lunedì 31 ottobre 2011

Vinci: “Fondi agli Enti locali contro le calamità”

“Dopo la devastante alluvione che qualche mese fa si è abbattuta sul territorio ionico – Metapontino, oggi, ancora una volta, dobbiamo organizzarci per poter affrontare eventuali e nuove emergenze che non sono imputabili solamente ai cambiamenti climatici, ma ad un’adeguata cura del territorio e alla mancata manutenzione delle sue infrastrutture”. Lo dichiara l’avv. Filippo Vinci, Assessore agli Affari generali del Comune di Policoro, con delega al Patrimonio, aggiungendo che “è necessario fare tutto il possibile per evitare che un allarme climatico degeneri nella devastazione di un intero territorio come già avvenuto mesi fa nella piana di Policoro. Ma, soprattutto, non è accettabile assistere ala perdita di tutto ciò che i nostri concittadini, agricoltori e non, con immensi sacrifici hanno tentato di costruire, e nel mentre la classe politica regionale e nazionale nulla, invece, ha fatto per mettere i Comuni nelle condizioni di poter prevenire conseguenze tragiche, come quelle che si sono verificate nel 2010”. “E’ quanto mai urgente ora-prosegue Vinci – che gli Enti locali applichino misure adeguate contro i cambiamenti climatici, provvedendo ad un giusto mantenimento della rete stradale e ferroviaria della nostra fascia Ionica, che oggi non sarebbe in grado di reggere l’urto del maltempo. Per questo avvierò nei prossimi giorni appositi contatti con il Presidente lucano, Vito De Filippo perché si attivi a sostenere una rapida definizione del processo d’emergenza coinvolgendo la parte politica lucana. E’, infatti, passato troppo tempo dall’ultimo evento atmosferico in Basilicata – ha detto Vinci – e non lo dico per individuare responsabilità ma per indicare la necessità di non indugiare oltre. Con l’inserimento del “Patto di stabilità” gli Enti, ed in special modo il territorio di Policoro, necessitano di risposte da poter dare ai propri concittadini e non, invece, di tagli continui. Ci vogliono fondi speciali per emergenze speciali, tradotte in possibilità operative, rappresentando una svolta importante e non abbassando in questo momento la tensione poiché il maltempo è già alle porte. Non vuole assolutamente essere un accanimento nei confronti di coloro che non hanno accompagnato i residenti colpiti nel materano dalla grave alluvione – conclude Vinci – rispettiamo il momento difficile per tutti, ma è anche giusto che il sud non venga ancora penalizzato rispetto al resto d’Italia; al nord, non si muove foglia senza il consenso della Lega, al sud decidono le emergenze su come spostare, invece, anche le “foglie”. Tutto questo di fronte ad una colpevole e non più giustificabile inerzia della classe politica nazionale e regionale”.

Callà: “Radicare il Terzo Polo a Policoro e in Basilicata”

Il commissario cittadino di Policoro di Futuro e libertà (Fli), Giuseppe Callà, dopo la convention nazionale dei giorni scorsi nella città di Lecce del Terzo Polo cui hanno partecipato i segretari nazionali: Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini e Francesco Rutelli, e dopo la costituzione del coordinamento regionale delle forze che costituiscono il Terzo Polo, martedì 25 ottobre, che ha avuto luogo alla presenza dei coordinatori nazionali nella Capitale, afferma con forza la necessità che da Policoro si avvii un processo di radicamento. “Futuro e libertà, la destra liberale, nazionale, legalitaria, del patriottismo repubblicano, della meritocrazia, del senso delle istituzioni, dei diritti civili, della giustizia sociale, autenticamente plurale, modernizzatrice, europea che ha dato vita insieme all’ Api, alla Dc, a Città Nuova, Casa dei moderati ad un laboratorio politico nella città di Policoro, -dichiara- già da diversi mesi, è finalizzato a lavorare per una prospettiva riformatrice e moderata nella città jonica che sia alternativa seria al Pdl cesaristico, populista e dall’altro al Pd ideologico e conservatore. Un progetto rivolto a tutti coloro che hanno estrazioni culturali laiche, liberali, cattoliche che fanno capo non solo ai partiti di riferimento del Ppe, ma anche ai cittadini delusi da questo bipolarismo muscolare, e alle associazioni che l’altro giorno si sono riunite a Todi dove si è discusso di non rimanere più alla finestra ma di essere protagonisti attivi del futuro sulla base del dialogo costruttivo tra persone che parlano la stessa lingua. E in questo ho salutato con favore la nascita di iniziative simili a quelle già intraprese a Policoro anche in altre assemblee istituzionali come il Consiglio regionale, volte a coagulare tutte le forze che credono nel Terzo Polo. In questo mi rivolgo alle forze politiche che si rivedono nel Terzo Polo ad abbandonare i tatticismi di circostanza e abbraccino un progetto più di lungo respiro già partito da Todi il 28/29 gennaio 2011 e che va declinato senza indugi sul territorio per un progetto ambizioso che vuole dare risposte concrete alla società civile, intercettando la domanda di partecipazione dei cittadini e superando la fase di antipolitica in cui l’Italia è caduta e parlando il linguaggio della sobrietà e responsabilità” .

I lavori del Consiglio comunale

Nella serata di giovedì 27 ottobre si è svolto il Consiglio comunale della città di Policoro. In apertura lavori è stato bocciato un emendamento della consigliera di minoranza del Pdl, Livia Lauria, che chiedeva l’inversione dell’ordine del giorno con la discussione delle interrogazioni ad inizio lavori, emendamento respinto. Poi c’è stata la comunicazione del consigliere di minoranza, Antonio Di Sanza, con la quale ha dichiarato la nascita del gruppo “Policoro democratica” con Carmine Vetere capogruppo, motivando questa scelta dopo aver appreso dalla stampa “l’espulsione” dal gruppo cittadino del Pd, pur non avendo avuto nessuna comunicazione ufficiale. Di Sanza ha rimarcato il suo ruolo, e quello dell’altro componente di Policoro democratica, lista civica alle ultime amministrative del 2008, di oppositore all’interno del centro sinistra e che qualunque altro quadro politico ipotizzabile in futuro deve passare attraverso il vaglio degli elettori. Subito dopo Gianluca Marrese ha preso la parola dichiarando che il gruppo consiliare del Pd è formato da quattro consiglieri: egli stesso, Fabiano Montesano, Beatrice Di Brizio e Franco Labriola. Poi i lavori sono entrati nel vivo. La maggioranza Terzopolista ha votato l’ordine del giorno relativo al fondo di riserva azzerato per far fronte a spese imprescindibili, come ha sostenuto il relatore Nicola Lopatriello, come la gestione del servizio sociale del centro “Smile”. Inoltre il sindaco ha aggiunto che in sede di assestamento di bilancio il fondo, un accantonamento per la pubblica amministrazione, sarà rimpinguato ed utilizzato in futuro per altre spese impreviste. La maggioranza ha poi approvato, con l’astensione della minoranza, la modifica al regolamento disciplinante il doppio ingresso e il doppio servizio igienico per le attività di nuova costituzione di barbiere, parrucchiere e mestieri affini unisex (sia per uomo che per donna). Le interrogazioni non sono state discusse perché i consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l’aula. La minoranza ha criticato questa scelta politica della maggioranza e ha richiamato il presidente del Consiglio al rispetto dello Statuto comunale. Dal canto suo Giuseppe Callà ha replicato affermando che il presidente è anche consigliere e pertanto constato la mancanza del numero legale ha dichiarato sciolta la seduta.

domenica 30 ottobre 2011

Il Comune di Policoro ha aderito all’Area di programma

Giovedì 27 ottobre si è riunita la massima assise comunale alle 18:00. Tra i cinque punti all’ordine del giorno c’era anche l’approvazione dello schema di convenzione di adesione del Comune di Policoro all’Area di programma del comprensorio di riferimento. Il relatore, Nicola Lopatriello, ha affermato che si tratta di un nuovo modello di governance regionale, e che questo primo passo serve a definire poi in un secondo momento il Comune capofila nella conferenza dei sindaci che si terrà a Potenza, aggiungendo che si tratta di un’opportunità per lo sviluppo e la programmazione del territorio superando le logiche campanilistiche e perché no un primo passo verso l’unione dei Comuni. Nel dibattito che ne è seguito, il consigliere di minoranza del Pd, Franco Labriola, ha sostenuto che Policoro debba essere il faro dell’Area di programma, sette in tutta la Basilicata, di sua competenza per posizione strategica, servizi e popolazione residente, invitando il sindaco a candidare Policoro come Municipio capofila e città comprensorio. Sulla bontà dello strumento, Labriola si è soffermato citando i Pois e i Piot, programmazione settoriale (politiche sociali e turismo) dal basso che ha esaltato il protagonismo dei territori. Poi ha preso la parola Livia Lauria (Pdl), la quale ha manifestato le sue perplessità sulle Aree di programma: una sorta di Comunità montana rivista e corretta su cui ad oggi non si ha cognizione delle risorse economiche, ed Enti non riconosciuti dalla Costituzione. Mario Vigorio (Udc) ha invece motivato il suo si perché in un periodo di tagli governativi i Comuni con le Aree di programma si possono unire per la gestione di servizi intercomunali. Otello Marsano (Dc), ha sottolineato come, pur in mancanza di contenuti certi sul funzionamento delle Aree di programma, Policoro deve aderire ed essere comunità guida. Antonio Di Sanza (Policoro democratica), a nome del gruppo si è detto favorevole sul principio “dello stare insieme”, giusto, anche se ha manifestato dubbi nel mettere tutti i sindaci d’accordo nelle scelte programmatiche che si andranno a compiere, tenendo contro della varietà del territorio interessato e che inizialmente la Regione aveva in mente, in sostituzione delle Comunità montane (chiuse entro il 31/12/2011), di istituire le Comunità locali, Enti più idonei alla gestione intercomunale di servizi. Gianluca Marrese nel suo intervento ha detto che la Lucania uscendo dall’Obiettivo 1 e dalla sua fase transitoria dell’Ue, necessita di nuovi strumenti di programmazione e le Aree di programma sono delle opportunità per gli investimenti comprensoriali, concludendo che non sono Enti pubblici ma associazioni di Comuni. Anche Carmine Vetere si è espresso per il si a patto che prevalga il concetto dell’unione non solo formale ma anche sostanziale delle decisioni e determinazioni, e non la logica delle divisioni. Durante le operazioni di voto la maggioranza Terzopolista, il Pd, Udc e Policoro democratica hanno votato a favore del provvedimento, il Pdl si è astenuto.

sabato 29 ottobre 2011

Lopatriello scrive al sindaco di Coriano dopo la scomparsa di Simoncelli

Il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, ha inviato al collega della città di Coriano (Rimini) un telegramma con il quale manifesta la vicinanza della città lucana a quella dell’Emilia-Romagna per la tragica scomparsa domenica scorsa 23 ottobre del campione di motociclismo Marco Simoncelli: “Credo di interpretare i sentimenti di tutta la città che rappresento per la tragica morte di un ragazzo, prima che sportivo, di appena 24 anni su una pista di motociclismo durante la gara di MotoGp a Sepang (Malesia). Simoncelli era un motociclista preso a modello da molti giovani di Policoro, dove sono presenti due motoclub, atleti di professione e diversi appassionati di motociclismo. Non nascondo che vedere in Tv la terribile caduta che lo ha strappato per sempre al mondo delle corse e alla vita ha terrorizzato anche me. Quando muore un ragazzo, un giovane vitale, non ci si può non sentire tutti colpiti, a maggior ragione dopo la scena agghiacciante che si è presentata agli spettatori sul circuito malesiano. Ma al di là dell’aspetto sportivo SuperSic, com’era chiamato anche negli ambienti sportivi della mia città, era considerato un ragazzo modello per la semplicità con la quale ha affrontato la vita e grazie al suo candore e abilità alla guida della sua due ruote aveva scalato i vertici dello sport internazionale. Rimane vivo in noi il ricordo di un ragazzo che con il suo sorriso trasmetteva l’amore per la vita a tutti noi”.

