Lucana.

mercoledì 13 gennaio 2016

Perforazioni: ecco la mappa delle trivelle



Comprese le isole Tremiti e Pantelleria. In Lombardia sono stati accordati 15 permessi su terreni estesi 4 mila chilometri quadrati
Dalle isole Tremiti a Isola Capo Rizzuto. Da Santa Maria di Leuca a Pantelleria. Anche al largo di Venezia. Nei nostri mari, e nelle nostre campagne, c’è un grande aumento delle ricerche di petrolio. A leggere il documento del ministero dello Sviluppo Economico che il 31 dicembre ha assegnato le concessioni alle ricerche e allo sfruttamento, ci si trova di fronte a 90 permessi di ricerca per la terraferma e 24 per i fondali marini. Poi ci sono 143 concessioni per «coltivazioni» di idrocarburi già individuati a terra e 69 in mare. Ma non è soltanto la quantità del territorio quanto la qualità dei fondali e delle porzioni di territorio che faranno da teatro alle ricerche che genera allarmi e polemiche. «Per le ricerche di fronte alle isole Tremiti, uno dei gioielli ambientali più importanti d’Europa, ricche di biodiversità marina, è stato concesso un permesso alla Proceltic Italia srl per 5 euro e 16 centesimi al metro quadrato. Un totale di 1.928,292. Nemmeno duemila euro l’anno», denuncia il verde Angelo Bonelli, in prima linea contro quello che definisce «l’assalto delle lobby petrolifere». Sobbalza il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: «Occorre spiegare perché a largo delle Tremiti. Trivellare il nostro mare è una vergogna e una follia». Amaro il commento del sindaco delle Tremiti, Antonio Fentini: «Se questo serve a risanare il bilancio dello Stato...».
Le Regioni interessate avevano presentato sei referendum per fermare la prima fase di questa caccia al tesoro che coinvolge società a volte anche piccole che in caso di scoperta dei giacimenti si rivenderanno a caro prezzo i proventi dei contratti di concessione. È sopravvissuto soltanto quello contro le ricerche entro le 12 miglia dalla costa. Mercoledì la Consulta deciderà se è ammissibile.

Gli ambientalisti denunciano che il danno c’è ancora prima delle trivelle: la tecnica Airgun - con gli spari ad altissimi decibel - disturba la fauna marina. Il sistema di controlli ancora non è in funzione. Tra le zone marine interessate c’è il Canale di Sicilia. C’è un piccolo cerchio che lambisce Marettimo e Favignana e tocca Levanzo, unica area vietata a ricerche e trivelle. Tutto intorno al resto della Sicilia si può. A Pantelleria la concessione G.R 15.PU autorizza le ricerche. Così come nella zona che sta davanti alle spiagge che vanno da Marina di Modica, a Portopalo di Capo Passero fin su a Marzamemi. E interessa anche l’arcipelago delle isole maltesi. Lì, avverte Greenpeace ci sono zone considerate la «nursery» di molte specie ittiche. «A volte però le società che chiedono la concessione, negavano. Abbiamo scoperto, di recente, un “trucco”. Presentavano mappe relative ad aree diverse. Tacendo quindi al ministero dello Sviluppo economico dell’esistenza di zone di riproduzioni ittiche. Dati che il ministero dell’Agricoltura, peraltro possiede», racconta Andrea Giannì di Greenpeace. «Scoperto il trucco però la griglia di valutazione non è stata cambiata. Servono controlli attenti».
Le Tremiti fanno scalpore. Ma l’Adriatico è praticamente tutto interessato dalle ricerche o già dalle estrazioni. C’è un grande rettangolo dai bordi frastagliati che tocca Rimini, ma nel lato esterno arriva all’altezza di Ravenna, in giù si dirige verso Pesaro e Senigallia, poi si inarca per circondare Ancona e il Conero, e scende ancora, fino a Termoli. Ma nel Brindisino già sono autorizzate ricerche, così come nel Leccese. E la ricerca di oro nero arriva a Santa Maria di Leuca. Così come, in Calabria, a largo di isola Capo Rizzuto. O, in Sardegna, a Porto Torres.
Si va da Abbadia Cerreto a Zappolino nell’elenco di novanta concessioni per le ricerche sulla terraferma. Tra i luoghi interessati, anche in questo caso sparsi in tutta Italia, da Faenza a Ragusa, ci sono molte località della Basilicata, ma anche della Lombardia (Vigevano, Codogno, Trigolo, Castel Verde) e poi di Abruzzo, e Toscana, Piemonte e Lazio, Marche e Veneto. Già in vigore 119 concessioni per lo sfruttamento. Soprattutto in Basilicata (ma anche Emilia Romagna, Puglia, Marche, Lombardia). Tra le concessioni delle ricerche in Sicilia nel documento del governo c’è Scicli, e fra le quelle allo sfruttamento di idrocarburi compare Noto.