La Sogin ritorna alla carica sul sito unico delle scorie radioattive

POLICORO - “La sciagurata ipotesi della creazione di un sito unico delle scorie radioattive potrebbe ritornare d’attualità”. A sostenerlo è il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello: “L’amministratore delegato della Sogin, Giuseppe Nucci, ha dichiarato il 25 ottobre a Roma durante un incontro sul piano industriale 2011/2015 della Sogin la necessità che si crei un sito di stoccaggio nazionale di tutte le scorie nucleari presenti in Italia, di cui farebbero parte anche 500 metri cubi di rifiuti l’anno prodotti dalle varie attività, comprese quelle di ricerca. A questo punto ci potrebbe essere il tentativo, l’ennesimo, di ubicarlo in Basilicata e in particolare a Terzo Cavone di Scanzano jonico. Naturalmente se le indiscrezioni dovessero essere vere, siamo pronti a rifare le barricate come nel 2003. Ero e sono rimasto contrario ad ogni forma, a volte anche subdola, si creazione di cimiteri di scorie in Lucania e in particolar modo in questa fascia di territorio. Siamo una realtà dinamica con un turismo in crescita e con strutture da far invidia a chiunque in Italia e all’estero. In questi anni la programmazione turistica ci ha portato ad avere in loco camping, circoli velici, lidi, hotel, alberghi, villaggi e tutto questo lavoro non può essere vanificato da tecnici e burocrati che non conoscono uno dei pochi territori incontaminati d’Italia dove per giunta c’è un’agricoltura intensiva e progredita invidiataci da tutta Italia. I sacrifici fatti dagli abitanti di questa terra, presenti e passati, li difenderemo a spada tratta da chiunque li vorrà cancellare in maniera autoritaria e senza motivi validi. L’ho detto e ripeto: non passiamo essere la pattumiera d’Italia e non ci si può ricordare del Sud e di una delle sue Regioni, la Basilicata, solo quando fa comodo, in negativo oltretutto, e non quando invece bisogna essere beneficiari di qualcosa. E mi riferisco ad esempio ai soldi post alluvione dell’anno scorso: il Veneto è stato premiato e noi per la stessa calamità siamo stati dimenticati. Pertanto si dimentichino Scanzano”.

Ma quei vestiti sono di Luca?

Sono riemersi dal nulla in cui sembravano relegati in anni di indagini complesse, ma per certi versi anche confuse da un’autopsia tardiva e poco utile a stabilire la dinamica della tragica morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i fidanzatini di Policoro trovati senza vita la sera del 23 marzo 1988. Parliamo dei vestiti che Luca indossava quella sera, scomparsi ufficialmente il 17 dicembre del 2010, quando fu riaperto il loculo del cimitero di Policoro per effettuare la seconda straziante autopsia sui resti del giovane. Un esame autoptico complesso per i 23 anni trascorsi dall’evento morte ed i 14 dalla prima perizia, effettuata dal professor Giancarlo Umani Ronchi dell’università “La Sapienza” di Roma. Proprio nell’ateneo, uno dei tanti depositi di reperti custodiva (forse) i vestiti chiusi nella protocollare busta in uso alla polizia scientifica. Nell’immediatezza dell’estumazione di un anno fa, la madre di Luca, Olimpia Fuina, denunciò subitola strana assenza di quei vestiti nel loculo; lei ricordava bene di aver chiesto che, nel 1996, dopo la prima autopsia, venissero chiusi nella nicchia insieme con la bara. Anche il necroforo del cimitero di Policoro disse di ricordare che fossero stati raccolti emessi dietro la bara, all’interno del loculo. Eppure, oggi, almeno secondo il pubblico ministero, Rosanna De Fraia, che coordina le nuove indagini dopo averne in un primo momento chiesto l’archiviazione, quei vestiti erano a La Sapienza. Il magistrato ne era talmente certa, da delegare agli agenti del Commissariato di Scanzano il recupero di quei bustoni. Quello dei vestiti è un ulteriore elemento di mistero, un’altra stranezza che si aggiunge alle tante accumulate in questi 23 anni su un caso che, forse, non si chiarirà mai. Soprattutto dopo che l’ultima autopsia, condotta dal professor Francesco Introna del Policlinico di Bari, è tornata indietro di 14 anni, riproponendo la morte per avvelenamento da monossido di carbonio, smentendo di nuovo le risultanze della Scientifica, che aveva certificato di non aver trovato tracce di monossido nei tessuti dei due giovani. Allora è legittimo chiedersi:in quei bustoni ci sono realmente i vestiti di Luca Orioli, o tutto potrebbe risolversi in un nulla di fatto? La risposta si potrà conoscere solo domani, quando alle 17.30 presso il Commissariato di Scanzano, i bustoni verranno aperti alla presenza della mamma di Luca e del suo avvocato, Francesco Auletta, oltre che dell’anatomopatologo, Francesco Introna e della Scientifica di Matera. Olimpia ricorda benissimo cosa indossava Luca quella sera, lo ha sempre indicato con la massima precisione, anche all’atto di denunciare, per l’ennesima volta, la scomparsa di quei vestiti. In quei bustoni dovrebbero esserci certamente un paio di jeans, una maglietta di cotone e un maglioncino, oltre che forse dei calzini. Molto probabilmente non ci sarà l’osso ioide, dalla cui frattura si potrebbe ipotizzare lo strangolamento di Luca, anch’esso misteriosamente scomparso. Olimpia saprà riconoscere con assoluta certezza quel vestiario, ne ricorda colori, fantasie e tessuto senza alcuna ombra di dubbio. Quindi, solo domani si potrà sapere se questo “miracoloso ritrovamento”, a un anno dall’estumazione e dalla contestuale denuncia di smarrimento, è una cosa seria o una bufala. Perchè anche quest’ultima ipotesi è verosimile, visto che in teoria questi reperti sono stati ammassati per 14anni in un deposito comune a tanti altri resti di omicidi o casi di morte violenta. E’ vero, probabilmente su quei bustoni c’è un contrassegno che li lega al tragico caso di Policoro, ma nulla vieta che ci sia stato un errore di archiviazione, commesso senza dolo nel 1996. Questo perché Olimpia aveva chiesto con determinazione che quei vestiti fossero custoditi
vicino la bara di Luca, visto che le indagini erano ufficialmente chiuse. Ma se, invece, la Procura fosse stata “illuminata” da un’intuizione risolutiva di questo angolo di mistero, l’analisi scientifica di quei vestiti potrebbe aprire qualche varco nelle indagini, nuovamente arenate sul monossido di carbonio. L’elemento determinante, che la difesa di Olimpia Fuina ha chiesto di cercare con la massima attenzione, è il Dna mitocondriale di eventuali terze persone, che dimostri la tesi dell’omicidio. Ma se quelli fossero davvero i vestiti di Luca, sullo sfondo restano comunque interrogativi piuttosto inquietanti: chi ha suggerito di cercare a colpo sicuro in quel deposito de La Sapienza, dopo un anno di indagini ed a pochi mesi dal deposito di una perizia, che rischia di mettere una pietra tombale sul caso? Se quella risposta ai fatti denunciati dalla mamma coraggio era così “a portata di mano”, perchè non la si è fornita più tempestivamente? I chiarimenti potranno arrivare solo dopo aver accertato che quelli sono realmente i vestiti di Luca.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

“Progetto Children”: venti ragazzi di Policoro a Banesti

Venti ragazzi di Policoro con un’età inferiore a 18 anni possono presentare la domanda entro le 12:00 del 30/11/2011 nell’ambito del “Progetto Children”, scambi culturali tra il Comune Jonico e quello di Banesti, il cui protocollo di intesa è stato sottoscritto tra il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, e il parigrado di Banesti, Petre Costache Ion il 15 maggio scorso. “Il gemellaggio –ricorda Lopatriello- sottoscritto nel 2008 serve a tenere vivo in tutti noi la figura di Dinu Adamesteanu, primo Soprintendente della Regione Basilicata nonché grande studioso delle origini Elleniche del comprensorio jonico le cui vestigia si possono ammirare presso il museo nazionale della “Siritide” di Policoro. Fu proprio l’ambasciata romena a Roma a suggerirmi il nome di Banesti quale città romena con la quale sottoscrivere il gemellaggio tra le due comunità. In questi anni abbiamo condiviso varie esperienze culturali, enogastronomiche, sociali e il “Progetto Children” rientra proprio in questa mission. Il 22 luglio 2011 sono arrivati da Banesti dodici ragazzi romeni e tre accompagnatori ospitati in una struttura ricettiva locale, l’Aquarius, dove hanno svolto attività ludico-sportive legate al mare, e sono rimasti molto soddisfatti dell’accoglienza e del soggiorno durato fino al 31 luglio, durante il quale hanno ammirato luoghi della città di Policoro ricchi di storia e di cultura. Ora saranno i ragazzi di Policoro, con questo avviso pubblico, ad essere ospitati a Banesti (Romania) da famiglie o strutture ricettive del posto, gratuitamente, per apprezzare costumi, usi, tradizioni della nazione Romania in uno scambio interculturale dal contenuto storico come previsto dal protocollo di intesa. Chiunque si voglia candidare a questa esperienza formativa può recarsi, entro i termini di cui sopra, presso l’ufficio sociale del Municipio di Policoro o inviare una email al seguente indirizzo: poli.sociale@cittadipolicoro.it”.

venerdì 28 ottobre 2011

Bando mensa scolastica

POLICORO - L’Amministrazione comunale ha reso noto l’avviso pubblico con il quale le imprese interessate possono presentare domanda per la gestione del servizio refezione scolastica per l’anno 2011/12. La procedura scelta è quella negoziata mediate cottimo fiduciario e la scadenza di presentazione della domanda è prevista per il 09/11/2011 alle ore 12:00: “Il servizio consiste –afferma una nota dell’Amministrazione nell’approvvigionamento degli alimenti, nella preparazione e distribuzione di pasti agli alunni e personale avente diritto nei quattro plessi della scuola di infanzia, in una sezione “Primavera”, due scuole primarie e una secondaria di primo grado di Policoro e potrà estendersi anche al centro diurno “Smile”. L’impresa aggiudicataria del servizio dovrà anche fornire: posate, bicchieri, acqua e tovaglioli. L’importo presunto del cottimo è 192 mila euro con base d’asta di 3,86 euro a pasto compresi gli oneri di sicurezza. I requisiti più importanti per le imprese sono: iscrizione alla Cciaa (Camera di commercio), essere in possesso di adeguata capacità economica, avere nelle proprie disponibilità un centro cottura nei pressi del Municipio di Policoro, aver già svolto tale servizio negli ultimi tre anni presso scuole somministrando un numero di pasti di almeno 40 mila all’anno. Attualmente il servizio è in fase di proroga all’impresa “La Cascina” che si è aggiudicata il precedente servizio, sempre previo avviso pubblico, alle stesse condizioni economiche”. Per ulteriori informazioni di ci può rivolgere presso gli uffici competenti dell’Ente.

Un processo da rifare

POLICORO – Tutto da rifare per un vizio di forma. Così Nicola Barbarinaldo, 80enne pensionato di Policoro che il 7 marzo scorso aveva sparato con un fucile da caccia, ferendolo gravemente in pieno volto, il vicino di casa, Giuseppe Accettura, tappezziere di 58 anni è tornato in libertà. Dunque il processo da rifare per la nullità della richiesta di giudizio immediato e del provvedimento che aveva portato ai domiciliari il pensionato, imputato ma di fatto mai interrogato. Così gli atti tornano al Pm e il processo da Pisticci va a Matera. Mentre per Barbarinaldo resta l’obbligo di non avvicinarsi a meno di 30 metri al tappezziere aggredito che intanto si è costituito parte civile. Cosa non semplice vista la vicinanza fra le abitazioni e la ritrovata libertà dell’indagato.

Fonte
La Nuova del Sud

Girare l’Italia a piedi. L’associazione “Camminamare” ha fatto tappa a Policoro





Girare il mondo in 80 giorni è un’impresa narrata in un romanzo di fine ‘800. Poi la tecnologia ha inventato potenti mezzi che probabilmente hanno ridotto il tempo della circumnavigazione del globo; però c’è chi, in epoca moderna, è rimasto ancorato solo alle proprie potenzialità per rimanere nella storia. Riccardo Carnovalini insieme ad altri cinque camminatori, e non maratoneti, come si definiscono sono partiti da Sapri (Campania) il 10 ottobre scorso e arriveranno a Nova Siri il 28 in un giro tra Tirreno e Jonio. In questo tour hanno fatto tappa nella serata del 24 ottobre a Policoro ospitati nella sala consiliare del Palazzo di città. “Noi –ha esordito il battistrada Carnovalini- abbiamo da quattro anni costituito l’associazione “Camminamare”, con sede in Liguria a La Spezia, e ogni anno scegliamo una porzione d’Italia da visitare a piedi. Questo per conoscere meglio la nostra nazione e scoprire sentieri e percorsi naturalistici ancora inesplorati. Inoltre durante il nostro cammino incontriamo: agricoltori, boscaioli e persone che vivono a contatto con la natura. I quali se vogliono possono aggregarsi a noi tranquillamente. Io personalmente conosco già questa porzione di territorio avendo percorso a piedi nel 1985 quasi tutta l’Italia, però per gli altri cinque è stata una piacevole scoperta. La scelta del nostro viaggio in questa zona d’Italia è dovuta al film di Papaleo “Cost to cost”, uno degli investimenti di promozione del territorio più importanti a mio avviso della Basilicata negli ultimi anni, e così su questa scia attraversiamo la Lucania, dopo aver toccato in Tirreno, e quella di Policoro è la penultima tappa del nostro giro che terminerà a Nova Siri dopo 450 chilometri circa. Prima della nostra partenza ovviamente ci organizziamo nelle soste, nei Municipi, e ci mettiamo in contatto con altre associazioni o semplici cittadini, (nel caso di Policoro sono stati ospitati dal consigliere comunale Pasquale Suriano ndr), che ci ospitano prima di ripartire verso le altre località del viaggio turistico. Durante il quale diffondiamo la cultura dell’ecosostenibilità, dell’energia alternativa, tutela e salvaguardia dell’ambiente contro ogni forma di inquinamento e cerchiamo anche di scoprire sentieri da inserire in una ipotetica mappa turistica da visitare. Infatti Correremare è nata per promuovere un turismo diverso rispetto ai tradizionali viaggi in aereo, treno, macchina, moto”. L’assessore comunale Mary Padula ha salutato i “viandanti” sostenendo che camminare a piedi fa bene alla salute e in questo loro viaggio in lungo e largo la Lucania possono ammirare la storia millenaria del territorio Jonico. Infine ha donato loro un gagliardetto ricordo. Anche Luigi Cappucci, maratoneta della città di Policoro, ha saluto i soci di Correremare ringraziandoli per aver inserito Policoro come meta del loro quarto viaggio italiano. Alle 09:00 del 25 ottobre sono ripartiti, sempre dal Municipio di Policoro, alla volta del traguardo di Nova Siri.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

giovedì 27 ottobre 2011

Partita raccolta firme contro la casta dei politici

POLICORO – Il Movimento cinque stelle, rappresentato nel centro jonico da Giovanni Lasalandra, ha iniziato la raccolta firme per la proposta di legge regionale di iniziativa popolare: “Zero privilegi Basilicata. Diamoci un taglio”. “Si può già firmare presso le segreterie –afferma uno dei promotori- comunali e dopo il ponte di inizio novembre contiamo di organizzare degli incontri pubblici nelle piazze della Regione per raccogliere le firme necessarie per chiedere che la casta dei politici si riduca, in questo momento di grave crisi economica, gli emolumenti e le indennità percepite. E lo facciamo chiamando a raccolta il popolo, stanco dei tagli subiti dai più a scapito di coloro che di sacrifici ne fanno pochi. Cerchiamo di riequilibrare l’ingiustizia sociale di chi ha indennità, diarie, vitalizi, rimborsi spese e chi non ha nulla avendo perso il lavoro o non ce l’ha proprio. In particolare la proposta di legge vuole ridurre del 50% i compensi dei consiglieri regionali, l’ indennità di carica e di funzione; eliminare il vitalizio oggi spettante ai consiglieri; eliminare l’indennità di fine mandato; eliminare i rimborsi forfettari, diaria, e sostituirli con rimborsi che coprano le spese effettivamente e realmente sostenute per gli spostamenti e per le missioni. Pertanto chiedo ai cittadini che condividono con noi questa battaglia di darci un appoggio massiccio in questa petizione popolare dal valore politico per la sopravvivenza dei più indigenti”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Stop all’abusivismo degli istituti di bellezza





POLICORO – Parrucchieri, barbieri, estetiste sono sul piede di guerra nella città jonica. Lunedì sera 24 ottobre in un esercizio commerciale nei pressi di piazza Eraclea si sono radunati per discutere di un fenomeno che sta assumendo proporzioni dilaganti in città e non solo: l’abusivismo. Ci sono persone che nella propria abitazione civile o anche presso la casa del “cliente” si recano con una certa facilità nell’espletare una mansione che richiede invece particolari accorgimenti soprattutto sanitari. Infatti nel taglio dei capelli o nella cura del viso e del corpo si può anche contrarre una malattia, in particolare l’epatite C, e di casi a Policoro ce ne sono. Questo il primo allarme lanciato durante l’adunanza alla quale si aggiunge anche un problema di legalità. C’è chi alza la saracinesca la mattina e la chiude la sera tutti i giorni, tranne la domenica e il lunedì, giornate di chiusura per questo genere di attività che rientra nel settore dell’artigianato, e incorre in controlli da parte di: ispettori del lavoro sull’assunzione di personale; dell’Asm (Azienda sanitaria materana) per quanto riguarda il rispetto delle norme sanitarie e del gruppo speciale dei Nas dei Carabinieri per lo stesso motivo; Vigili urbani per l’agibilità dei locali e rispetto degli orari e infine della Guardia di finanza per la corretta tenuta delle scritture contabili. Tutti adempimenti che pesano su tempo e sulla tasche di questi piccoli imprenditori che rappresentano una categoria numerosa in città, i quali negli ultimi anni hanno visto la loro professione liberalizzata e dunque esposta a una forte e illimitata concorrenza. Se a tutto ciò ci aggiungiamo che i venti di crisi di questi ultimi anni hanno contratto le spese per bisogni secondari, dopo il mangiare, ecco che l’abusivismo del settore prende piega non essendo esposto a quasi nessun rischio. Però la riunione di lunedì è servita per coinvolgere le istituzioni sulla necessità di una campagna di sensibilizzazione sul fronte del lavoro nero e dell’illegalità, a denunciare chi, e in qualche caso i nomi si sanno, “rovina la piazza” con un servizio poco professionale a costi abbattuti a volte anche del 50% da parte di coloro i quali sono alle prime armi essendo usciti dalla scuola di formazione da poco tempo. Non hanno paura della concorrenza, però chiedono che tutti siano trattati allo stesso modo emergendo e mettendosi in regola con gli adempimenti previsti dalla normativa in materia. All’incontro era presente come sindacalista della Cgil, Rocco Di Matteo, che in passato come consigliere comunale ha già trattato il problema e nelle prossime settimane metterà al corrente anche l’assessore comunale alle Attività produttive, Cosimo Ierone, per un supporto istituzionale sulla sensibilizzazione contro il lavoro nero e magari la stipula di un protocollo di intesa.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

mercoledì 26 ottobre 2011

Bruschetta lucana alla Coppa delle Regioni

POLICORO - Sarà lo chef executive Gianfranco Bruno, componente del team regionale e provinciale, a partecipare al concorso Coppa delle regioni in programma oggi a Milano fiere. Lo chef policorese, in rappresentanza dell'Unione regionale Cuochi lucani, presenterà una ricetta tutta lucana, la “Bruschetta di pane di Matera al vino Raboso in tre consistenze, ricotta Podalica e percoco di Tursi”. Una bella esperienza che conferma l'alta professionalità del cuoco lucano, il quale attualmente svolge la sua professione presso il complesso turistico Hotel Marinagri Luxury, Golf & Spa. Cinque giornate che vedranno la Federazione Italiana Cuochi protagonista di una serie di eventi e iniziative che spazieranno dalla gastronomia alla cucina, dai nuovi orientamenti alimentari alle nuove tecnologie. L'edizione intitolata “2011 La cucina nel futuro”, punta sulle tipicità con l'obiettivo di promuovere la conoscenza delle tradizioni rurali del sistema agricolo ed alimentare nazionale e di favorire il consumo consapevole, specialmente dei prodotti tipici e d'origine della dieta mediterranea quali alimenti a contenuto nutrizionale favorevole alla salute e in grado di contrastare i rischi derivanti da alimenti non nutrizionalmente corretti. «Il piatto che presento a questo concorso -ha spiegato al Quotidiano Gianfranco Bruno- rievoca la tradizione lucana attraverso i prodotti di un tempo come il pane di Matera riproposto in una bruschetta al vino Ravoso, la ricotta Podolica, il percolo bianco di Tursi». Passione, tradizione e innovazione questele doti che spiccheranno nel corso dell'Host di Milano dove lo chef ventiseienne Gianfranco Bruno non mancherà di esprimersi al meglio della sua professionalità già espressa in maniera egregia nel corso di altre manifestazioni. Infatti, lo scorso febbraio ha vinto la medaglia d'oro al concorso “Il cuoco dell'anno”, che si è tenuto ad Erba e con il team provinciale un'altra medaglia d'oro al concorso internazionale di Massa Carrara. «L'unione regionale cuochi lucani -ha dichiarato il presidente Rocco Pozzulo- è presente a 360° sul territorio nazionale e internazionale per promuovere la cucina lucana e la tipicità dei prodotti. La presenza all'Host di Milano è il segno dell'attenzione continua dei nostri chef impegnati quotidianamente nella elaborazione di piatti tipici rivisitati in chiave moderna capaci di attrarre i palati più esigenti di una clientela sempre più attenta alle tipicità territoriali».

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Giornata della biodiversità al Wwf di Policoro

Il decennio 2011-2020 è stato dichiarato decennio della Biodiversità dall’Onu (Organizzazione delle nazioni unite). Così nelle giornate del 22/23 ottobre anche l’oasi del Wwf della città jonica ha aperto le porte del suo splendido polmone di verde agli amanti della natura al: ''Biodiversamente 2011, il Festival dell'Ecoscienza''. Durante la due giorni sono state messe in campo azioni relative a laboratori interattivi e viaggi virtuali nel tempo e nello spazio sotto la supervisione di ricercatori ed esperti/appassionati, tra cui il policorese Antonimo Colucci, della natura. Ovviamente il filo conduttore è stato la biodiversità, come insieme di tutte le forme viventi geneticamente diverse e degli ecosistemi ad esse correlati, sottolineando come le risorse genetiche sono una componente della biodiversità. Anche le scuole sono state coinvolte in questo progetto di educazione ambientale, come ce ne sono tante durante l’anno presso l’oasi, gestita da una cooperativa, in località Idrovora della città di Policoro alla scoperta dei segreti della biodiversità, insieme ai protagonisti della ricerca scientifica “made in Italy”, che è alla base del benessere e della economia nazionale e mondiale. Infatti è stato sostenuto che la ricerca scientifica per la biodiversità significa tutelare il futuro di tutte le specie, compresa la nostra. Futuro che dipende dalla conoscenza del nostro pianeta. La ricerca sulla biodiversità è la garanzia di una nuova economia, che svolge un ruolo fondamentale per la sopravvivenza della Terra e delle generazioni che vi abitano. In programma di sabato si è aperto alle 09:00 con le scuole, poi c’è stata la visita del centro recupero tartarughe marine, escursioni, proiezione di filmati e visite naturalistiche guidate, e sulla falsariga di sabato si è snodata anche la giornata successiva, entrambe incentrate sulla tutela e salvaguardia dell’ambiente.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