Fonte
Corriere della Sera

Ospedale Policoro, Castelluccio: “Servono maggiori risorse”

“La deliberazione di Giunta n. 1742 del 29 dicembre scorso con la quale si autorizza l’Asm ad utilizzare le economie derivanti dal piano investimenti per completare  il programma di innovazione tecnologica del P.o. di Policoro, con una spesa di poco superiore agli 84 milioni di euro, deve essere considerata solo un passo avanti verso il potenziamento di servizi e prestazioni dell’ospedale di Policoro che necessitano di ben altri e sostanziosi interventi”. Lo evidenzia il consigliere regionale del Pdl-Fi Paolo Castelluccio aggiungendo che ”le azioni previste riguardano l’acquisto di apparecchiature per esame doppler, lavori di ristrutturazione degli edifici sanitari ed aziendali, lavori integrativi Psa e Rm del P.o., l’attuazione del progetto Alba. In sostanza, per ora, si punta a ripristinare la funzionalità di attrezzature fuori uso e le prestazioni-attività sospese garantendo qualità dei servizi e standard di sicurezza”. “E’ dunque evidente – aggiunge – che le problematiche della struttura ospedaliera del Metapontino, come è stato evidenziato nella scorsa stagione estiva, necessitano di risorse finanziarie più cospicue e di interventi più consistenti. Si tratta, pregiudizialmente, di superare  la sottovalutazione del ruolo e delle funzioni dell’ospedale che richiede provvedimenti molto più significativi come questi in programma e quelli realizzati lo scorso anno (il riferimento è ai cosiddetti collegamenti verticali per agevolare i servizi di spostamento di personale, degenti e merci), superando quelle che lo stesso assessore e i dirigenti dell’Asm sono costretti a riconoscere rappresentano antiche difficoltà”. “Alle visite periodiche e formali dell’assessore Franconi  – afferma Castelluccio – va dato seguito con progetti e programmi che tengano conto delle sollecitazioni del personale, dei sindacati di categoria, dell’amministrazione comunale e dei consiglieri regionali. In discussione non è il lavoro di Asm e funzionari e dirigenti amministrativi e sanitari dell’ospedale. Piuttosto sono le politiche che la Regione intende assumere per l’ospedale al servizio di una delle più popolose città della Basilicata per numero di residenti che sommato a quello dell’utenza comprensoriale è di fatto dopo il San Carlo a Potenza e l’ospedale di Matera il terzo polo ospedaliero lucano”.“Nella stagione estiva – conclude - è l’unico presidio della  salute per circa 100mila turisti e pensare di spostare infermieri da altri ospedali è solo un palliativo”.

domenica 10 gennaio 2016

Avviato l’iter del Parco della Magna Grecia




POLICORO – Nell’ambito del salone nautico apertosi il 24 dicembre presso il porto di Marinagri, organizzato dalla stessa società in collaborazione con il Circolo velico lucano, domenica mattina 3 gennaio si è tenuto un convegno, nell’apposito spazio portuale, dal tema: “Il parco della Magna Grecia porta di Matera 2019, verso il Mediterraneo”. Nella sua relazione introduttiva Sigismondo Mangialardi, ideatore del progetto, ha parlato del parco come di una grande occasione per frenare la fuga di cervelli verso il Nord Italia e della possibilità di creare finalmente le condizioni, per tutto il settore, di destagionalizzare il turismo nella costa jonica lucana fino alle confinanti Calabria e Puglia. E in tale contesto si inserisce il progetto scuola-impresa con il locale liceo scientifico “E. Fermi” di Policoro. Tra i relatori anche l’On. Cosimo Latronico (Conservatori e riformisti centro-destra), primo firmatario del progetto di legge già presentato e sottoscritto, a suo dire, anche da altri parlamentari lucani e di altre regioni. L’onorevole di Nova Siri ha parlato più in termini generali del turismo sostenendo che con Matera 2019 la Basilicata è uscita fuori dall’isolamento nel quale ha vissuto fino a qualche tempo fa, dunque c’è bisogno di accogliere nel migliore dei modi i milioni di turisti che visiteranno la regione da qui ai prossimi anni. Per questo il Parco della Magna Grecia rappresenta un vero e proprio biglietto da visita complementare a Matera da offrire ai villeggianti in cui il perno principale è il mare e l’archeologia con i suoi tesori visibili presso il museo della Siritide di Policoro e Metaponto. L’archeologia, secondo Latronico, può essere il punto di attrazione di tutte le scuole italiane che oggi solo in parte vengono ospitate nei centri velici del comprensorio per le attività marine. Infine ha auspicato un coordinamento istituzionale dal basso che caldeggi la proposta del Parco della Magna Grecia. Erano presenti anche molti sindaci del comprensorio, l’assessore di Policoro M. Padula e quello di Matera Quintano.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