martedì 25 ottobre 2011

Derby in pareggio, tutti contenti

POLICORO - Finisce in parità con un gol per parte il derby dello Ionio. Atteso dalle tifoserie riversatesi sugli spalti del “Rocco Perriello”, il big match ha fatto registrare un pareggio che può soddisfare le contendenti. La compagine di Valente è sembrata quadrata, rocciosa in fase difensiva, compatta e ben messa in campo, capace di una buona circolazione della palla, scattante e pericolosa nella fase offensiva. Ha fatto vedere un maggiore tasso tecnico il team di mister Bacci, che ha sofferto l'aggressività avversaria, non riuscendo ad esprimersi al meglio, anche per via di assenze pesanti. Faillace e Cati avrebbero fatto comodo, dando più penetrazione e robustezza alla squadra. La cronaca. Partono meglio i padroni di casa e già al 17' di gioco si portano in vantaggio con Castoro, lesto a raccogliere a centro area l'assist rasoterra di Bruno e ad infilare in rete alla destra di Maida. Al 24' il Real potrebbe pareggiare i conti, ma Di Sanza su ficcante servizio di Petilli permette a Coretti di fare bella figura respingendo di piede e gelando la tifoseria ospite. Ancora nel primo tempo solo un tentativo velleitario di Chiarelli dalla distanza e sull'altro fronte una fiondata di Modarelli che sfiora la base del palo. Alla ripresa del gioco la musica sembra la stessa con un Policoro sempre arcigno e il Real che fa fatica a costruire gioco. Episodio importante al 50'quando Saccente si becca la seconda ammonizione e lascia i compagni in inferiorità numerica. E mister Bacci fa la mossa giusta: fuori Scarati, difesa a tre e si gioca la carta Gallitelli. Al 60' Serritella si libera di Bartoli: lo ferma Maida. Una fiondata dalla distanza di Ostaku sembra entrare nel sette, ma Coretti ci arriva e alza sopra la traversa. E su una ripartenza
Real il subentrato Gallitelli riceve sull'out sinistro da Ostaku e fa una vera prodezza: il suo bolide in diagonale dai 25 metri attraversa lo specchio della porta e termina la sua corsa alla sinistra di Coretti, che, incolpevole, si deve inchinare. Il Real si fa più incisivo e si vede qualche buona trama, ma il Policoro non demorde e per poco non punge con Modarelli all'81', che spreca da buona posizione, e con Ragazzo all'82', ma anche in questa occasione Maida è impeccabile.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Ferrara a giudizio per cocaina Il gup: non c’è associazione a delinquere. Le difese: decapitata l’accusa di Woodcock

POTENZA - Dovranno comparire davanti ai giudici di Matera il prossimo 1 marzo: Franco Ferrara, Leonardo Costanza ed Elena Zippo. Venerdì mattina il gup del capoluogo Rosa Larocca ha smontato l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga che era stata formulata nei loro confronti dal pm Henry John Woodcock nell’ambito del filone “stupefacenti” dell’inchiesta sugli appalti di Tempa Rossa. Reggono gli indizi soltanto per alcuni singoli episodi di cessione di stupefacenti, in particolare cocaina, ed è per questi che il noto imprenditore di Policoro, il suo factotum e l’amica tarantina dovranno essere giudicati dal collegio della città dei Sassi. Per i legali si è trattato di una mezza vittoria. L’avvocato Filippo Vinci, legale di Ferrara e Costanza, commenta positivamente la sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste nei confronti dei suoi assistiti in relazione al reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Resta il rinvio a giudizio, anche se per episodi minori. In sostanza, commenta il difesa, una «decapitazione» della tesi accusatoria: «Ritengo - ha dichiarato Vinci - che la difesa debba dichiararsi soddisfatta di questo parziale risultato acquisito che decapita il grave reato associativo contestato dalla Procura della Repubblica di Potenza nel dicembre del 2008 e segnatamente dal dottor Woodcock». Un reato, quello dell’ associazione, «in base al quale furono emesse numerose ordinanze di custodia cautela in carcere». La sentenza di ieri dimostra a questo punto, «che le misure custodiali furono ingiustamente emesse». L’avvocato insiste poi sulla «assoluta inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche e ambientali» che saranno riproposte davanti al tribunale di Matera. Inutilizzabili perché «carenti di ogni motivazione ed effettuate in violazione di legge». Peraltro le stesse intercettazioni disposte nell’ambito di questo processo - continua ancora Vinci - «sono state già dichiarate tali dalla Procura e dal gip di Milano (dove è arrivato uno stralcio dell’inchiesta di Woodcock legato all’appalto per la costruzione della nuova sede della Regione Lombardi, ndr) perché come noi riteniamo sono affette da vizio di nullità insanabile». Soddisfazione piena invece per i legali di Gionni Giliberti, prosciolto
da tutte le accuse assieme a Luigi Anaclerio e a Giampiero Vinzi. Secondo Livia Lauria: «Non possiamo che essere contenti di quest’assoluzione perchè è il corollario di una posizione che abbiamo sempre perseguito dall’inizio e dell’esempio di come in Italia ci sono persone che subiscono custodia cautelare in carcere senza presupposti obiettivi ed oggettivi. Il gup non poteva far altro che prendere atto di quelli che erano gli elementi posti alla base dell’imputazione e vagliarli in maniera critica e puntuale». Più esplicito Giuseppe Mitidieri: «Giliberti era completamente estraneo ai fatti di causa. La procura gli aveva cucito un vestito addosso semplicemente sbagliato».

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

lunedì 24 ottobre 2011

Consigli per investire dalla “Copernico”





POLICORO – In questo momento di crisi economica non è semplice investire, per chi ha i soldi, nel mercato mobiliare. L’italiano medio preferisce andare sul sicuro con i titoli di Stato, che non rendono molto ma garantiscono qualcosa alla loro scadenza. Per fare chiarezza su come impiegare il sudore delle fatiche di una vita del contribuente, la società di intermediazione finanziaria “Copernico” ha organizzato una tavola rotonda giovedì 20 ottobre ore 18:30 presso l’hotel “Marinagri”. Tra i relatori tre consulenti finanziari: Marcello Agnello, Ivan Zanuttini e Saverio Scelzo. Nei loro interventi sono stati messi sotto la lente di ingrandimento i fenomeni geopolitici che negli ultimi anni sono stati tra le cause di speculazioni finanziarie e fuga di capitali dagli investimenti in borsa. Tra questi l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2011, il terremoto in Giappone, le tensioni sociali nel Maghreb, la crescita vertiginosa della Cina e di altri Paesi dell’Est asiatico del mondo. Ebbene questi accadimenti, secondo gli intervenuti, hanno portato addirittura gli Stati Uniti d’America ad un ridimensionamento economico: da quattro delle più grandi aziende su cinque tra le prime al mondo nel 2004 per produttività e patrimonio, oggi se ne contano la metà scavalcate da quelle dell’Impero Celeste maggiore creditore proprio degli States. Un focus è stato fatto anche sui titoli di Stato acquistati dalla banche con i soldi dei risparmiatori: una tassa sulle nuove generazioni, perché lo Stato, e quindi i contribuenti, sono coloro che pagano gli interessi ai sottoscrittori, che poi sono i cittadini stessi. Questo circolo vizioso ha portato l’Italia ad avere uno tra i più alti debiti pubblici del mondo, che non può essere foraggiato con i risparmi dei cittadini perché in questo modo il debito diventa sempre più alto. E per ridurlo si costringono i Governi a manovre penalizzanti: tagli verso le Pubbliche amministrazioni, tasse, con un Pil (Prodotto interno lordo) che cresce poco e quel po’ di ricchezza prodotta serve a pagare appunto gli interessi sui titoli di Stato. Come si esce da questo buco nero? Sempre secondo i relatori bisogna prima capire il progetto di vita di ciascun cittadino e poi procedere per ordine con una pianificazione dettata più dalla logica che non dai sentimenti o umori del momento, su cui anche i media a volte giocano un ruolo negativo facendo del “terrorismo” psicologico. In primo luogo se si ha voglia di vivere una vita senza troppi affanni la diversificazione degli investimenti è la prima cosa da mettere in campo, quella che da più garanzie. Ci sono fondi e azioni con buone performance, e anche se nel breve periodo sono soggetti a ribassi o perdite se si ha la pazienza di aspettare nel medio-lungo periodo danno delle buone rendite; non farsi prendere dal panico nel vendere titoli quando questi sono in calo perché l’andamento della Borsa è soggetta ad oscillazioni naturali; rivolgersi a personale qualificato e professionale nell’affidare i risparmi di una vita e diffidare da chi offre prodotti finanziari, in cambio, sulla parola e non sul prospetto, di rendimenti da favola. I lavori sono stati introdotti da Giuseppe Rubolino, anch’egli consulente, il quale ha evidenziato il punto obiettivo del convegno sullo stato di salute dell’economia mondiale.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

domenica 23 ottobre 2011

Simone (Dc) invita i cattolici ad entrare in politica

Si è concluso il meeting di Todi delle associazioni cattoliche italiane dove si è discusso tra l’altro del ruolo dei cattolici in politica. Sull’argomento il consigliere comunale di Policoro, Cosimo Simone, componente anche della segreteria regionale del partito della Dc interviene: “Chi si rivede nel mondo cattolico guarda la politica come carità e servizio verso il prossimo. Fatta questa premessa oggi abbiamo l’obbligo di scendere in campo, uscire dalla porta e andare in mare aperto contro una crisi del sistema Paese così latente. Le proteste di Roma dello scorso fine settimana sono la riprova che la società civile non ce la fa più non “a campare” ma a “a tirare a campare”. E meno male che soprattutto dalle parti nostre, al Sud, tiene ancora l’ammortizzatore sociale della famiglia, altrimenti le proteste sarebbero all’ordine del giorno. Chiediamo ad esempio con forza misure urgenti proprio per le famiglie come il quoziente familiare per alleggerire e sgravare i loro bilanci e vedere ridotta così la pressione fiscale. Purtroppo la disgregazione dei cattolici in politica ha indebolito anche le nostre proposte, ma oggi è arrivato il momento di dare più peso al nostro ruolo in politica senza se e senza ma. Anzi sarebbe un atto di coerenza con la nostra fede di persone che si sentono chiamate in causa per portare il loro contributo specifico, senza complessi di sorta e senza diluizioni ingiustificabili perché la presenza dei credenti in Cristo nella sfera pubblica non mira a imporre dei valori confessionali in un contesto pluralistico e complesso, quanto piuttosto a ricordare i valori primari sui quali si fonda ogni convivenza umana: vita, famiglia, libertà educativa e religiosa. Principi non negoziabili dai quali discende ogni altro valore necessario al bene della persona e della società. Entriamo nell’agone politico e facciamo sentire la nostra voce di cristiani da sempre presenza viva nella storia per il bene della comunità”.

sabato 22 ottobre 2011

La biblioteca “Massimo Rinaldi” on line

POLICORO - La biblioteca comunale “Massimo Rinaldi” di Policoro è la prima dei 131 Municipi della regione Basilicata inserita nel servizio bibliotecario nazionale on line. A comunicarlo è la direttrice del polo culturale di piazza Eraclea, Angela Delia, che, insieme alle sue collaboratrici, ha terminato l’apposito corso di formazione tenutosi a Potenza. Da qualunque posto d’Italia e del mondo andando sul motore di ricerca e scrivendo saperebas appare la schermata dalla quale si può verificare, inserendo il titolo del libro, se un determinato testo è presente nella biblioteca jonica per poi consultarlo. Finora sono stati caricati on line circa 3000 testi sui 12 mila complessivi che dovrebbero essere in rete, secondo i programmi delle bibliotecarie, entro sei mesi circa. Per ora ci sono le novità editoriali, i libri più richiesti. Lo stesso servizio in Basilicata è garantito dalla biblioteca provinciale di Matera, Potenza, da quella regionale del capoluogo lucano e da quella del Consiglio regionale. L’iniziativa serve a diffondere la cultura in ogni mezzo e in ogni dove, a maggior ragione su strumenti telematici oggi tra i canali di comunicazione più utilizzati dalle nuove generazioni senza tralasciare ovviamente quello tradizionale della biblioteca: luogo di approfondimento, confronto e laboratorio di idee.

venerdì 21 ottobre 2011

Callà: “Ripristinare la corsa rapida Nova Siri-Matera”

POLICORO - C’è anche il commissario di Policoro del Fli (Futuro e libertà), Giuseppe Callà, a sostegno della raccolta firme promossa nelle settimane scorse da alcuni cittadini del comprensorio jonico per il ripristino della corsa rapida Nova Siri-Matera, trasporto su gomma. “Ho già messo al corrente –spiega- il capogruppo della Provincia di Matera di Futuro e libertà (Fli), Augusto Toto, di farsi carico presso l’Ente provincia di ripristinare gli orari originari della corsa rapida Nova Siri-Matera con fermata a Policoro. La Provincia di Matera è l’istituzione competente per i trasporti pubblici nei 31 Comuni di riferimento. Però nella città di Policoro si registrano lamentale relative alla sosta di 20 minuti circa del pullman che parte da Nova Siri la mattina presto alle 06:15 con sosta a Policoro di 20 minuti che farebbe slittare l’arrivo nella città dei Sassi alle 08:00, creando non pochi disagi ai pendolari che lavorano nel capoluogo di provincia. Probabilmente gli orari sono stati calibrati sulle esigenze degli studenti che frequentano gli istituti scolastici di Matera, però dato che sul torpedone ci sono anche lavoratori per non penalizzare nessuno la soluzione più idonea per tutti sarebbe ripristinare la corsa rapida eliminando i 20 minuti di sosta a Policoro, in modo tale che l’arrivo sia anticipato di quel tanto che basta per garantire a tutti di poter espletare le proprie mansioni. Questo perchè il tragitto dell’autobus di per sé è già lungo fermandosi in molti Comuni dell’area jonica prima dell’arrivo a Matera. Pertanto a sostegno della raccolta firme dei giorni scorsi di alcuni pendolari della fascia jonica, auspico che la Provincia di Matera metta in campo la giusta sensibilità nell’eliminare i disagi dei passeggeri della prima corsa mattutina”.

Falotico, Mollica, Navazio. Il centro si riorganizza





POLICORO – Tre consiglieri regionali stanno girando la Lucania per testare il polso della società civile sui problemi reali di una regione che, stando all’ultimo rapporto della Caritas, è quella più povera d’Italia. E lo stanno facendo in un periodo di tregua politica, non in prossimità di campagne elettorali: il loro modus operandi è sicuramente da lodare. Se poi a tutto ciò aggiungiamo che rientrano nella circoscrizione di Potenza è un ulteriore punto a loro vantaggio sulla bontà della loro iniziativa. Così lunedì 17 ottobre Roberto Falotico, Franco Mollica ed Ernesto Navazio, quest’ultimo per motivi personali non è stato presente nella sala parrocchiale della chiesa Madre, hanno incontrato i cittadini di Policoro. Promotore dell’incontro Benedetto Gallitelli, ex amministratore della città di Policoro, il quale ha puntato l’indice sulla forbice sempre più larga tra Paese reale (i cittadini) e Paese legale (la politica), che proprio perché lontana dalla gente farebbe gli interessi solo della casta. Ha citato l’esempio di una Regione male amministrata con un dato: “L’ultimo consuntivo di bilancio è stato approvato, con la complicità della minoranza astenutasi, pareggiando i conti con le royalties del petrolio: un’entrata straordinaria che è servita per coprire spese ordinarie”, ritenendo gravissima questa scelta politica. Angelo Tosto, consigliere comunale di minoranza del Comune di Matera, ha spiegato come ci sia bisogno di un nuovo corso politico spezzando la rete di assistenza chiamata “Sistema Basilicata”, la quale ha impoverito la regione e dilatando a dismisura la spesa pubblica improduttiva. Un saluto è stato portato poi dal neo commissario cittadino del Fli, Giuseppe Callà, che ha insistito sulla necessità che il Terzo Polo faccia sintesi per strutturarsi sul territorio, e dagli amministratori Otello Marsano e Vincenzo Di Cosola. Infine Mollica e Falotico hanno parlato del nuovo intergruppo regionale di centro alternativo sia al Pd che al Pdl, ed un’area dove ci si sta per convinzione e non per convenienza del momento. Un processo non semplice quello di mettere insieme almeno sette consiglieri regionali, ma non impossibile se si cambia la legge elettorale nazionale e si chiariscano alcuni equivoci politici. Dunque dal loro punto di vista questo è un passaggio fondamentale per un ritorno alla politica fatta di sentimenti e passione in mezzo e tra la gente, proprio come stanno facendo loro in queste settimane. Il tutto per raccogliere istanze e portarle nella massima assise regionale quando sarà stilata la Finanziaria lucana. Tra le priorità emerse nella seduta policorese: l’abolizione dei ticket per gli anziani, l’approvazione del Piano dei Lidi per sbloccare una parte del turismo costiero, una rete di assistenza alla persona più robusta e professionale e soprattutto la fame di lavoro di almeno due generazioni che ancora oggi per i più fortunati significa mediamente vivere con 500 euro al mese.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

giovedì 20 ottobre 2011

Mario Milione: una morte avvolta nel mistero

POLICORO – Il 2011 è il settimo anno della morte di Mario Milione. A ricordarlo i necrologi affissi in città. Già perché quasi tutti, eccezion fatta per i familiari, se ne sono dimenticati. Milione fu trovato morto carbonizzato in un’ autovettura in una contrada tra Ginosa Marina e Castellaneta mentre rientrava da Taranto. Da subito si parlò di regolamento di conti all’interno della malavita tra esponenti locali e pugliesi dovuti allo spaccio di droga. Per molti di essi Taranto è sempre stata una città di riferimento per questi traffici illeciti e molti Comuni della Lucania sono infestati di polvere bianca, anche quelli dell’entroterra abbondanti a sé stessi dalla lontananza dai maggiori centri urbani, da presidi statali chiusi o accorpati e soprattutto dalla mancanza di lavoro. Così la devianza la fa da padrona. Ma al di là degli aspetti sociologici la vicenda di Mario Milione rimane uno dei misteri di questa regione. A differenza di tutti gli altri però di Milione non se parla. Come se esistessero morti di serie A e morti di serie B. Gli inquirenti non hanno cavato un ragno del buco sul mandante ed esecutore materiale del potenziale delitto: sia le forze dell’ordine del tarantino e sia la locale Compagnia dei Carabinieri di Policoro non sono risaliti a nulla. Ma quello che desta maggior preoccupazione è il silenzio che da sette anni regna intorno a questa morte. E nemmeno i paladini della verità e della giustizia di questa terra, radunati in associazioni che non perdono tempo ed occasione, giustamente, per ricordare ad ogni anniversario con manifestazioni coloro che non ci sono più per cause inspiegabili, si sono mossi per organizzare una fiaccolata, un sit-in o altri eventi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. E non si sono fatti impietosire nemmeno dalle grida di dolore lanciate in questi anni dai familiari di Milione. Così a ricordarlo ci sono soltanto i freddi manifesti fino a quando non saranno coperti.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Lopatriello: “Con il trasferimento del Commissariato a Policoro, Scanzano non perderà il controllo del territorio”

Il sindaco della città di Policoro, Nicola Lopatriello, dopo le polemiche dei giorni scorsi in merito all’imminente trasferimento del Commissariato di Polizia di Stato da Scanzano Jonico e Policoro, spiega: “Capisco il disappunto dei cittadini ma non queste guerre di campanile all’interno di un comprensorio dove tutti dovremmo sentirci cittadini del Metapontino. A Scanzano Jonico c’è chi chiede Consigli comunali ad hoc su questo tema, chi accusa il sindaco di non aver gestito bene il problema del trasferimento del Commissariato, quando nella riunione che avemmo il 19 settembre scorso in Prefettura fu tutto molto chiaro. La politica dei tagli governativi ha colpito tutte le Pubbliche amministrazioni, comprese le forze dell’ordine, e dunque c’è la necessità di razionalizzare le risorse economiche e ottimizzare quelle umane. Oggi il Commissariato di Scanzano è ubicato in una sede non idonea risalente alla Riforma fondiaria che necessita di continue manutenzioni con ulteriore dispendio di soldi pubblici, e non esiste alcuna possibilità di costruire un nuovo edificio. Pertanto nella riunione del Comitato per la sicurezza e ordine pubblico si è deciso di spostare la sede a soli 4 chilometri, a Policoro, dove c’è una caserma nuova inaugurata nel 2008 e oggi ospitante già il distaccamento di Polizia stradale di Matera. I locali sono tutti confortevoli sia per i pubblici ufficiali che per gli utenti, e a pochi metri dalla strada statale 106 jonica da dove poi si può raggiungere qualunque altra località in breve tempo. Sono convinto che l’accorpamento della Polizia stradale al Commissariato renderà tutto il circondario ancora più sicuro di quanto non lo sia oggi per il semplice motivo della presenza qui a Policoro già della Compagnia dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e a breve anche del Commissariato di Polizia. E la presenza così massiccia dello Stato non farà altro che coordinare e garantire meglio gli interventi sul fronte della legalità e della tutela dell’ordine pubblico in tutti i Comuni della fascia jonica, compreso Scanzano Jonico dove in questi giorni si è sollevata una protesta strumentale e campanilistica che non condivido in quanto si usa un settore così delicato, la sicurezza, per cavalcare politicamente un problema che non esiste. Mi sarei aspettato invece un dibattito più serio, in un momento in cui i bilanci dei Municipi sono ridotti all’osso, per costruire un futuro pensando ad una unione fra Municipi e perché no nel caso di Policoro e Scanzano pensare addirittura ad una fusione come annunciato in altre occasioni anni orsono. Scanzano può perdere il Commissariato ma non perderà il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine”.

mercoledì 19 ottobre 2011

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del presidente della squada di calcio del Real Metapontino Pasquale Casalnuovo

Il calcio come elemento unificante di due realta' joniche fondamentali per il
territorio del metapontino. Cosi' vedo il derby tra il Policoro Heraclea e il
Real Metapontino di domenica 23 ottobre. Un avvenimento che va oltre ad una
semplice partita di calcio. I tifosi che verranno allo stadio parteciperanno
domenica ad una vera e propria festa dello sport, in uno spirito di amicizia e
sana competizione. Quello che mi aspetto di vedere al "Rocco Perriello" e'che
le rivalita', se cosi' possono essere chiamate, vengano superate in nome del
fair play e del sano agonismo.Per questo rivolgo la proposta alla dirigenza del
Policoro di devolvere l'incasso in beneficenza, cosa che io faro' al ritorno
quando si giochera' a Montalbano Jonico. Che il derby sia , insomma, una
giornata di sana passione sportiva certo che le due tifoserie sapranno regalare
un grande spettacolo e applaudire il piu' bravo. Vinca , dunque, il migliore
sicuro come sono che a vincere alla fine sara' lo spettacolo.

Secondo corso di alfabetizzazione della Cri

POLICORO – Ripartono i corsi di alfebetizzazione per stranieri nel centro jonico. La data fissata dagli organizzatori della Croce rossa italiana, comitato donne, della sede di Policoro è, presumibilmente, il 7 novembre presso l’ex scuola primaria/elementare di piazza Dante, nel centro della città. I giorni prefissati, salvo variazioni di programma, sono il lunedì e il mercoledì dalle 17:30 alle 19:30. Le iscrizioni si possono formalizzare presso la biblioteca “Massimo Rinaldi” di piazza Eraclea fino al 30 ottobre. La commissaria cittadina, Rosa Modarelli, dopo il successo del primo corso terminato l’otto giugno 2011 e iniziato il 14 marzo 2011 spiega: “Tale percorso formativo è servito ad aiutare all’integrazione i molti extracomunitari presenti nella nostra città, i quali se da un punto di vista lavorativo hanno trovato un’occupazione, sotto il profilo sociale sono ancora emarginati e fuori dal tessuto socio economico cittadino. Da qui la nostra idea che ha anche un significato solidaristico di proporre un corso di lingua italiana. E visti i buoni risultati anche per l’autunno 2011 abbiamo deciso di riproporlo sperando di raggiungere almeno le adesioni di marzo dove abbiamo registrato 15 iscrizioni (soprattutto marocchini e romeni) e le docenti sono state: Adele Arbia, Angela Cardone, Rosa Galotto aiutate dalle coordinatrici Maria Lopatriello e Pina Durante. I corsisti sono stati seguiti in maniera individualizzata e hanno partecipato a lezioni ed esercitazioni sia collettive, calibrate in base alle esigenze linguistiche e formative evidenziate, che singole. Il materiale didattico è stato predisposto dalle insegnanti ed è stato mirato verso i discenti a far sviluppare il massimo delle abilità linguistiche con attività didattiche specifiche. Lo stesso contiamo di fare per queste seconda sessione”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Don Carlo si congeda da parroco della chiesa Madre di Policoro