I lavori del Consiglio comunale del 30 dicembre


POLICORO – Il 30 dicembre scorso si è tenuta l’ultima seduta del Consiglio comunale del 2015 della città di Policoro. Il primo punto all’ordine del giorno riguardava il documento unico di programmazione, nuovo strumento economico finanziario degli Enti locali che, stando alla relazione dell’assessore al Bilancio, Massimiliano Scarcia (Trenta centro destra), si divide in due parti: una strategica, legata al mandato amministrativo e l’altra operativo legato al bilancio di previsione annuale e pluriennale. Tale punto oggetto della discussione è stato rinviato, su proposta del consigliere di minoranza di Policoro Futura, Gianni Di Pierri, il quale ha sollevato un’eccezione procedurale: c’era stato prima il parere del collegio dei revisori e poi il passaggio in Giunta invece del percorso inverso. Anche il Segretario generale del Comune, Dott.ssa Carmela Fiorenzano, chiamata in causa dalla maggioranza per un parere, ha sostenuto che l’eccezione era fondata e pertanto il suddetto punto all’ordine del giorno è stato rinviato. Viceversa è stato approvato, dalla maggioranza (12 voti), il secondo e ultimo punto riguardante la modifica al regolamento sui controlli interni che prevede una figura esterna, da individuare con avviso pubblico, che affiancherà i tecnici comunali per il controllo sulla gestione dei conti del Comune. Scarcia ha sostenuto che tale figura esterna sarà di raccordo con l’ufficio preposto e servirà a monitorare meglio l’andamento delle entrate e uscite dell’Ente cercando di qualificare meglio la spesa pubblica con un risparmio, si spera, sull’andamento dei conti. Di rimando Di Pierri ha votato contro affermando che all’interno del Comune ci sono le professionalità valide per tale compito e che se proprio bisognava individuare una figura terza sarebbe stato più opportuno attraverso il sorteggio tra gli iscritti all’ordine dei revisori dei conti.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

Prove tecniche di un nuovo partito di Sinistra i vista delle prossime comunali




POLICORO – Una Sinistra alternativa al Partito democratico (Pd) è possibile. La fuoriuscita di alcuni parlamentari nazionali dal Pd, tra cui Civati e Fassina, sta portando, a cascata, sui territori la nascita di un nuovo soggetto politico. Che per il momento sono comitati (“E’ possibile”) ma a breve, probabilmente, diventerà partito vero e proprio. Così a Policoro Franco Labriola, già assessore provinciale dei Ds e già consigliere comunale del Pd, ha iniziato le grandi manovre per la creazione di questo partito di Sinistra che potrebbe prendere tali sembianze già alle prossime amministrative nella città jonica in programma nella primavera del 2017. Infatti nella serata del 5 gennaio nel Palazzo di città ha organizzato un convegno dal tema: “Il centro-sinistra alternativo al partito della nazione”, a cui hanno preso parte amministratori territoriali e simpatizzanti di questo nuovo soggetto politico in fase embrionale. Lo stesso Labriola nella sua introduzione ha parlato del Pd come di una forza politica che sta scimmiottando il berlusconismo con la politica degli annunci e le riforme liberiste tipo quella del lavoro (Jobs Act), la privatizzazione della Rai, l’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, la riforma della scuola che ha creato, a suo dire, presidi manager che decidono le sorti dell’istituto che dirigono. Questi e tanti altri i motivi che l’hanno portato ad abbandonare il suo ex partito. E fargli eco tanti altri relatori, molti anche giovani, i quali hanno sottolineato che nella società civile c’è voglia di un nuovo partito, vero, di Sinistra, che sappia interpretare ed intercettare i bisogni e le aspettative della gente che oggi non si sente rappresentata né dal partito nazione del Pd di Renzi né da altre forze politiche di centro-destra o dallo stesso M5Stelle. Negli interventi è emerso la necessità che si torni a far politica nelle sezioni, le scuole per antonomasia dove si elaborano progetti e si seleziona la classe dirigente oggi, a detta di alcuni interventi, non proprio capace di rappresentare le istituzioni. Un partito che metta il primo posto i valori della Sinistra, primo fra tutti la solidarietà, oggi dimenticata da più parti. Un soggetto politico che non ragioni, sempre a parere di alcuni intervenuti, con spot ma con concretezza non mettendo al primo posto l’io ma il Paese. Tra il parterre degli invitati c’era anche il consigliere comunale di minoranza di Policoro, Gianni Di Pierri (Policoro Futura), il quale ha sostenuto che ormai Destra e Sinistra sono due categorie astratte e che in politica l’omnicomprensività del Pd gli ha fatto perdere i connotati di un partito di Sinistra. Ha poi aggiunto che è aperto ad ogni forma di discussione-confronto politico con chi mette al primo posto lo sviluppo del territorio individuando priorità e soluzioni. Erano presenti anche il già consigliere regionale, Giuseppe Dalessandro, e l’On. Vincenzo Folino.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