La comunità del centro jonico ha salutato Don Carlo Ferrarotti dal suo ruolo di sacerdote della chiesa Madre Maria SS del Ponte sabato sera 15 ottobre. Un apposito comitato costituitosi ha organizzato una celebrazione civile sul sagrato della parrocchia di piazza Eraclea. Prima però la Santa Messa in cui il sostituto di Don Carlo, Don Antonio Mauri, ha ringraziato il suo predecessore per la missione di evangelizzatore che ha condotto per quasi mezzo secolo. Un ringraziamento a Don Carlo è arrivato anche dal vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, Mons. Francesco Nolè, impegnato a Napoli ma ha fatto pervenire un messaggio di ringraziamento a Don Carlo. Quest’ultimo con poche parole a margine dell’omelia ha sostenuto: “Tutti dobbiamo sentirci policoresi per dare a questa giovane e bella comunità un’ identità. Facciamo del bene agli altri perché in questo modo facciamo del bene anche a noi stessi, e lavoriamo tutti per il bene della nostra città”. Il circolo Acli (Associazione cattolica lavoratori italiana) “Massimilaino Kolbe”, adiacente la chiesa, ha donato al sacerdote una targa ricordo tramite il suo presidente di circolo, Giulio Sarli, per manifestare così la vicinanza di tutti i soci aclisti verso Don Carlo. Tra coloro che hanno voluto tributare un ringraziamento Raffaele Palmieri, professionista di Policoro e socio Acli, ripercorrendo la storia di Don Carlo: un uomo del nord, piemontese di Vercelli, che è venuto nel profondo Sud a guidare spiritualmente una comunità giovane, e grazie a lui oggi Policoro è una realtà ricca di solidarietà; Filippo Mormando ha sottolineato le straordinarie doti umane del parroco e il ruolo che egli ha dato alla parrocchia che degnamente ha rappresentato per tanti anni: testimone del territorio ed evangelizzatrice, cui Don Carlo ha fatto scoprire la bellezza della fede che dona la vita con la lettura della Bibbia; Mariella Acciaro del Cav (Centro di aiuto alla vita) nel donare delle sculture a Don Carlo ha evidenziato il suo impegno verso la causa della vita in tutte le manifestazioni. Infine il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, a nome dell’Amministrazione gli ha donato una targa raccontando come Don Carlo sia stato tra i promotori della crescita civile della comunità jonica e sempre impegnato sul fronte sociale e in particolare verso i giovani e lo sport, concludendo il suo intervento con l’organizzazione di una cerimonia civile nel Palazzo di città per il conferimento ufficiale dell’onorificenza di “Cittadino Illustre” di Policoro. Ha poi fatto gli auguri a Don Antonio Mauri, convinto che la comunità di credenti sia sempre in buone mani. Nella sua missione di pastore delle anime Don Antonio sarà affiancato dal giovane sacerdote colombiano Don Luis Rodriguez. Alla festa di commiato ha partecipato anche il complesso bandistico di Nova Siri.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

martedì 18 ottobre 2011

I podisti dell’associazione di Luigi Cappucci alla mezza maratona di Parma

POLICORO – L’associazione podistica amatori Policoro è stata presente con alcuni suoi iscritti alla mezza maratona di Parma del 12 ottobre. Su 21,97 chilometri gli atleti lucani hanno collezionato un quinto posto con Luigi Cappucci negli over 60 (M60) e primo nella categoria M65 con il seguente tempo: 2 ore e 48 minuti, Egidio Cirigliano è arrivato secondo al traguardo negli M40 con un’ora, 46 minuti e 32 secondi mentre Domenico Abatiello ha fatto registrare il discreto risultato, anche se fuori podio, di: 1 ora, 49 minuti e 30 secondi. “Personalmente sono soddisfatto dei risultati ottenuti da tutti i maratoneti –osserva Cappucci. La gara è partita da piazza Garibaldi per arrivare nella stessa centralissima piazza della città ducale. All’interno della mezza maratona a dire il vero ci sono state tre corse. Io ho partecipato a quella della Duchessa di 31 Km e 500 metri, la più lunga; poi c’è stata quella tradizionale della 21 chilometri dove si sono iscritti gli altri due atleti della mia associazione e infine quella di 10 chilometri rivolta ai medici. Il podismo è considerata la disciplina madre di tutta l’atletica, e per questo fonte di grandi soddisfazioni per tutti noi. Inoltre abbiamo apprezzato come una città a dimensione d’uomo con queste manifestazioni riesce ad promuovere la cultura della qualità della vita nelle città, i cui problemi di inquinamento sono tra le prime priorità per un corretto stile di vita. Attraversando la città ci siamo resi conto di come la gente apprezzi questi eventi e li chiede ai propri amministratori per tutelare l’ambiente dove vivono e generare quel pensare positivo che a volte manca nelle nostre comunità: cambiare abitudini si può se si vuole”. Vorrei anche sottolineare la presenza dell’associazione che rappresento alla maratona internazionale di Berlino di fine settembre con il socio Enzo Liuzzi.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Il Policoro consolida il primo posto in classifica

Se è la fuga giusta non è ancora lecito saperlo. Sono passate ancora troppe poche giornate e mister Valente, come al solito, predica umiltà. Ma fa sornione la sua parte e lancia il suo Policoro in vetta alla classifica del campionato di calcio di Eccellenza, in barba a chi non considerava di primissimo livello la squadra jonica. Sia pure su campo neutro (il Moliterno ancora calca il terreno di gioco di Tramutola, anche se sembra vicina l’inaugurazione del nuovo impianto Venezia - si dice - per la prima quindicina di novembre), ma espugnare il campo della Polisportiva rappresenta sempre un buon risultato. Valente è lanciato in testa grazie al guizzo di Serritella, intorno alla mezzora del primo tempo che ha saputo capitalizzare al meglio una ripartenza, superando il suo diretto avversario, il portiere Fittipaldi, rimasto ultimo baluardo di un contropiede magistrale. Ma quello che è balzato agli occhi è che i valdagrini hanno preso gol sugli sviluppi di una punizione a loro favore calciata malissimo. Parte subito forte la squadra di Valente che fin dai primi minuti fa capire le intenzioni con le quali è scesa in Val d’Agri: prima Bruno e poi Serritella impensieriscono la difesa di casa. Coretti è attento a parare su un’incursione di Piscopia. Ma in vantaggio ci vanno gli ospiti con il gol già descritto di Serritella, ed è lo stesso centravanti di casa a tentare la strada del pareggio, senza riuscirvi (tiro dalla distanza alto di poco). Nella ripresa chi si aspettava la reazione degli uomini di Montenegro resta deluso, perché è il Policoro, nonostante il vantaggio, a imporre la sua supremazia, nel chiaro intento di chiudere il risultato a proprio favore. Sulla strada tra il Policoro e il raddoppio si frappone però il portiere Fittipaldi, il migliore in campo. E così i rossoblù di Montenegro, dopo quattro pareggi di fila incappano nella sconfitta che ne ridimensiona i piani. Il Policoro, dall’altro canto, non può più nascondersi. Da ieri è la capolista del campionato e tutti dovranno fare i conti con i ragazzi jonici.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Due unita’ in più al Comune dalla Comunità montana

Il Comune di Policoro avrà due unità lavorative in più provenienti dalla Comunità montana “Basso Sinni”. Lo si evince dall’apposita delibera di Giunta municipale. “Poiché le Comunità montane sono in fase di chiusura e di riconversione in Aree di programma –afferma l’assessore comunale al Personale Filippo Vinci- attraverso la mobilità temporanea accoglieremo nel Municipio due professionalità in più rispetto a quelle della pianta organica e agli “esterni”. In questo modo i servizi che eroga l’Ente continueranno ad essere garantiti, a maggior ragione con personale in più, per dare maggiori risposte ai bisogni dei cittadini, visto che i vincoli del Patto di stabilità ci obbligano a non poter assumere nessuno in pianta organica. Però con questo strumento che la legge ci mette a disposizione non abbassiamo gli standard qualitativi dei servizi, nonostante alcuni pensionamenti e altri prossimi di dipendenti dell’Ente. Tuttavia vorrei precisare che si tratta di due lavoratori che presteranno servizio a tempo determinato nel Municipio di Policoro, in quanto dopo la definizione regionale degli Enti sub istituzionali ritorneranno alle loro originarie mansioni nelle Pubbliche amministrazioni dov’erano di ruolo. Ritengo che in questo periodo di difficoltà economiche un amministratore serio e responsabile si debba preoccupare di tutelare il lavoro in tutte le sue forme per non fare la fine di altre nazioni, vedi la Grecia, dove proprio nei giorni scorsi molti dipendenti pubblici sono scesi in piazza dopo il loro licenziamento; mentre anche la Bce, Banca centrale europea, chiede all’Italia interventi strutturali che vanno nella direzione di più mobilità nel mondo del lavoro”.

lunedì 17 ottobre 2011

E’ ritornata in patria la donna Ucraìna trovata con varie ferite sul corpo

POLICORO – Ha un nome: Payca Aprelska Rayisa la donna di nazionalità ucraìna trovata con varie ferite al corpo nella zona Madonnella di Policoro giovedì sera 7 ottobre da una macchina di passaggio. Mercoledì è stata dimessa all’ospedale dopo le cure dei sanitari del “Giovanni Paolo II” ma sull’evoluzione dei fatti c’è qualcosa di poco chiaro. Lei infatti sostiene di essere finita con la sua bicicletta in un canale di via Liborio Romeo procurandosi delle ferite. Però per una settimana intera non ha proferito parola. Muta come un pesce. Anche la ricerca di alcuni connazionali dove sarebbe stata ospitata, Nova Siri, non ha dato grande esito per le indagini chiuse come un semplice incidente. Tra di loro sembra che regni l’omertà. La donna si è recata ieri nella caserma della Polizia locale di Policoro per chiedere indietro il velocipede, ma quando le è stato risposto dal capitano Antonio Labate che doveva fornire un documento la donna è rimasta basita. Gesticolando ha fatto capire di non averne uno, comportamento che avrebbe tenuto anche durante la degenza nel presidio sanitario dato che non ha spiccicato una parola. Quando però i vigili le hanno comunicato che non avrebbe ricevuto la bicicletta se non dietro presentazione del documento la donna non sapeva più cosa fare. A nulla è valsa la mediazione di altri connazionali “complici” della donna nel non fornire le generalità dell’ospitata in casa loro. Così dopo un tira e molla le è stata effettuata una perquisizione e nel fondo della borsa che portava con sé è stato trovato il documento: un passaporto. Confermata la nazionalità, ucraìna, mentre gli anni sono 65. A questo punto il quadro della situazione si è fatto un po’ più chiaro poiché sapendo nome e cognome i vigili non ci hanno messo molto tempo a fare i dovuti riscontri del caso e risalire ai motivi per i quali la donna era a Policoro: aveva effettuato un periodo di prova presso una delle famiglie più in vista del centro jonico come badante per stabilizzarsi dopo a Nova Siri nello stesso settore. Tuttavia la donna nel richiedere indietro il suo mezzo di locomozione ha fatto capire di voler tornare in patria partendo da Roma. Decisione strana sia perché non è stata mandata via dalla famiglia dove lavorava e sia perché aveva i mezzi di sussistenza per poter continuare a vivere in zona: vitto, alloggio e salario mensile. Tuttavia l’episodio di giovedì 7 non è penalmente perseguibile poiché la donna non è stata ricoverata in prognosi riservata e le indagini delle forze dell’ordine si sono prima bloccate di fronte alla mancanza di documenti della donna e poi archiviate come incidente. A vedere la donna prima della partenza sembrava che vivesse in uno stato di paura e le ferite non sembrano proprio da semplice incidente.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Il corso “Ide@zione culturale” procede a gonfie vele