Lotteria Italia. Solo un biglietto vincente venduto in Basilicata

La Befana non è stata molto clemente con la Basilicata. Nella trasmissione Affari Tuoi sono stati estratti i biglietti vincenti della lotteria Italia. In Basilicata è risultato vincente solo uno da 25 mila euro venduto a Metaponto: D 079871.

Domenica inaugurazione dello Juventus club

Il 10 gennaio, in occasione della gara di calcio campionato Sampdoria-Juventus, sarà inaugurato nel quartiere Italia (ex II piano di zona) lo Juventus club. Ne danno notizia gli stessi tifosi bianconeri.

mercoledì 6 gennaio 2016

Leone: “Abbiamo osato e abbiamo centrato gli obiettivi”

“Abbiamo osato e abbiamo centrato gli obiettivi. Il Patto di stabilità è salvo e i finanziamenti regionali, due milioni e mezzo, lo voglio ricordare, sono stati ottenuti a vantaggio della città.

Il nostro lavoro, quotidiano e certosino è sempre a servizio della città al contrario dei detrattori di questa amministrazione che assumono ormai sempre più le sembianze delle cornacchie dimostrando di non amare Policoro.

Lo dichiara il sindaco di Policoro, Rocco Leone, commentando i la stabilità del bilancio Comunale.

“Abbiamo avuto la capacità di utilizzare il 100 per cento dei bandi regionali, se non avessimo attraverso la delibera, autorizzato il dirigente a sforare il patto di stabilità, avremmo perso i finanziamenti regionali che al giorno d'oggi sono per i comuni come ossigeno per i polmoni. Il nostro obiettivo, non era certamente sforare il Patto di stabilità, ma era quello di ottenere i finanziamenti con i quali abbiamo potuto creare diversi servizi per la città: abbiamo infatti eseguito lavori, mai finora realizzati, come il manto stradale di alcune vie rurali, abbiamo investito i fondi sull' area camper che pur mancava e sulla creazione di un  mercato del pesce.

E inoltre, pensando sempre al decoro e alla bellezza della città, abbiamo investito i fondi per le luci di Eraclea per ridare per ridare un look alla nostra piazza e renderla ancora più vivibile, abbiamo attrezzato il Palaercole di una sala conferenze dedicata a Nicola Buccolo e  acquistato attrezzature utili al decoro di Policoro.

“Il comune – conclude Leone -  ha terminato i lavori cosa invece che non è accaduta in altre città della Regione, con i relativi sequestri e le relative conseguenze penali e civili. La mia Amministrazione continua nel suo lavoro, lo fa anche osando ma sempre con la grande consapevolezza di fare il bene della città e dei suoi cittadini.”