POLICORO – Il corso di formazione “Ide@zione Culturale” promosso e organizzato dall’ente Enfor del centro jonico che vede impegnati 14 partecipanti procede a gonfie vele. Già da tre mesi lavorano nello studio del territorio e nella ricerca di materiale utile alla realizzazione di un portale web che fornirà agli utenti una mappatura completa dell’offerta culturale dell’intera regione. Da poco è terminato lo stage di dodici giorni tra Modena, Bologna e Ferrara. Il tirocinio ha permesso a tutti i ragazzi di monitorare e studiare le fasi di realizzazione di un evento culturale, che è l’ obiettivo del corso stesso. Formative le visite e i contatti con realtà consolidate quali il Festival della Filosofia (a Modena, Carpi e Sassuolo), la Bop Area, l’Associazione “Hamelin” di Bologna, che si occupa di fumettistica e letteratura per ragazzi e l’Associazione “Rievocare” di Susanna Tartari, a Ferrara, esperta di rievocazioni storiche a livello nazionale. In corso visite guidate da esperti del settore in numerosissimi comuni della Basilicata, occasione per fare il punto sul panorama culturale e turistico, reperire materiale informativo e fonti che serviranno alla messa in rete della mappa di eventi attraverso il sito in fase di realizzazione e che sarà presentato già nei prossimi mesi. Prevista, inoltre, entro fine corso la presentazione di una brochure informativa che racchiuda gli stessi contenuti del portale e un Dvd. I futuri manager culturali stanno curando, inoltre, l’organizzazione del Festival del fumetto in programma per il 2 e 3 giugno 2012. Evento in partenariato con il progetto “La Città della Pace per i bambini” di Scanzano Jonico, ideato dal premio nobel per la pace 1976 Betty Williams. L’iniziativa è rivolta alle classi terze e quarte delle scuole primarie di Policoro, Scanzano Jonico, Rotondella e Guardia Perticara. Saranno ospiti della due giorni organizzata in piazza Eraclea a Policoro alcuni comuni lucani che avranno la possibilità di allestire stand-vetrina per presentare le proprie peculiarità culturali e turistiche. “Sono molto soddisfatto del percorso formativo fin qui realizzato e soprattutto – ha detto il presidente Enfor, Cosimo Minonni - per l’entusiasmo dei ragazzi che cominciano ad intravedere anche in corsi di formazione così strutturati la possibilità di costituire per il futuro società, associazioni e nuove possibilità di lavoro. Un ringraziamento particolare va ai partner “La Mela di Odessa” e “Welcome Lucania”, oltre che a “Bop-Area” di Modena che ci ha permesso di conoscere altre realtà diventate parte integrante del progetto stesso nella figura del suo referente, Enzo Perriello, figura determinante per la messa a punto del corso e che sarà direttore artistico dell’evento finale. Va sottolineata, infine, una scelta mirata del corpo docenti, tutti esperti del settore”. Già in itinere una fitta rete di relazioni nazionali e transnazionali: il gruppo sarà a Nizza dal 5 al 10 dicembre 2011 presso il Co.A.L.C.it, centro che si occupa di cultura italiana all’estero, nuovo stage a Bologna dal 28 febbraio al 3 marzo prossimi nell’ambito del festival internazionale del fumetto “Bilbolbul”, organizzato dall’associazione “Hamelin”, e a maggio 2012 è prevista la partecipazione al “Maestro Events” di Zeist (Olanda), occasione per promuovere all’estero il materiale realizzato durante il corso.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Processo Francesco Mitidieri: un altro mese per la perizia

POLICORO - Si dovrà attendere ancora un mese, prima di conoscere l'esito della perizia fonica, commissionata al tecnico Aldo Gallo sulla registrazione effettuata dal padre di Antonio Francese, il giovane di Cassano allo Jonio imputato dell'omicidio di Francesco Mitidieri, il 23enne di Policoro ucciso a coltellate durante una mega rissa scoppiata davanti
a un discopub della città jonica nella notte tra il 7 e l'8 maggio 2005. Martedì scorso, la Corte d'assise di Potenza si è nuovamente riunita con l'intento di acquisire già la perizia, ma Gallo ha chiesto una proroga di 30 giorni, che scade il prossimo 6 dicembre. Lo scorso 5 luglio era stato conferito l'incarico al perito, che dovrà analizzare il contenuto e verificare
l'autenticità di un file audio prodotto dal padre di Francese, il quale all'indomani dell'omicidio condusse indagini private, sentendo presunti testimoni e persone informate dei fatti. Il tutto nel tentativo di scagionare il figlio, accusato di aver provocato la morte di Mitidieri, con un fendente sferrato al cuore. La registrazione al vaglio del perito, secondo la difesa di Francese, andrebbe a smontare e contraddire l'accusa di minaccia mossa al padre da uno dei testi del processo, l'autotrasportatore Carlo Achillea. Solo gli esiti di questa ulteriore indagine sulla trascrizione della traccia audio potrebbero indurre a stabilire se aggiungere un ulteriore doloroso tassello penale a questo atto di sangue, che ha coinvolto tutta la città in questi ultimi sei anni e mezzo. Infatti, la trascrizione della traccia acquisterebbe un valore rilevante per la difesa di Francese, perché andrebbe a contraddire le accuse di minacce mosse al genitore del giovane calabrese da parte di Achillea. Nel corso delle precedenti udienze, Achillea avrebbe infatti dichiarato di essere stato indotto dal signor Francese, attraverso minacce, a rilasciare falsa testimonianza per scagionare il figlio imputato. L'iter processuale ha già visto la condanna per rissa aggravata (con rito abbreviato) dei due amici di Francese, Fabio Pulignano e Gianluca Cosenza di 28 e 25 anni. Nel maggio 2010 i due ragazzi furono condannati anche al pagamento di una multa di 300 euro, rigettando la costituzione di parte civile delle famiglie di Mitidieri e Gianfranco Prillo, quest'ultimo disabile amico della vittima, rimasto ferito seriamente nella rissa. Nel procedimento sono persone offese i familiari della vittima e Prillo, assistito dall'avvocato Giuseppe Rago. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Policoro e coordinate dal pubblico ministero di Matera Elisa Sabusco. L'arma del delitto non è mai stata rinvenuta. In questi anni si sono susseguite manifestazioni e fiaccolate, perché tutta la comunità di Policoro e la famiglia della vittima non vogliono un capro espiatorio, ma il vero e accertato responsabile.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

domenica 16 ottobre 2011

Scarsa redditività e nubifragi l’agricoltura è in ginocchio

La Cia chiede tempi rapidi per gli indennizzi
POLICORO. La crisi dell’ortofrutta e la situazione post alluvione dei primi di marzo del Metapontino sono stati al centro del dibattito tra i temi affrontati a Policoro dal comitato direttivo comunale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte il direttore regionale Luciano Sileo e il responsabile dell’Ufficio economico Paolo Carbone, che si è concluso con l’elezione dell’agricoltore Leonardo Persiani a presidente della sede di Policoro della Cia. La campagna ortofrutticola estiva nel Metapontino, si è tra l’altro sottolineato, è stata caratterizzata da grandi difficoltà specie per la riduzione dei prezzi pagati da grossisti ed industrie di trasformazione ai produttori agricoli. Le nettarine sono il prodotto di qualità che ha spuntato i prezzi più bassi accrescendo il già forte divario tra i costi aziendali e la redditività. Quanto alla situazione post-alluvione, i dirigenti comunali e regionali della Cia hanno espresso soddisfazione per il provvedimento del dipartimento regionale agricolo, che integra l’area originariamente individuata dalla Giunta regionale con la delibera 751 del 2011 tra quella danneggiata dall’evento calamitoso. Il provvedimento – è stato evidenziato – raccoglie le sollecitazioni delle stesse organizzazioni agricole dei Comuni di Pomarico, Craco, Albano di Lucania e Calciano. La questione degli indennizzi per i forti danni subiti e per favorire la ripresa produttiva delle aziende del Metapontino richiede comunque un’accelerazione delle misure previste attraverso il finanziamento dei 7 milioni di euro contenuto nell’ultima manovra finanziaria del Governo e da parte della Giunta regionale. La Cia ha comunque sollecitato innanzitutto il Governo a dare risposte adeguate.

Fonte
La Gazzetta della Basilicata

Policoro, lettera di plauso al reparto di Rianimazione

POLICORO - Riceviamo e pubblichiamo volentieri una lettera di plauso rivolta da alcuni pazienti al reparto di Rianimazione dell’ospedale di Policoro, guidato dal dottor Paolo Panetta. A tutto il personale del reparto di Rianimazione, non ci sono parole che possono esprimere tutta la nostra gratitudine per il vostro operato, la vostra umanità e disponibilità, per averci regalato quei momenti, a noi preziosi, accanto al nostro amato papà e marito Antonio. Noi non possiamo che pregare il Signore, affinché sia a voi tutti di sostegno nella vita e nel difficile lavoro che svolgete. Un grazie di cuore.

Incontro su Piano dei Lidi

POLICORO - L’assessore alle Attività produttive del Comune di Policoro, Cosimo Ierone, ha incontrato martedì 11 nel Palazzo di città gli operatori turistici, gestori dei lidi, per discutere con loro il Piano dei Lidi: “Con la variante al Piano regionale dei Lidi –afferma- licenziata dalla Regione Basilicata mesi fa, gli operatori presenti, che ringrazio per il contributo costruttivo dato alla discussione, hanno manifestato le loro osservazioni alla variante e come Amministrazione comunale ci faremo interpreti di queste istanze prima dell’approvazione definitiva in Consiglio regionale. Riteniamo tale strumento fondamentale per l’afflusso turistico sulle coste lucane, che potrà finalmente stabilizzarsi grazie all’elevamento della qualità dei servizi che il Piano indurrà. Gli operatori potranno quindi pianificare i loro investimenti sulla base di maggiori certezze. Questa prima discussione è servita per capire gli umori degli operatori su un tema così delicato per il futuro turistico della nostra area, e a queste ne seguiranno altre su tutti i problemi inerenti il mondo produttivo della città. Infatti riteniamo il turismo balneare un settore con alte potenzialità di crescita e, partendo da questo dato, si potrà lavorare per rafforzare l’immagine di una città che punta sulla qualità dell’accoglienza, forte di un’esperienza maturata negli anni. Il Piano dei Lidi è lo strumento che consente alle imprese che operano nelle aree balneari di poter programmare investimenti e migliorie nella offerta dei servizi offerti ai consumatori. Inoltre è anche lo strumento fondamentale che consente alle imprese del settore di poter avere certezza di sopravvivenza, attraverso l’istituto delle concessioni, costituendo il primo passo per legittimare la presenza e la permanenza, almeno per il prossimo ventennio, di quelle imprese che da almeno altrettanto tempo hanno rappresentato un presidio di legalità, di tutela ambientale e di disponibilità per i vacanzieri e per tutto il sistema turistico costiero. Ora però chiediamo un segnale concreto alla Regione nel più breve tempo possibile per dare più certezze a noi amministratori e agli stessi addetti ai lavori poiché lo strumento serve a farci capire l’importanza della destagionalizzazione turistica, già operata per giunta da alcune strutture ricettive con risultati entusiasmanti a Policoro”.

sabato 15 ottobre 2011

Atti vandalici nel parcheggio del PalaErcole




POLICORO - Lo scorso 6 ottobre due agenti della Polizia locale relazionavano all’Amministrazione comunale sugli ennesimi atti di vandalismo al patrimonio pubblico. Nella fattispecie i pubblici ufficiali rilevavano danni alla segnaletica verticale del parcheggio “Vincenzo Latorraca” di ingresso dell’impianto sportivo “PalaErcole” di via Umbria, all’arredo urbano e la stessa indicazione denominante la piazza è stata abbattuta. “Siamo alle solite –commentano il sindaco di Policoro Nicola Lopatriello e l’assessore agli Affari generali Filippo Vinci-. Non sono valsi gli accorati appelli del passato verso questi incivili che non trovando valvole di sfogo più “urbane”, e non avendo altro da fare di più costruttivo, prendono come bersaglio privilegiato tutto ciò che è pubblico, e dunque anche loro e delle rispettive famiglie. Il polivalente e tutto ciò che lo circonda è un biglietto da visita per chi lo utilizza: squadre di calcio a cinque, volley, o semplicemente per il tempo libero. Ed esso è frequentato anche da residenti in altri Comuni. Lo spettacolo dato soprattutto in questi ultimi giorni è indegno, ed abbiamo già avvisato le forze dell’ordine che non ci penseremo due volte a denunciare, chi sarà preso in flagranza di reato o ci saranno testimoni con prove schiaccianti, questi teppisti da strada. In alternativa chiederemo che siano loro stessi o le rispettive famiglie a farsi carico dei costi dei danni”.