domenica 3 gennaio 2016

Rissa in piazza Eraclea nella serata di Capodanno


POLICORO – Per un giovane del centro jonico l’ultimo dell’anno è stata una giornata che non dimenticherà mai per la sua tristezza e violenza. Erano all’incirca le 21:00 quando in piazza Eraclea è stato aggredito da più persone. Un testimone oculare, uno dei pochi che si trovava da quelle parti prima del rientro a casa per il classico cenone di fine anno, è rimasto esterrefatto per la barbarie con la quale è stato aggredito il giovane inerme di fronte all’attacco di più coetanei, forse tre da quello che ci hanno riferito. Nella centralissima pizza e in via Siris le attività commerciali erano quasi tutte chiuse e anche in giro c’era pochissima gente, giusto qualcuno intento agli ultimi acquisti prima della grande festa di addio al 2015 ed ingresso nel 2016. Quelle pochissime persone che hanno assistito alla scena non hanno avuto nemmeno il coraggio di andare in soccorso del giovane bersagliato da calci e pugni per la violenza con la quale è stato attaccato; né sarebbero state allertate le forze dell’ordine nell’imminenza del misfatto per capire i motivi di un gesto folle e individuare gli aggressori. E il giorno dopo (1 gennaio) in piazza c’erano ancora tracce di sangue. All’origine della rissa non si sa se ci sono motivi personali o forse qualcuno aveva già alzato il gomito ancora prima di sedersi a tavola. Fatto sta che l’episodio, simile ad arancia meccanica, è stato il modo peggiore per chiudere l’anno per i protagonisti in negativo della vicenda.

Fonte
Il Quotidiano del Sud

Una passeggiata nel meraviglioso mondo del Bosco Pantano


POLICORO – Non solo mare nella stagione estiva in riva allo Jonio con temperature elevate in questa seconda metà del mese. Il turismo nostrano mostra anche un’altra faccia: è quella ambientale del Bosco Pantano e annessa oasi Wwf che in questi giorni vede la presenza di giovani provenienti da varie zone d’Italia nel centro visite/didattico. Così in sella alla mountain bike fornita dallo stesso gestore Antonio Colucci e dalla sua struttura di via Mascagni (località Idrovora), si può visitare la foresta che per la sua posizione a ridosso del mar Jonio è unica. A guidare la carovana dei turisti c’è Giusy, un’esperta del settore, che prima di pedalare invita i ragazzi (e adulti) a fare attenzione al terreno sconnesso perché si può cadere facilmente. I ragazzi la seguono, non solo in sella alla bike, ma anche nelle indicazioni come se fosse una loro maestra. Così ci si incammina sulla strada principale per poi entrare nel bosco. Dietro è rimasto un bambino che non ha molta dimestichezza con la bici, ma ci pensa Domenico, il secondo educatore, a dargli manforte. Ecco la prima sosta sul canale di fronte l’Idrovora che pompava acqua negli anni della bonifica del territorio (1950) dove imperversava la malaria e la zona era infestata di zanzare. La riforma ha disboscato la foresta riducendone l’estensione e di quella che ne è rimasta è zona protetta da legge regionale: nemmeno un chiodo si può mettere. L’itinerario è spettacolare con il frassino che guarda tutti dall’alto verso il basso. Man mano che si entra la vegetazione si fa sempre più fitta e alcuni ragazzi ne approfittano per assaggiare le more. Il sentiero di accesso all’oasi è così stretto che bisogna parcheggiare il velocipede, procedere a piedi e fare attenzione alle spine. Qualcuno spera di vedere un capriolo o un cinghiale, ma Giusy spiega loro che gli animali presenti nell’oasi sono talmente sensibili al rumore dell’uomo che appena si muove foglia scappano via. Allora la domanda dei giovani turisti sorge spontanea: “ma come si fa e vedere se ci sono animali?”. La replica di Giusy è telegrafica: “Ci sono delle trappole con fotocellule disseminate nella foresta”. Ok chiarito l’arcano si procede ritornando alla bike con la vegetazione che sembra incantare l’occhio umano, con l’ontano, e che avrebbe incantato anche il brigante Carmine Crocco e la sua banda in chiave antisabauda negli anni dell’unità d’Italia, quando per fuggire delle milizie reali i banditi/briganti si rifugiavano nelle foreste e si cibavano di tutto forchè animali: perché lo sparo per ucciderli avrebbe attirato l’attenzione delle guardie, come spiega Giusy. I ragazzi ascoltano tra il serio e il faceto e dopo la loro passeggiata continua costeggiando un secondo canale interno dove si vede un airone morto, segno che la foresta è viva. Incrociano anche due turisti che la percorrono a piedi per ammirarne la fauna e la flora in un’altra ottica: mistica. All’imbrunire Giusy ordina il dietro front per evitare incontri di terzo tipo con animali che nella notte escono in cerca di prede (tipo i cinghiali donna), ma con il sentiero che porta con naturalezza alla duna sabbiosa e dunque in riva al mare Jonio e poco più a Sud alla foce del fiume Sinni. Ma questa è una seconda tappa del tour: senza sovrapposizioni con il mare. Quella è un’altra risorsa…

sabato 2 gennaio 2016

Marino biker sul podio più alto nella gara in Campania



POLICORO - Il mese di novembre continua a regalare ancora belle soddisfazioni agli atleti del ciclocross dell’Heraclea Bike Marino di Policoro. Difatti anche domenica 15 novembre nello splendido scenario del ”Parco Rio Grassano” a San Salvatore Telesino di Benevento, dove si è disputata la 4° prova del Trofeo dei Tre Mari. La giornata si è sviluppata all’insegna del caldo su di un percorso asciutto, molto veloce, tracciato all’interno dei sentieri del Parco, facendo divertire oltre gli atleti anche al numeroso pubblico, che ha applaudito ed incitato le gesta degli oltre 200 bikers partecipanti, con prevalenza di campani, visto che la gara era anche valida come prova unica del Campionato Regionale. La lunga trasferta non ha fermato l’Heraclea Bike – Marino Bici & Sport, in quanto nei programmi di squadra era prevista la partecipazione al circuito; inoltre essendo Pasquale Marino leader della classifica generale,  non si poteva tralasciare la partecipazione, per non perdere punti preziosi. Infatti così è stato con Pasquale Marino che con un’ ottima partenza si piazzava da subito in prima posizione, mantenendola per tutta la gara, senza mai dare segni di cedimento ed aumentando sempre più il vantaggio sui suoi più diretti avversari, dapprima con il campano e quasi omonimo, Raffaele Di Marino alternatosi poi al pugliese Corrado Udo, che alla fine arriverà secondo, staccando e relegando in terzo posizione Di Marino. Con questa vittoria in terra campana Pasquale Marino mantiene ed incrementa la sua Leadership in classifica generale con 119 punti contro i 110  del leccese Corrado Udo,  avendo così  9 punti di vantaggio. Sfortunata invece la prova di Antonio Manolio, nella categoria Master 4, fermato da una doppia foratura  all’inizio dell’ ultimo giro.

Il Pd contesta l’esternalizzazione del servizio sociale


POLICORO – L’esternalizzazione del servizio sociale professionale torna a far discutere in città dopo un’accesa discussione in Consiglio comunale circa un anno fa nella quale il gruppo di minoranza del Pd sosteneva una sorta di illegittimità, mentre la maggioranza con l’assessora al ramo dell’epoca, Livia Lauria, affermava che c’è un parere favorevole della Regione a supporto della tesi dell’Amministrazione. Ora il Pd con una nota ritorna sul problema forte di un parere della Corte di Conti che: “attraverso la deliberazione n. 57/2015 di fatto censura l’operato dell’Amministrazione. La posizione del partito è stata, fin da subito, molto chiara: l’affidamento del servizio sociale professionale, così come effettuato dal Comune di Policoro, metteva in dubbio la titolarità del servizio ponendosi di fatto nella zona grigia di illegittimità, presso cui molte scelte non trasparenti hanno trovato e trovano rifugio. Il quadro giuridico di riferimento, come appare chiaro anche dalla lettura della deliberazione della Corte dei Conti, è molto complesso. Tuttavia, in essa sono confermati gli stessi dubbi che hanno allarmato il Pd cittadino: l’elusione delle specifiche prescrizioni dettate in materia di personale alle dipendenze della Pubblica Amministrazione. La Corte, infatti, sostiene che, nella fattispecie, pur trattandosi di servizi sociali e alla persona, l’appalto esterno sia possibile, ma all’interno di un perimetro di legittimità molto ben determinato. Innanzitutto il contratto di appalto non deve essere ‘una mera modalità di acquisizione di personale’,  caso in cui si configurerebbe ‘un’espressa violazione della legge’ e di responsabilità anche erariale dei soggetti che ivi hanno dato causa. Inoltre il bando deve rispettare altri limiti evidenziati specialmente nella Legge Regionale n.4/2007, la quale stabilisce la gestione associata dei servizi. Dunque l’ente appaltatore non è più il Comune ma l’associazione di Comuni che, avendo tra i propri obiettivi quello di garantire l’efficientamento della macchina amministrativa, sia economicamente sia qualitativamente, deve assicurare la preventiva e proporzionale ripartizione dei costi tra il fondo condiviso di provenienza regionale ed i singoli bilanci comunali. La stessa Corte dei Conti di Potenza ventila possibili opportunità di soluzione. Dunque l’auspicio è che l’amministrazione Leone con umiltà torni sui propri passi rientrando nella piena legittimità e trasparenza”.