Ferrara: “Disagi stazione, presto pannello numeri emergenza”

POLICORO - “Lunedì 10 ottobre alla stazione ferroviaria di Policoro si è verificato un grave ritardo del treno Crotone-Milano”. A dichiararlo è il consigliere comunale Giuseppe Ferrara: “C’erano una ventina di persone che aspettavano il treno diretti nel capoluogo lombardo già prima delle 20:00, poichè come da orario di Trenitalia la partenza dal centro jonico ogni sera è intorno alle 20:05. D’accordo che i treni in Italia non hanno mai brillato per puntualità, e comunque un ritardo di qualche minuto può essere fisiologico. Però partire intorno alle 01:00 è un grosso disagio per tutti gli utenti. Anche perché la stazione per i tagli operati già tempo da tempo da Trenitalia è sfornita dei servizi essenziali dopo un certo orario. Meno male che la sensibilità dell’ operatore commerciale del bar ha fatto sì che i passeggeri potessero utilizzare i servizi igienici privati della sua attività commerciale fino alle 22:30, ritardando la chiusura del negozio di vicinato di novanta minuti rispetto al tradizionale orario. Così dopo la sua chiusura del treno nemmeno l’ombra e la protesta civile si è fatta più insistente contro questo inusuale ritardo, annunciato dallo speaker solo una volta tra le 21:30 e 22:00, tanto che sono stati avvisati anche i Carabinieri della locale Compagnia, i quali hanno fornito agli utenti il numero della Polfer della più vicina stazione. Così la seconda chiamata alle forze dell’ordine metteva al corrente i cittadini che il treno era partito da Sibari (Cs) alle ore 23:40 e arrivato nel cuore della notte dopo le 01:00 a Policoro. Meno male che le condizioni climatiche erano buone altrimenti sarebbero rimasti all’addiaccio per molte ore prima della partenza per il capoluogo meneghino. Sulla base di questa esperienza negativa vissuta sulla pelle di alcuni passeggeri, come amministratore di questa città mi faccio carico di far installare già dai prossimi giorni un pannello segnaletico con numeri di emergenza sia alla stazione ferroviaria che al terminal “Bus Egeo” di Policoro”.

venerdì 14 ottobre 2011

Sopralluogo di Viola e Padula nella scuola “A. Moro”

POLICORO - L’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Viola, e quello alla Pubblica istruzione, Mary Padula, della città di Policoro nella mattinata del 13 ottobre si sono recati in alcune scuole della città dai Dirigenti scolastici. In particolare nell’istituto “Aldo Moro” di via Allende, scuola media inferiore, diretto da Francesco Dellorussso, reggente anche della scuola primaria “Giovanni Paolo II” di corso Pandosia. Quest’ultimo ha sottoposto all’attenzione dei due amministratori la necessità di lavori di copertura della palestra scolastica, non impermeabile alla pioggia; la percorribilità delle strade interne, non asfaltate; la tinteggiatura delle facciate esterne soprattutto del plesso scolastico di via Allende oggi bersaglio dei “graffitari”; lavori interni di miglioramento dell’ambiente scolastico dei discenti e docenti, tra cui è stato sottolineato il disagio di chi frequenta il laboratorio di informatica, che per bassa tensione di corrente elettrica non vede contemporaneamente accesi tutti i computer. Inoltre Dellorusso, insieme ad una docente della sua scuola, ha manifestato l’esigenza che la Giunta municipale entro il prossimo 17 ottobre approvi la delibera relativa al dimensionamento scolastico dalla quale si evince che Policoro avrebbe i numeri per ospitare istituti comprensivi accorpando scuole di Comuni limitrofi a quelle joniche più organizzate, grandi e facilmente raggiungibili. Dal canto loro i due amministratori hanno sostenuto che il primo passaggio amministrativo è quello di mettere nero su bianco le criticità emerse in una relazione tecnica di cui se ne occuperà un dipendente dell’ufficio comunale preposto, per poi intervenire sulla base delle disponibilità economiche dell’attuale bilancio 2011; e in un secondo momento pianificare meglio nel prossimo bilancio di previsione altri interventi. Infine l’assessore Mary Padula sul piano di dimensionamento scolastico ha rassicurato il preside sul suo impegno in merito sia alla deliberazione municipale che a farsi promotrice verso la Provincia di Matera che la città di Policoro avrà un ruolo centrale nei piani di accorpamento scolastico regionale, seppur in un’ottica di tagli continui al settore.

I fantini jonici si fanno strada

POLICORO - Sono state ottime le performance dei fantini policoresi del “Tucci team”, impegnati nel concorso ippico nazionale di salto ostacoli, svoltosi ad Altamura (Ba), presso il centro ippico sport equestri. I ragazzi dell'Asd lucana, seguiti dal presidente, Vincenzo Tucci,hanno davvero ben figurato al cospetto dei migliori binomi di Puglia, Calabria e Basilicata. Da notare il ritorno alla “buona equitazione”, fatta di stile e determinazione, caratteristiche che hanno sempre contraddistinto i ragazzi jonici,ma che negli ultimi periodi erano venuti a mancare. Vittoria con percorso netto per quattro allievi del team; prima vittoria per l'amazzone Laura Ferrara e il cavaliere Fabrizio Lofrano, mentre si conferma in forte ascesa il giovanissimo Nicola Cafaro, che ha siglato la terza vittoria in quattro gare e ritorno in forma anche per l'altra amazzone junior Greta Di Pierri, lontana da qualche mese dai campi di gara. Buona prova macchiata da un solo errore, per le promettenti Elena e Francesca Ferrara, all'esordio nella categoria superiore. Sottotono, invece, le prove degli allievi Gabriella e Salvatore Lofrano, al di sotto delle loro possibilità; mentre il capo-equipè è incappato in una giornata storta del suo cavallo, che gli ha procurato una brutta caduta. «Belle performances dei miei ragazzi, spero che queste vittorie servano da incentivo per fare sempre meglio. Di certo le vittorie portano gioia e voglia di migliorarsi e questo è quello che ogni maestro cerca nei propri allievi». Intanto, nei giorni scorsi, è partita l'avventura arentina per il “binomio lucano”. Da mercoledì a domenica, Vincenzo Tucci e Crudelitas, cavalla dal mantello grigio di 5 anni, saranno impegnati presso l'Arezzo Equestrian Center per le finali del circuito Unire, dei giovani cavalli italiani. Oltre 300 cavalli al via, che si daranno battaglia nelle 5 categorie programmate sui 4 ottimi campi di gara del centro toscano; cavalli provenienti da tutta la penisola, isole comprese, per quella che è considerata, come la più importante vetrina nazionale dell'anno, sia per i cavalieri che per gli allevatori; infatti questi ultimi in questa manifestazione vedono all'opera i frutti dei loro sforzi. Tucci e Crudelitas rappresentano il primo binomio tutto lucano che prende parte ad un campionato italiano.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Lo sport raccontato dai protagonisti






POLICORO – Lo sport come mai nessuno lo ha raccontato. L’Unione nazionale veterani dello sport (U.N.V.S.), sede di Policoro denominata “Magna Grecia”, di concerto con il Coni e il Comune di Policoro ha organizzato una tavola rotonda lunedì sera 10 ottobre nella sala consiliare del Municipio dal tema: “La storia dello sport dal 1500 ad oggi”. Tanti i relatori invitati. Tra questi Michele Barbone, componente della Giunta del Coni, il quale ha fatto il punto sullo stato di salute dello sport in Italia: “Si è passati da una piccola percentuale, il 2%, di coloro che praticavano sport negli anni del dopoguerra ad arrivare a punte di oltre il 60%, con un’associazione, palestra, ogni 600 abitanti. Lo sport è il settore più capillare oggi nella società civile la cui presenza è addirittura superiore a quella di bar, ristoranti, luoghi tra i più frequentati dagli italiani. Inoltre lo sport rappresenta il 3,1% del Pil (Prodotto interno lordo ndr) del Paese. Proprio per gli interessi che vi ruotano intorno, il Coni ha il compito di vigilare, organizzare, coordinare affinché interessi illeciti non attecchiscano in questo mondo dal grande risvolto sociale economico. Oggi affiliate al Coni ci sono 45 federazioni sportive agonistiche; 18 federazioni associate; 14 enti di promozione sportiva e 19 associazioni benemerite tra cui c’è anche l’U.N.V.S.. Questo è il mondo dello sport oggi in Italia. E in un momento difficile non possiamo sottrarci alla linea di austerity sottoposta ai cittadini dal Governo. Nelle scorse settimane è stato diramato un documento programmatico sulla razionalizzazione della spesa anche nello sport. Tra le ipotesi c’è anche quella di sopprimere le strutture provinciali, facendo rimanere solo il referente provinciale, anche se la mia personale posizione è quella di abolire il Coni dei capoluoghi di provincia dove c’è anche la sede regionale (ad esempio nel caso della Basilicata il Coni della provincia di Potenza, dove c’è anche la sede del regionale ndr), così come saranno ridimensionate le cariche, troppe, delle varie federazioni che tra indennità, missioni e rimborsi costano troppo”. Giovanni Bagaglia ha invece spiegato la storia dello sport dai suoi albori con i frontespizi di libri storici della biblioteca nazionale del Coni di cui è stato direttore dal 1956 al 1982, sostenendo che lo sport è amicizia, emozione, dialogo e le 130/140 sedi nazionali dell’U.N.V.S. hanno il compito di diffondere la cultura dello sport. Così dopo gli aspetti moderni e storici della pratica sportiva il cerchio delle relazioni è stato chiuso dal docente universitario di Bari di filosofia morale, Prof. Michele Indellicato, il quale ha trattato la materia oggetto di discussione sotto il profilo etico: “Lo sport oggi non può prescindere dall'etica, in un mondo purtroppo caratterizzato da episodi di violenza. La cultura sportiva deve caratterizzarsi come biofila, amante della vita, e non necrofila, e deve poter trasmettere valori che devono connotare in senso etico, il “modus vivendi” e il “modus operandi” di ogni persona. L'etica dovrebbe avere un ruolo guida nella società e anche al livello sportivo: lo sport come scuola di vita, una palestra dove si impara a convivere con gli altri per interiorizzare e quindi mettere in pratica un comportamento eticamente corretto e che costituisca la base per il rispetto reciproco e il rispetto della dignità della persona. E' opportuno quindi recuperare il valore originario dell'olimpismo, proposto da Pierre de Coubertin, inteso come pratica sportiva che fa rivivere i valori autentici della convivenza civile fra i popoli e che consenta al tempo stesso di superare una mentalità individualistica che dà importanza solo alla ricerca del successo e del profitto ad ogni costo, mediante una dilagante cultura dell' illegalità. Lo sport come via alla pace e della pace, come impegno non esclusivamente agonistico, ma anche soprattutto etico, diretto a far vivere valori come la libertà, la corretta competizione, la giustizia, la verità, la lealtà, il rispetto per l'ambiente e il rispetto reciproco, tutti valori che caratterizzano la nozione di “fair play”, che non deve essere vista solo in un'ottica riduzionistica di “gioco leale”, ma di integrazione del diverso inteso soprattutto sotto l’aspetto della: lingua, razza, religione. Un saluto è stato portato dagli amministratori Otello Marsano e Mary Padula, i quali hanno sottolineato la grande capacità di aggregazione e integrazione dello sport, le cui testimonianze sono visibili nelle tante attività che si svolgono in loco, a partire dall’aver ospitato come città di Policoro le fasi finali dei campionati studenteschi di vela per due anni consecutivi e nel 2011 anche quelle di orienteering. Mentre l’assessore provinciale Antonio Montemurro ha puntato l’indice sulle sacche di evasione che si nascondono dietro lo sport utilizzato da qualcuno come paravento. Ci sono stati poi tanti altri interventi dei responsabili del Coni e Us Acli di Lucania, mentre le conclusioni sono state tirate da Giannandrea Lombardo di Cumia, vice presidente nazionale U.N.V.S..

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)